Scuola e Lavoro
«Distruggono la scuola ma non i nostri sogni», sciopero studentesco a Barletta
«Siamo studenti e studentesse a cui hanno tolto il futuro». Cortei in più di 50 città italiane
Barletta - venerdì 8 ottobre 2010
13.15
«Siamo studenti e studentesse a cui hanno tolto il futuro. Ci hanno lasciato le macerie di una scuola a pezzi, distrutta da tagli nascosti da finte riforme epocali. La Gelmini parla di merito e rigore, noi vediamo meno ore, meno laboratori niente gite, niente attività extracurriculari, scuole chiuse al pomeriggio, meno insegnanti, meno materie. Ci dicono che si taglia sulla scuola perché non ci sono soldi, ma non è così, tagliare sui saperi è una scelta: vogliono un popolo di ignoranti!».
E' questo, in sintesi, il motto della "Rete degli Studenti Medi" che questa mattina ha organizzato in più di cinquanta città italiane una mobilitazione studentesca denominata "Distruggono la scuola ma non i nostri sogni". Anche a Barletta non è mancata la manifestazione che ha coinvolto tutte le scuole. Il corteo di studenti si è impossessato della città partendo dal liceo scientifico "Cafiero", passando per via Alvisi, fino a raggiungere il liceo Classico "Casardi" e continuando fino all'istituto tecnico commerciale privato in Corso Cavour. La manifestazione si è conclusa in Piazza Aldo Moro.
A dirigere la massa di studenti, i collaboratori della Rete degli Studenti Medi, che intrattenevano il corteo con musica, balli e canti incuriosendo la gente che passeggiava per le strade domandandosi cosa stesse succedendo. Sarà per la scarsa informazione?
Intanto si cerca di capire perché la scuola negli ultimi anni sta andando a rotoli e per colpa di chi. Con queste manifestazioni, si spera di poter far cambiare le opinioni di qualcuno da lassù, opinioni e riforme considerate come "riordini" che tra l'altro non hanno riordinato nulla, peggiorando la situazione anche a quegli insegnanti precari che si sono ritrovati senza un lavoro oppure, come spesso accade, a diventare dei supplenti senza un incarico fisso. Le conseguenze le pagano gli studenti che si ritrovano poi insegnanti diversi ogni anno e non solo.
E' questo, in sintesi, il motto della "Rete degli Studenti Medi" che questa mattina ha organizzato in più di cinquanta città italiane una mobilitazione studentesca denominata "Distruggono la scuola ma non i nostri sogni". Anche a Barletta non è mancata la manifestazione che ha coinvolto tutte le scuole. Il corteo di studenti si è impossessato della città partendo dal liceo scientifico "Cafiero", passando per via Alvisi, fino a raggiungere il liceo Classico "Casardi" e continuando fino all'istituto tecnico commerciale privato in Corso Cavour. La manifestazione si è conclusa in Piazza Aldo Moro.
A dirigere la massa di studenti, i collaboratori della Rete degli Studenti Medi, che intrattenevano il corteo con musica, balli e canti incuriosendo la gente che passeggiava per le strade domandandosi cosa stesse succedendo. Sarà per la scarsa informazione?
Intanto si cerca di capire perché la scuola negli ultimi anni sta andando a rotoli e per colpa di chi. Con queste manifestazioni, si spera di poter far cambiare le opinioni di qualcuno da lassù, opinioni e riforme considerate come "riordini" che tra l'altro non hanno riordinato nulla, peggiorando la situazione anche a quegli insegnanti precari che si sono ritrovati senza un lavoro oppure, come spesso accade, a diventare dei supplenti senza un incarico fisso. Le conseguenze le pagano gli studenti che si ritrovano poi insegnanti diversi ogni anno e non solo.