
Cronaca
Discarica a Margherita di Savoia, alcune doverose puntualizzazioni
La lettera integrale dell'avvocato Di Paola
Barletta - venerdì 5 febbraio 2016
19.03
Riceviamo e pubblichiamo in forma integrale la lettera a firma dell'avvocato Carmine Di Paola in seguito ad una notizia di cronaca recentemente divulgata dalla stampa e pubblicata anche sul nostro portale.
«La presente formulo in nome e per conto della sig.ra Filomena Ziri, legale rappresentante del GRUPPO EDILE ZIRI s.r.l., corrente in Barletta, elettivamente domiciliata presso il mio Studio Legale. Per operare alcune doverose puntualizzazioni in ordine alla notizia da Voi pubblicata relativa alla scoperta ed al successivo sequestro di una DISCARICA ABUSIVA in agro di Margherita di Savoia, in località Canna fresca, della quale la mia assistita sarebbe responsabile. Innanzitutto l'area, di proprietà del GRUPPO EDILE ZIRI s.r.l., è stata rinvenuta colma di frasato di asfalto e di inerti da demolizione. In pratica il terreno, che era "sottoposto" rispetto al livello stradale, è stato elevato al medesimo piano delle aree circostanti attraverso un'attività di riempimento realizzata non utilizzando rifiuti ma sottoprodotti, che sono tali da non portare ad impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana. Argomentare poi di rifiuti speciali, di materiali inquinanti, di discariche illegali, di necessità di bonifica etc. ... significa prospettare ipotesi oggi azzardate, indebite, fuori dalla realtà. Che dovrà essere accertata dalle indagini che la Procura della Repubblica di Foggia, territorialmente competente, vorrà disporre con la massima celerità. Da parte sua la sig.ra Filomena Ziri è tranquilla di non aver violato la legge e si permette di chiedere una paziente attesa dei risultati delle indagini prima di dispensare sentenze di condanna, che pure possano essere in linea con le tesi accusatorie della Polizia Giudiziaria. Quanto alla presunta realizzazione di opere edili abusive, la mia assistita precisa che la sua impresa ha già realizzato un complesso residenziale debitamente autorizzato in zona, pur sottoposta a vincolo paesaggistico. E che, per quel che riguarda l'ulteriore zona oggi sequestrata, è stata inoltrata in data 20 luglio 2009 (circa sette anni orsono!) richiesta di rilascio del permesso di costruire al Comune di Margherita di Savoia. Richiesta che NON è stata rigettata ma semplicemente non è stata ancora delibata. Sicchè opere edilizie non erano state poste in essere e non lo sarebbero state prima della doverosa concessione comunale. Se poi le pubbliche amministrazioni hanno necessità di secoli per decidere sul sì o sul no ( e se fosse negativa la risposta, ricordo che c'è sempre il rimedio del ricorso giurisdizionale al giudice amministrativo), la colpa non è certamente dei cittadini. L'importante è non lamentarsi del fatto che i nostri paesi languono ed i residenti muoiono di inedia».
«La presente formulo in nome e per conto della sig.ra Filomena Ziri, legale rappresentante del GRUPPO EDILE ZIRI s.r.l., corrente in Barletta, elettivamente domiciliata presso il mio Studio Legale. Per operare alcune doverose puntualizzazioni in ordine alla notizia da Voi pubblicata relativa alla scoperta ed al successivo sequestro di una DISCARICA ABUSIVA in agro di Margherita di Savoia, in località Canna fresca, della quale la mia assistita sarebbe responsabile. Innanzitutto l'area, di proprietà del GRUPPO EDILE ZIRI s.r.l., è stata rinvenuta colma di frasato di asfalto e di inerti da demolizione. In pratica il terreno, che era "sottoposto" rispetto al livello stradale, è stato elevato al medesimo piano delle aree circostanti attraverso un'attività di riempimento realizzata non utilizzando rifiuti ma sottoprodotti, che sono tali da non portare ad impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana. Argomentare poi di rifiuti speciali, di materiali inquinanti, di discariche illegali, di necessità di bonifica etc. ... significa prospettare ipotesi oggi azzardate, indebite, fuori dalla realtà. Che dovrà essere accertata dalle indagini che la Procura della Repubblica di Foggia, territorialmente competente, vorrà disporre con la massima celerità. Da parte sua la sig.ra Filomena Ziri è tranquilla di non aver violato la legge e si permette di chiedere una paziente attesa dei risultati delle indagini prima di dispensare sentenze di condanna, che pure possano essere in linea con le tesi accusatorie della Polizia Giudiziaria. Quanto alla presunta realizzazione di opere edili abusive, la mia assistita precisa che la sua impresa ha già realizzato un complesso residenziale debitamente autorizzato in zona, pur sottoposta a vincolo paesaggistico. E che, per quel che riguarda l'ulteriore zona oggi sequestrata, è stata inoltrata in data 20 luglio 2009 (circa sette anni orsono!) richiesta di rilascio del permesso di costruire al Comune di Margherita di Savoia. Richiesta che NON è stata rigettata ma semplicemente non è stata ancora delibata. Sicchè opere edilizie non erano state poste in essere e non lo sarebbero state prima della doverosa concessione comunale. Se poi le pubbliche amministrazioni hanno necessità di secoli per decidere sul sì o sul no ( e se fosse negativa la risposta, ricordo che c'è sempre il rimedio del ricorso giurisdizionale al giudice amministrativo), la colpa non è certamente dei cittadini. L'importante è non lamentarsi del fatto che i nostri paesi languono ed i residenti muoiono di inedia».