Politica
Emergenza carceri, interviene il consigliere Pastore
«I disagi favoriscono le tensioni e i pericoli». Strutture fatiscenti al carcere femminile di Trani
Barletta - domenica 25 luglio 2010
18.54
Una nota del Consigliere regionale SeL, Franco Pastore.
"Quanto riferito dai sindacalisti della Cisl di Puglia che questa mattina hanno visitato il carcere di Trani, la sezione femminile e quella maschile, è davvero preoccupante. Le strutture sono fatiscenti, soprattutto quella femminile, in quella maschile un reparto è in ristrutturazione da dieci anni. Le guardie carcerarie sono numericamente insufficienti. Siamo in estate, hanno diritto alle ferie e per poterne godere chi resta al lavoro fatica al doppio, con tutto quanto questo comporta.
Le cose non vanno meglio nel resto della regione Puglia dove le situazioni peggiori si verificano a Taranto, Bari, Lecce e dove c'è il rapporto più squilibrato, in difetto, tra popolazione carceraria e guardie.
I disagi non fanno che accrescere e inasprire una condizione già innaturale di per sé, quella detentiva. Certo per chi sbaglia ci deve essere certezza della pena, commisurata al reato commesso, ma sia i detenuti sia le guardie hanno dei diritti, in quanto persone e lavoratori. Quello alla dignità è tra i fondamentali. Una situazione di disagi quale quella che vivono, invece, potrebbe creare problemi e pericoli per tutti"
"Quanto riferito dai sindacalisti della Cisl di Puglia che questa mattina hanno visitato il carcere di Trani, la sezione femminile e quella maschile, è davvero preoccupante. Le strutture sono fatiscenti, soprattutto quella femminile, in quella maschile un reparto è in ristrutturazione da dieci anni. Le guardie carcerarie sono numericamente insufficienti. Siamo in estate, hanno diritto alle ferie e per poterne godere chi resta al lavoro fatica al doppio, con tutto quanto questo comporta.
Le cose non vanno meglio nel resto della regione Puglia dove le situazioni peggiori si verificano a Taranto, Bari, Lecce e dove c'è il rapporto più squilibrato, in difetto, tra popolazione carceraria e guardie.
I disagi non fanno che accrescere e inasprire una condizione già innaturale di per sé, quella detentiva. Certo per chi sbaglia ci deve essere certezza della pena, commisurata al reato commesso, ma sia i detenuti sia le guardie hanno dei diritti, in quanto persone e lavoratori. Quello alla dignità è tra i fondamentali. Una situazione di disagi quale quella che vivono, invece, potrebbe creare problemi e pericoli per tutti"