Eventi
Doppio decollo per Barletta, tra elisoccorso e odontoiatria sociale
Vendola: «Barletta abilissima nel guidare la difficile macchina sanitaria»
Barletta - lunedì 27 ottobre 2014
13.20
Alla radioterapia metabolica, alla Breast Unit e al reparto di Ematologia, si aggiungono all'ospedale "R.Dimiccoli" di Barletta l'elisoccorso e l'odontoiatria sociale. Dopo le polemiche sollevate successivamente al 1° settembre, quando un elicottero atterrò sull'elisuperficie non ancora autorizzata, adesso si può affermare con certezza che il nosocomio barlettano è dotato di un'eliporto inscritto sul registro Enac (Ente nazionale Aviazione Civile). A confermarlo è il responsabile gestore dell'area, Dino Losacco: « La pubblicazione sul registro Enac è avvenuta il 1° ottobre 2014 e dopo pochi giorni abbiamo avuto l'autorizzazione per l'agibilità della pista. L'operatività del servizio è garantita nelle effemeridi, dall'alba al tramonto; il pilota è addestrato anche per operazioni notturne. L'elisuperficie è ampia 1150 metri quadri, compresa la safety area e consente due direttici d'approdo, una a est e l'altra a ovest. Essendo una superficie costruita al suolo, non ha limitazioni di carico, per cui possono atterrare elicotteri di qualsiasi peso».
Il secondo nastro è stato tagliato grazie ad una scommessa cominciata un anno e mezzo fa, e adesso diventata effettiva: a commentare la sperimentazione dell'odontoiatria sociale è il direttore generale Asl Bat Giovanni Gorgoni: «Questo è un progetto ad alto rischio culturale, per cui la Asl Bat si pone nel dialogo medico-paziente, come garante della congruità di prezzo del pezzo protesico. Il servizio di odontoiatria sociale sarà attivo dal 3 novembre e avrà una linea telefonica dedicata. Sono sette gli ambulatori della Bat (Barletta, Andria, Bisceglie, Canosa, Minervino, Spinazzola e Margherita di Savoia) presso i quali sarà possibile essere assistiti e seguiti. Il paziente effettuerà un controllo in ambulatorio e sarà dovere di quest'ultimo contattare lo studio dentistico convenzionato per realizzare la protesi adatta al caso. Il costo, già monitorato e non sottoposto a speculazioni, sarà a carico del paziente, con la possibilità di ottenere tariffe agevolate su base reddituale. Per questo servizio, gli studi convenzionati hanno già siglato un tariffario».
Contro la crisi, contro i fallimenti delle emergenze e la mala sanità, questi servizi al cittadino sono esempi di Welfare per i quali tutto il personale è stato formato e preparato. L'elisoccorso, in particolare, viene effettuato per missioni primarie di massima allerta (codice rosso), per missioni secondarie (trasferimento di paziente, organi, sangue o attrezzature e per missioni gestite dalle forze armate e dai Vigili del Fuoco per attività aeree di ricerca e soccorso. Sul versante dell'odontoiatria sociale, invece, interviene il Comitato unitario associazioni di categoria odontoiatriche, il quale auspica che tale servizio venga allargato a tutta la regione Puglia e non solo alla sesta provincia.
Perentorio il commento del presidente regionale uscente Nichi Vendola, che si sottrae alla questione del piano di riordino ospedaliero: «Risparmiare in sanità è una pia illusione se non si fanno investimenti. Ogni volta che un cittadino del Sud migra al Nord per curarsi, la sua regione d'appartenenza sta finanziando quella d'arrivo e noi dobbiamo combattere questo turismo sanitario. Come? Migliorando l'offerta, riorganizzando la rete amministrativa. Quella della sanità è una macchina difficilissima da costruire e Barletta e la Bat si stanno dimostrando abilissime nel guidarla. A breve ripristineremo la rete degli elisoccorsi presenti in Puglia, in modo che quello di Barletta non rimanga isolato. Queste non sono passerelle pre-elettorali, io non ho più niente da promettere, se non la certezza che i diritti degli ammalati sono sempre stati la nostra bussola».
Il secondo nastro è stato tagliato grazie ad una scommessa cominciata un anno e mezzo fa, e adesso diventata effettiva: a commentare la sperimentazione dell'odontoiatria sociale è il direttore generale Asl Bat Giovanni Gorgoni: «Questo è un progetto ad alto rischio culturale, per cui la Asl Bat si pone nel dialogo medico-paziente, come garante della congruità di prezzo del pezzo protesico. Il servizio di odontoiatria sociale sarà attivo dal 3 novembre e avrà una linea telefonica dedicata. Sono sette gli ambulatori della Bat (Barletta, Andria, Bisceglie, Canosa, Minervino, Spinazzola e Margherita di Savoia) presso i quali sarà possibile essere assistiti e seguiti. Il paziente effettuerà un controllo in ambulatorio e sarà dovere di quest'ultimo contattare lo studio dentistico convenzionato per realizzare la protesi adatta al caso. Il costo, già monitorato e non sottoposto a speculazioni, sarà a carico del paziente, con la possibilità di ottenere tariffe agevolate su base reddituale. Per questo servizio, gli studi convenzionati hanno già siglato un tariffario».
Contro la crisi, contro i fallimenti delle emergenze e la mala sanità, questi servizi al cittadino sono esempi di Welfare per i quali tutto il personale è stato formato e preparato. L'elisoccorso, in particolare, viene effettuato per missioni primarie di massima allerta (codice rosso), per missioni secondarie (trasferimento di paziente, organi, sangue o attrezzature e per missioni gestite dalle forze armate e dai Vigili del Fuoco per attività aeree di ricerca e soccorso. Sul versante dell'odontoiatria sociale, invece, interviene il Comitato unitario associazioni di categoria odontoiatriche, il quale auspica che tale servizio venga allargato a tutta la regione Puglia e non solo alla sesta provincia.
Perentorio il commento del presidente regionale uscente Nichi Vendola, che si sottrae alla questione del piano di riordino ospedaliero: «Risparmiare in sanità è una pia illusione se non si fanno investimenti. Ogni volta che un cittadino del Sud migra al Nord per curarsi, la sua regione d'appartenenza sta finanziando quella d'arrivo e noi dobbiamo combattere questo turismo sanitario. Come? Migliorando l'offerta, riorganizzando la rete amministrativa. Quella della sanità è una macchina difficilissima da costruire e Barletta e la Bat si stanno dimostrando abilissime nel guidarla. A breve ripristineremo la rete degli elisoccorsi presenti in Puglia, in modo che quello di Barletta non rimanga isolato. Queste non sono passerelle pre-elettorali, io non ho più niente da promettere, se non la certezza che i diritti degli ammalati sono sempre stati la nostra bussola».