Riccardo Memeo e Antonella Filannino
Riccardo Memeo e Antonella Filannino
Politica

Dignità per i barlettani e più spazio allo sport, intervista a Riccardo Memeo

Il presidente della VI Commissione Affari e Socio-Sanitari, Sport e Tempo Libero di Barletta illustra le proposte avanzate

Lotta alla povertà, agli sprechi alimentari, riqualificazione degli impianti sportivi: sono questi gli interventi su cui la VI Commissione Affari e Socio-Sanitari, Sport e Tempo Libero dibatte da diverse settimane. A presiedere i tavoli vi è Riccardo Memeo in qualità di presidente, tra i componenti: Losappio Giuseppe, Dipaola Giuseppe, Coriolano Antonio e Delvecchio Dino. La redazione ha incontrato il Presidente Memeo, il quale ha illustrato le molteplici proposte.

Tra i punti discussi dalla vostra commissione il Piano Sociale di Zona è inserito fra i primi. Si tratta di uno strumento di programmazione che ha il compito di definire gli obiettivi strategici, le modalità, i mezzi e le professionalità necessarie per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Quale valenza ha per la città il suddetto piano?
«Il Piano Sociale di Zona segue un andamento triennale, basato su linee guida date dallo Stato in parte, ma soprattutto dalla Regione di appartenenza. Sono state individuate venti aree di competenza riguardanti il sociale. Approvato dalla giunta comunale, è stato inviato alla Regione la quale dovrà valutare la coerenza del piano con quelle che sono le sue direttive. Presto dovrà esprimersi il consiglio comunale e la nostra commissione si augura di raggiungere un'ampia condivisione. Lo scorso piano fu approvato all'unanimità, si tratta infatti di provvedimenti che non hanno colori politici. Convocheremo tutte le associazioni che operano sul territorio, alcune delle quali hanno già partecipato ai tavoli preliminari per la stesura del piano, al fine di comprendere se gli input dati agli uffici preposti sono stati recepiti e in quale misura. Molto spesso queste realtà associative operano in silenzio, senza che nessuno sappia del proprio impegno. Vorrei coinvolgere inoltre le parrocchie, in quanto svolgono un ruolo di sostegno a tante situazioni di degrado e povertà senza gridarlo ai quattro venti».

Allo stesso modo, silenziosamente, sono molte le famiglie che con difficoltà riescono ad "arrivare a fine mese". Ci sono casi di cittadini costretti a dormire in stazione centrale, altri, i più fortunati, hanno una dimora ma non sanno cosa mangiare. Il Comune di Barletta è tenuto a restituir loro: dignità.
«In città ci sono molte realtà di degrado e indigenza che spesso si finge di non vedere. È nostro dovere, come Amministrazione, intervenire e il Piano Sociale di Zona è un punto di partenza. Grazie all'impegno del consigliere Mennea è stata approvata dalla Regione una legge contro gli sprechi alimentari. L'idea prevede la possibilità di attuare un sistema attraverso il quale tutti gli alimenti prodotti o distribuiti dalle grandi imprese siano consegnate ai cittadini bisognosi. Pensiamo a quante pietanze vengono ogni giorno gettate in discarica, anche con un costo per l'azienda. Stiamo cercando di realizzare una rete fra i grandi distributori e le associazioni di volontariato. Il nostro obiettivo è arrivare anche al privato, dunque al ristoratore e panettiere. La ratio della legge è proprio inculcare la cultura della lotta allo spreco. Gli uffici hanno già cominciato a contattare le associazioni che potrebbero essere interessate. A Lecce vi è "l'Emporio della Solidarietà": un vero supermercato con casse automatizzate, carrelli, scaffali e insegne. La gente che ha bisogno presta lavoro di volontariato e in cambio ricevono un buono da spendere in quel supermercato. Sarebbe un ottimo esempio da cui attingere. Il comune a seguire dovrebbe assicurare alle imprese che aderiscono uno sconto sulla TARI, la tassa dei rifiuti».

Passiamo allo sport. Barletta è una città in cui è insito l'amore per lo sport; praticato a livello agonistico o amatoriale. Si respira nell'aria anche in virtù dei grandi atleti figli di Eraclio e della città: Mennea, Inglese, Piazzolla e molti altri. Quali sono state le proposte avanzate dalla sua commissione?
«Un primo progetto di intervento riguarda sicuramente lo "Stadio L. Simeone": una struttura situata in pieno centro completamente abbandonata a sé stessa. Vi è la concreta possibilità di ottenere un finanziamento partecipando al bando regionale Autorità Urbana, in modo tale da aggiustare gli spogliatoi, la pista d'atletica e il manto erboso. Nel frattempo c'è un progetto di sistemazione del solaio degli spogliatoi che sarebbero al momento addirittura pericolanti. E mentre il Simeone è sottoutilizzato, il "Manzi-Chiapulin" vive quotidianamente una situazione di affluenza. A tal proposito vorremmo ascoltare le associazioni per capire le loro esigenze in quanto spesso si fanno carico di mille sacrifici per sopravvivere e lo fanno dando un bene in termini sociali: un ragazzo inserito in un'associazione è un bambino tolto dalla strada».
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