Politica
Elezioni: ok sull'operato del Pd Barletta e l'intervento di Cascella
«Siamo contenti di questa decisione, proseguiamo ancora più convinti nel nostro percorso»
Barletta - giovedì 21 aprile 2022
15.29 Comunicato Stampa
«La Commissione Nazionale di Garanzia ha riconosciuto il corretto operato del circolo del Partito Democratico di Barletta, rigettando l'ultimo tentativo di far naufragare il progetto che stiamo faticosamente costruendo attorno alla nostra candidata sindaco Santa Scommegna - afferma la segretaria cittadina del Pd, Rosa Cascella - Siamo contenti di questa decisione, proseguiamo ancora più convinti nel nostro percorso».
La Commissione nazionale di Garanzia, riunitasi in via telematica in data 21/04/2022, visto il ricorso di Ruggiero Mennea del 4 aprile 2022; premesso che:
• Il ricorrente denuncia la mancata applicazione dell'art. 24 dello Statuto del PD da parte della Segreteria cittadina in riferimento alle prossime elezioni amministrative nel Comune di Barletta, chiedendo l'indizione delle primarie per la scelta del candidato Sindaco;
• Il ricorrente, inoltre, denuncia la non conformità della coalizione di cui ha inteso far parte il PD di Barletta con le disposizioni indicate dal Responsabile nazionale Enti Locali e dal Coordinatore della Segreteria nazionale e chiede – di conseguenza – l'annullamento della decisione del Segretario regionale pro-tempore e della Segretaria del PD Barletta relativa alla formazione della coalizione non autorizzata dalla Segreteria nazionale e la comminazione della sanzione della revoca dell'incarico di Segretario regionale e Segretario cittadino.
Si rileva quanto segue:
1) In merito ai motivi di ricorso attinenti la violazione della linea politica nazionale, questa Commissione ritiene che trattasi di motivazioni squisitamente politiche e pertanto non ravvisa gli estremi per la comminazione di una sanzione disciplinare a carico del Segretario regionale della Puglia e della Segretaria cittadina di Barletta. Invero, il Segretario nazionale, qualora ritenesse che vi siano i presupposti statutari, ha la facoltà di azionare i poteri sostitutivi indicati all'art. 23 dello Statuto del PD.
2) In merito alla mancata applicazione dell'art. 24 dello Statuto del PD, il ricorso è infondato. L'art. 24 stabilisce che i candidati alla carica di Sindaco e di Presidente regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione.
A tale regola sono previste esclusivamente due eccezioni:
1) lo svolgimento di primarie di partito quando il PD si presenta alle elezioni senza una coalizione;
2) la scelta di un metodo diverso dalle primarie per la selezione del candidato Sindaco, concordato con la coalizione, che però deve essere approvato con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea del livello territoriale corrispondente.
Nel caso del Comune di Barletta, in cui è costituito un solo Circolo e non è costituita l'Unione comunale ai sensi dell'art. 18 dello Statuto del PD, non esiste l'Assemblea quale organismo assembleare elettivo e pertanto in questo caso – come in tutti i casi in cui in un comune sia costituito un solo Circolo – per Assemblea va inteso l'Assemblea degli iscritti. A Barletta il candidato Sindaco scelto dal PD locale con la coalizione di cui fa parte non è stato selezionato con il metodo delle primarie, ma come si evince dal verbale prodotto dalla Segretaria del Circolo, il locale Direttivo ha inizialmente deliberato in data 21/02/2022 la scelta di un metodo diverso concordato con la coalizione e successivamente tale decisione è stata ratificata dagli iscritti (come da sottoscrizioni depositate dalla Segretaria cittadina in data 20/04/2022) con la maggioranza prescritta dall'art. 24, comma 4, dello Statuto del PD. Tanto premesso, per tutti i motivi esposti in narrativa
Il rigetto del presente ricorso.
La Presidente della Commissione nazionale di Garanzia Silvia Velo.
"La Commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico, nel decidere sul mio ricorso, ha affermato il principio che avevo invocato, e cioè che per utilizzare un metodo diverso dalle primarie per scegliere il candidato sindaco, è necessario che si esprima favorevolmente il 60% degli iscritti
al PD di Barletta". Così interviene il Consigliere regionale RuggieroMennea. "Infatti - prosegue Mennea - al momento della presentazione del mio ricorso era stato scelto dal PD locale un candidato sindaco in violazione delle norme dello Statuto e solo grazie al mio ricorso la Segretaria ha sottoposto a ratifica postuma degli iscritti una decisione che sarebbe stata assunta non si sa ancora bene da chi". "Rispetto la decisione della Garanzia nazionale, pur non condividendola", conclude il Consigliere
Mennea, "ma non lascerò nulla di intentato per far ristabilire il rispetto delle regole del mio partito, che più volte sono state calpestate, sia a Barletta che in Puglia. Per questo motivo sarà la giustizia ordinaria a
pronunciarsi in merito alle violazioni statutarie commesse dal PD locale e sulla veridicità della documentazione prodotta a posteriori dalla Segretaria cittadina".
