Eventi
Due barlettani tra i mille artisti del "Rockin'1000" Roma
L'esplosivo evento musicale itinerante ha visto la partecipazione dei giovani barlettani Pierfrancesco Diella e Danilo Cassatella
Barletta - mercoledì 21 giugno 2023
Da Barletta a Roma inseguendo il sogno della musica con un'esperienza davvero particolare. Pierfrancesco Diella e Danilo Cassatella, entrambi 25enni barlettani, hanno partecipato lo scorso 7 giugno come musicisti ad un concerto molto suggestivo: è il cosiddetto "Rocking'1000", un evento musicale itinerante che ha fatto tappa a Roma, allo Stadio dei Marmi, nel quale si esibiscono in contemporanea 1000 artisti provenienti dalla nazione in cui viene ospitato di volta in volta il concerto.
In questa gigantesca rock band per un giorno, dunque, ha spiccato un po' di spirito barlettano attraverso la musica di questi due giovani artisti.
Sto ultimando i miei studi in pianoforte classico, oltre che in ingegneria, e sono anche un tastierista affascinato dal Rock, dal Funk e della altre molteplici sfumature di cui si compone la musica - ci spiega Pierfrancesco Diella - Attualmente con i tanti amici con cui ho avuto la fortuna di suonare, in particolare con Danilo e un altro grande chitarrista barlettano, Giuseppe Filograsso, ho messo in piedi un collettivo musicale "Jam28"».
«La passione per la musica è nata con la prima chitarra che mi è stata regalata in tenera età - ci racconta Danilo - Sono un chitarrista e cantautore, in arte sono "Dan and the Aftermood" ed è uscito quest'anno il mio primo singolo "Storm" che rispecchia le mie influenze, che vanno dal rock americano anni '70 fino al British rock degli anni 00', per poi amalgamarsi con un sound contemporaneo».
Parliamo del Rockin'1000. Come siete arrivati a questa esperienza?
«Conoscevo l'evento, visto un po' da lontano nelle tante tappe sparse per il mondo - riferisce Pierfrancesco - Mesi fa ci siamo candidati per entrare nella crew di Rockin'1000, composta da centinaia di musicisti sparsi per il mondo e appena è stata annunciata la tappa di Roma non ho resistito a partecipare ed essere uno dei 1000 allo "Stadio dei Marmi"». «Abbiamo superato un processo di selezione - aggiunge Danilo - che ci ha permesso di entrare ufficialmente nella lista dei musicisti candidabili all'evento».
In che brani vi siete cimentati?
«La scaletta era composta da 20 brani - racconta Pierfrancesco - classici intramontabili della storia del Rock (Bohemian Rhapsody dei Queen, Learn to fly dei Foo Fighters, Livin' on a prayer di Bon Jovi e altri). Personalmente il brano live che porterò più nel cuore è "Won't get fooled again" dei The Who, pezzo che vede le tastiere protagoniste». Danilo: «Oltre alla scaletta di brani della storia del rock, abbiamo suonato tre brani aggiuntivi con l'ospite dell'evento, Rkomi».
Che emozioni ha suscitato in voi questo evento?
«È stato qualcosa difficile da spiegare a parole, il muro sonoro di una band Rock è già qualcosa che ti colpisce, figuriamoci 1000 musicisti, tra chitarre, bassi, batterie, cantanti e tastiere - dice Pierfrancesco - Inoltre, suonare di fronte a più di 5000 persone presenti allo Stadio dei Marmi è stato qualcosa che non avevo mai provato prima. C'erano colleghi provenienti da tutta Europa e molti anche da più lontano, un'arricchimento culturale non indifferente». Danilo è sulla stessa lunghezza d'onda: «Suonare con migliaia di persone accomunate dalla stessa passione, con un pubblico enorme che canta all'unisono ed in un palcoscenico così grande è un'emozione che rimarrà impressa nella nostra memoria».
Cosa significa per voi avere la passione per la musica?
