Istituzionale
Ecotassa: presentata pdl per evitare l'impatto sui comuni
Caracciolo e Lanzillotta hanno esposto la proposta in consiglio regionale
Barletta - sabato 14 febbraio 2015
11.06
Lo scorso 11 febbraio è stata presentata in consiglio regionale una proposta di legge riguardante l'ecotassa, atta ad evitare un aggravio fiscale sui cittadini, mirando soprattutto a favorire le esigenze dei Comuni pugliesi che hanno prontamente attivato le procedure della differenziata seguendo il Piano regionale dei rifiuti.
"Il caso Barletta dimostra la capacità dei cittadini di recepire con tempestività la necessità di un miglioramento nella gestione del sistema dei rifiuti con una spiccata e naturale predisposizione da parte delle giovani generazioni a preservare l'ambiente. Tutto questo se da un lato lascia ben sperare per il futuro ci obbliga anche a fare tutto il possibile per inculcare la massima attenzione verso il tema ambientale"-con queste parole il presidente della V Commissione Filippo Caracciolo, unitamente al consigliere regionale Domi Lanzillotta ha concluso la sua presentazione della proposta di legge regionale per rivedere l'ecotassa, esponendo il caso di Barletta come esemplare nel suo genere. Pochi giorni fa infatti il sindaco Pasquale Cascella aveva ribadito, all'Anci Puglia e alla regione, "l'esigenza di evitare che una asettica applicazione della cosiddetta "Ecotassa" penalizzi per l'anno 2015 i Comuni che, come quello di Barletta, stanno compiendo notevoli sforzi e impegnando ingenti risorse economiche per portare a compimento il percorso di adeguamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Paradossalmente, le ultime disposizioni, mentre riconoscono a città come la nostra una aliquota pari a EUR/tonn 15,00, a valere per l'anno 2014, per aver incrementato in misura superiore al 5% la raccolta differenziata nei tempi indicati, fissano un'aliquota di ecotassa pari a EUR/tonn 25,82 proprio per il 2015 in cui si debbono consolidare i risultati. E a Barletta - è bene sottolinearlo - è già stato raggiunto il lusinghiero traguardo del 74,42 % nello scorso mese di dicembre".
"Tra i Comuni che dovrebbero beneficiare delle misure contenute nella mia proposta di legge in caso di approvazione c'è il comune di Barletta dove grazie all'introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta da qualche mese è in atto un profondo e radicale mutamento delle abitudini della cittadinanza nel conferimento dei rifiuti" - scrive Filippo Caracciolo- "La proposta sarà discussa nel corso della prossima seduta, da me presieduta, della Commissione Ambiente. L'obiettivo della proposta di legge è quello di ridurre l'impatto dell'ecotassa sui Comuni. L'articolo 1 della proposta di legge firmata con il consigliere regionale Lanzillotta prevede che i Comuni possano avvalersi della possibilità di applicazione validata nell'anno 2013 se hanno realizzato nel mese di giugno 2015 un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più rispetto al dato comunicato nel mese di novembre 2014 e se sono state attivate le cosiddette best practices presenti nel Programma Regionale della Produzione di Rifiuti come l'incentivazione del compostaggio domestico e del compostaggio collettivo o la riduzione della produzione di bottiglie di plastica attraverso l'installazione di distributori di acqua pubblica o l'esecuzione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole e rivolte anche al resto della cittadinanza. Inoltre l'articolo 2 della nostra proposta di legge recita che i Comuni che dimostrano di aver conseguito l'obiettivo di raccolta differenziata del 65% nel mese successivo al mese di pubblicazione della legge possono richiedere la rideterminazione dell'aliquota di ecotassa 2015. La proposta di legge contiene anche un'opportunità supplementare per i Comuni che invece nel 2014 non hanno raggiunto gli obiettivi di incremento della percentuale di raccolta differenziata. Per loro è prevista la possibilità di richiedere ex post la contestuale riduzione del tributo speciale per l'anno 2014 e quella per il 2015, a condizione che si impegnino a realizzare un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 7% entro giugno 2015 e l'immediata attivazione delle best practices. Si vuole offrire un'opportunità a chi non è riuscito a raggiungere i parametri richiesti senza però penalizzare i Comuni che si sono adoperati in tal senso cogliendo gli obiettivi previsti".
Ai 130 comuni pugliesi che avevano avuto accesso ad una aliquota agevolata per l'ecotassa 2014 si aggiungono infatti altre 23 amministrazioni che, pur avendo comunicato i dati con ritardo rispetto ai tempi fissati, sono risultati in regola con i requisiti previsti per la riduzione del tributo. Lo scorso 15 gennaio, il Servizio Ciclo rifiuti e bonifica della Regione Puglia, ha proceduto per ciascun comune, alla verifica e all'applicazione delle aliquote del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani, dovuto per l'anno 2014. In seguito alla notifica della determina alcune amministrazioni hanno eccepito producendo, sia pur tardivamente, i dati relativi ai conferimenti. Per 23 di questi comuni (6 in provincia di Bari, 1 nel brindisino, 6 nel foggiano, 2 nel tarantino e 8 in provincia di Lecce) il servizio ha provveduto a rettificare il costo del tributo, poiché le percentuali sono risultate in linea con gli obiettivi previsti dalle L.R. 45/2013 e 37/2014.