La Commissione nazionale di Garanzia, riunitasi in via telematica in data 21/04/2022, visto il ricorso di Ruggiero Mennea del 4 aprile 2022; premesso che:
• Il ricorrente denuncia la mancata applicazione dell'art. 24 dello Statuto del PD da parte della Segreteria cittadina in riferimento alle prossime elezioni amministrative nel Comune di Barletta, chiedendo l'indizione delle primarie per la scelta del candidato Sindaco;
• Il ricorrente, inoltre, denuncia la non conformità della coalizione di cui ha inteso far parte il PD di Barletta con le disposizioni indicate dal Responsabile nazionale Enti Locali e dal Coordinatore della Segreteria nazionale e chiede – di conseguenza – l'annullamento della decisione del Segretario regionale pro-tempore e della Segretaria del PD Barletta relativa alla formazione della coalizione non autorizzata dalla Segreteria nazionale e la comminazione della sanzione della revoca dell'incarico di Segretario regionale e Segretario cittadino.
Si rileva quanto segue:
1) In merito ai motivi di ricorso attinenti la violazione della linea politica nazionale, questa Commissione ritiene che trattasi di motivazioni squisitamente politiche e pertanto non ravvisa gli estremi per la comminazione di una sanzione disciplinare a carico del Segretario regionale della Puglia e della Segretaria cittadina di Barletta. Invero, il Segretario nazionale, qualora ritenesse che vi siano i presupposti statutari, ha la facoltà di azionare i poteri sostitutivi indicati all'art. 23 dello Statuto del PD.
2) In merito alla mancata applicazione dell'art. 24 dello Statuto del PD, il ricorso è infondato. L'art. 24 stabilisce che i candidati alla carica di Sindaco e di Presidente regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione.
A tale regola sono previste esclusivamente due eccezioni:
1) lo svolgimento di primarie di partito quando il PD si presenta alle elezioni senza una coalizione;
2) la scelta di un metodo diverso dalle primarie per la selezione del candidato Sindaco, concordato con la coalizione, che però deve essere approvato con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea del livello territoriale corrispondente.
Nel caso del Comune di Barletta, in cui è costituito un solo Circolo e non è costituita l'Unione comunale ai sensi dell'art. 18 dello Statuto del PD, non esiste l'Assemblea quale organismo assembleare elettivo e pertanto in questo caso – come in tutti i casi in cui in un comune sia costituito un solo Circolo – per Assemblea va inteso l'Assemblea degli iscritti. A Barletta il candidato Sindaco scelto dal PD locale con la coalizione di cui fa parte non è stato selezionato con il metodo delle primarie, ma come si evince dal verbale prodotto dalla Segretaria del Circolo, il locale Direttivo ha inizialmente deliberato in data 21/02/2022 la scelta di un metodo diverso concordato con la coalizione e successivamente tale decisione è stata ratificata dagli iscritti (come da sottoscrizioni depositate dalla Segretaria cittadina in data 20/04/2022) con la maggioranza prescritta dall'art. 24, comma 4, dello Statuto del PD. Tanto premesso, per tutti i motivi esposti in narrativa
DELIBERA
Il rigetto del presente ricorso.
La Presidente della Commissione nazionale di Garanzia Silvia Velo.
La risposta di Ruggiero Mennea
"La Commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico, nel decidere sul mio ricorso, ha affermato il principio che avevo invocato, e cioè che per utilizzare un metodo diverso dalle primarie per scegliere il candidato sindaco, è necessario che si esprima favorevolmente il 60% degli iscritti
al PD di Barletta". Così interviene il Consigliere regionale RuggieroMennea. "Infatti - prosegue Mennea - al momento della presentazione del mio ricorso era stato scelto dal PD locale un candidato sindaco in violazione delle norme dello Statuto e solo grazie al mio ricorso la Segretaria ha sottoposto a ratifica postuma degli iscritti una decisione che sarebbe stata assunta non si sa ancora bene da chi". "Rispetto la decisione della Garanzia nazionale, pur non condividendola", conclude il Consigliere
Mennea, "ma non lascerò nulla di intentato per far ristabilire il rispetto delle regole del mio partito, che più volte sono state calpestate, sia a Barletta che in Puglia. Per questo motivo sarà la giustizia ordinaria a
pronunciarsi in merito alle violazioni statutarie commesse dal PD locale e sulla veridicità della documentazione prodotta a posteriori dalla Segretaria cittadina".