Per Pierfrancesco la musica «è un fenomeno più grande di noi, non sappiamo perché ma ci affascina, è capace di catturare l'attenzione immediatamente, di farci ballare, saltare ed emozionare. Essere l'artefice di momenti come questo è un'emozione indescrivibile, ma anche una sfida a migliorarsi continuamente con lo studio e il confronto con altri professionisti». «La musica ha il potere di connettere le persone - conclude Danilo - di comprendere il tuo stato d'animo e di essere una fedele compagna di viaggio di cui ci si può sempre fidare».
In questa gigantesca rock band per un giorno, dunque, ha spiccato un po' di spirito barlettano attraverso la musica di questi due giovani artisti.
Sto ultimando i miei studi in pianoforte classico, oltre che in ingegneria, e sono anche un tastierista affascinato dal Rock, dal Funk e della altre molteplici sfumature di cui si compone la musica - ci spiega Pierfrancesco Diella - Attualmente con i tanti amici con cui ho avuto la fortuna di suonare, in particolare con Danilo e un altro grande chitarrista barlettano, Giuseppe Filograsso, ho messo in piedi un collettivo musicale "Jam28"».
«La passione per la musica è nata con la prima chitarra che mi è stata regalata in tenera età - ci racconta Danilo - Sono un chitarrista e cantautore, in arte sono "Dan and the Aftermood" ed è uscito quest'anno il mio primo singolo "Storm" che rispecchia le mie influenze, che vanno dal rock americano anni '70 fino al British rock degli anni 00', per poi amalgamarsi con un sound contemporaneo».
Parliamo del Rockin'1000. Come siete arrivati a questa esperienza?
«Conoscevo l'evento, visto un po' da lontano nelle tante tappe sparse per il mondo - riferisce Pierfrancesco - Mesi fa ci siamo candidati per entrare nella crew di Rockin'1000, composta da centinaia di musicisti sparsi per il mondo e appena è stata annunciata la tappa di Roma non ho resistito a partecipare ed essere uno dei 1000 allo "Stadio dei Marmi"». «Abbiamo superato un processo di selezione - aggiunge Danilo - che ci ha permesso di entrare ufficialmente nella lista dei musicisti candidabili all'evento».
In che brani vi siete cimentati?
«La scaletta era composta da 20 brani - racconta Pierfrancesco - classici intramontabili della storia del Rock (Bohemian Rhapsody dei Queen, Learn to fly dei Foo Fighters, Livin' on a prayer di Bon Jovi e altri). Personalmente il brano live che porterò più nel cuore è "Won't get fooled again" dei The Who, pezzo che vede le tastiere protagoniste». Danilo: «Oltre alla scaletta di brani della storia del rock, abbiamo suonato tre brani aggiuntivi con l'ospite dell'evento, Rkomi».
Che emozioni ha suscitato in voi questo evento?
«È stato qualcosa difficile da spiegare a parole, il muro sonoro di una band Rock è già qualcosa che ti colpisce, figuriamoci 1000 musicisti, tra chitarre, bassi, batterie, cantanti e tastiere - dice Pierfrancesco - Inoltre, suonare di fronte a più di 5000 persone presenti allo Stadio dei Marmi è stato qualcosa che non avevo mai provato prima. C'erano colleghi provenienti da tutta Europa e molti anche da più lontano, un'arricchimento culturale non indifferente». Danilo è sulla stessa lunghezza d'onda: «Suonare con migliaia di persone accomunate dalla stessa passione, con un pubblico enorme che canta all'unisono ed in un palcoscenico così grande è un'emozione che rimarrà impressa nella nostra memoria».
Cosa significa per voi avere la passione per la musica?
Per Pierfrancesco la musica «è un fenomeno più grande di noi, non sappiamo perché ma ci affascina, è capace di catturare l'attenzione immediatamente, di farci ballare, saltare ed emozionare. Essere l'artefice di momenti come questo è un'emozione indescrivibile, ma anche una sfida a migliorarsi continuamente con lo studio e il confronto con altri professionisti». «La musica ha il potere di connettere le persone - conclude Danilo - di comprendere il tuo stato d'animo e di essere una fedele compagna di viaggio di cui ci si può sempre fidare».