"Il caso Barletta dimostra la capacità dei cittadini di recepire con tempestività la necessità di un miglioramento nella gestione del sistema dei rifiuti con una spiccata e naturale predisposizione da parte delle giovani generazioni a preservare l'ambiente. Tutto questo se da un lato lascia ben sperare per il futuro ci obbliga anche a fare tutto il possibile per inculcare la massima attenzione verso il tema ambientale"-con queste parole il presidente della V Commissione Filippo Caracciolo, unitamente al consigliere regionale Domi Lanzillotta ha concluso la sua presentazione della proposta di legge regionale per rivedere l'ecotassa, esponendo il caso di Barletta come esemplare nel suo genere. Pochi giorni fa infatti il sindaco Pasquale Cascella aveva ribadito, all'Anci Puglia e alla regione, "l'esigenza di evitare che una asettica applicazione della cosiddetta "Ecotassa" penalizzi per l'anno 2015 i Comuni che, come quello di Barletta, stanno compiendo notevoli sforzi e impegnando ingenti risorse economiche per portare a compimento il percorso di adeguamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Paradossalmente, le ultime disposizioni, mentre riconoscono a città come la nostra una aliquota pari a EUR/tonn 15,00, a valere per l'anno 2014, per aver incrementato in misura superiore al 5% la raccolta differenziata nei tempi indicati, fissano un'aliquota di ecotassa pari a EUR/tonn 25,82 proprio per il 2015 in cui si debbono consolidare i risultati. E a Barletta - è bene sottolinearlo - è già stato raggiunto il lusinghiero traguardo del 74,42 % nello scorso mese di dicembre".
"Tra i Comuni che dovrebbero beneficiare delle misure contenute nella mia proposta di legge in caso di approvazione c'è il comune di Barletta dove grazie all'introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta da qualche mese è in atto un profondo e radicale mutamento delle abitudini della cittadinanza nel conferimento dei rifiuti" - scrive Filippo Caracciolo- "La proposta sarà discussa nel corso della prossima seduta, da me presieduta, della Commissione Ambiente. L'obiettivo della proposta di legge è quello di ridurre l'impatto dell'ecotassa sui Comuni. L'articolo 1 della proposta di legge firmata con il consigliere regionale Lanzillotta prevede che i Comuni possano avvalersi della possibilità di applicazione validata nell'anno 2013 se hanno realizzato nel mese di giugno 2015 un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 5% in più rispetto al dato comunicato nel mese di novembre 2014 e se sono state attivate le cosiddette best practices presenti nel Programma Regionale della Produzione di Rifiuti come l'incentivazione del compostaggio domestico e del compostaggio collettivo o la riduzione della produzione di bottiglie di plastica attraverso l'installazione di distributori di acqua pubblica o l'esecuzione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione nelle scuole e rivolte anche al resto della cittadinanza. Inoltre l'articolo 2 della nostra proposta di legge recita che i Comuni che dimostrano di aver conseguito l'obiettivo di raccolta differenziata del 65% nel mese successivo al mese di pubblicazione della legge possono richiedere la rideterminazione dell'aliquota di ecotassa 2015. La proposta di legge contiene anche un'opportunità supplementare per i Comuni che invece nel 2014 non hanno raggiunto gli obiettivi di incremento della percentuale di raccolta differenziata. Per loro è prevista la possibilità di richiedere ex post la contestuale riduzione del tributo speciale per l'anno 2014 e quella per il 2015, a condizione che si impegnino a realizzare un incremento della raccolta differenziata pari ad almeno il 7% entro giugno 2015 e l'immediata attivazione delle best practices. Si vuole offrire un'opportunità a chi non è riuscito a raggiungere i parametri richiesti senza però penalizzare i Comuni che si sono adoperati in tal senso cogliendo gli obiettivi previsti".
Ai 130 comuni pugliesi che avevano avuto accesso ad una aliquota agevolata per l'ecotassa 2014 si aggiungono infatti altre 23 amministrazioni che, pur avendo comunicato i dati con ritardo rispetto ai tempi fissati, sono risultati in regola con i requisiti previsti per la riduzione del tributo. Lo scorso 15 gennaio, il Servizio Ciclo rifiuti e bonifica della Regione Puglia, ha proceduto per ciascun comune, alla verifica e all'applicazione delle aliquote del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani, dovuto per l'anno 2014. In seguito alla notifica della determina alcune amministrazioni hanno eccepito producendo, sia pur tardivamente, i dati relativi ai conferimenti. Per 23 di questi comuni (6 in provincia di Bari, 1 nel brindisino, 6 nel foggiano, 2 nel tarantino e 8 in provincia di Lecce) il servizio ha provveduto a rettificare il costo del tributo, poiché le percentuali sono risultate in linea con gli obiettivi previsti dalle L.R. 45/2013 e 37/2014.