Scuola e Lavoro
Dietro front sulle borse di studio, ora possono partecipare gli studenti di tutte le facoltà
Ventola: «La Provincia non ha mai erogato fondi in favore della Lum»
BAT - mercoledì 12 febbraio 2014
23.20
Con la determina n.338 del 10 febbraio 2014, la Provincia ha rettificato il precedente bando per l'erogazione di borse di studio in favore di studenti universitari residenti sul territorio provinciale. Se prima erano esclusi gli iscritti in corsi di laurea con indirizzi già erogati nel territorio provinciale (corsi di Laurea in Giurisprudenza ed Economia), ora i destinatari sono tutti gli studenti iscritti a qualsiasi università italiana senza eccezioni.
"Con la scadenza dei termini del bando del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino nel frattempo intervenuta, così come di quella per le iscrizioni nelle Università italiane – ha dichiarato il Presidente della Provincia Francesco Ventola -, sono venuti meno i presupposti che avevano motivato la limitazione iniziale". La esclusione dai benefici delle borse di studio era generata dalla convenzione sottoscritta dal Patto e dalla LUM che per la parte pubblica si concretizza nell'impegno a finanziare le borse di studio in favore degli studenti iscritti (che per l'Anno Accademico 2012/2013 ha visto erogare n. 12 borse di 2.500 euro ciascuna). "Per la decisone assunta, una adeguata valutazione è stata data anche alle esigenze ed alle istanze rappresentate da studenti e loro associazioni, viste le particolari difficoltà delle famiglie in questa fase congiunturale. Se l'iniziativa del Patto Territoriale e della Provincia aveva un preciso intento, quale è quello teso a favorire l'insediamento di corsi universitari sul nostro territorio, è anche vero che non si può tenere in debita considerazione il crescente bisogno da tante parti manifestatomi".
Per fare maggiore chiarezza può essere utile ricordare quanto successo nei giorni scorsi il cui eco ha trovato spazio sui social network e su tutte le testate giornalistiche locali. Nel 2011 i Sindaci dei Comuni del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino (i dieci della Bat più il Comune di Corato), condividevano il progetto di insediamento di una sede universitaria nel territorio della Provincia di Barletta - Andria - Trani. Riscontrato l'interesse della Provincia a sostenere il progetto, il Patto Territoriale interessava tutte le università pubbliche o private pugliesi (Università degli Studi di Bari, di Foggia, del Salento, Politecnico di Bari e Lum) attraverso una manifestazione di interesse per l'istituzione di una sede universitaria. Entro i termini previsti, l'unica manifestazione d'interesse pervenuta fu quella della Lum di Casamassima. Per cui nel settembre del 2011, il Patto Territoriale (in rappresentanza degli undici comuni) e la Lum sottoscrissero un'apposita convenzione.
"Alla luce di quanto accaduto – ha dichiarato in quella sede il Presidente Ventola - tengo a precisare, ancora una volta per quanti non ne fossero ancora a conoscenza, che la Provincia di Barletta - Andria - Trani non ha mai erogato fondi in favore della Lum, ma ha semplicemente sostenuto gli studenti meritevoli e con difficoltà economiche. Perciò il confronto, il dialogo e le critiche, quando sono costruttive e non meramente strumentali – ha concluso il Presidente Ventola –, non possono che facilitare le scelte ed il lavoro di tutti, partendo dal presupposto della conoscenza degli atti e dei fatti che li hanno determinati".
"Con la scadenza dei termini del bando del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino nel frattempo intervenuta, così come di quella per le iscrizioni nelle Università italiane – ha dichiarato il Presidente della Provincia Francesco Ventola -, sono venuti meno i presupposti che avevano motivato la limitazione iniziale". La esclusione dai benefici delle borse di studio era generata dalla convenzione sottoscritta dal Patto e dalla LUM che per la parte pubblica si concretizza nell'impegno a finanziare le borse di studio in favore degli studenti iscritti (che per l'Anno Accademico 2012/2013 ha visto erogare n. 12 borse di 2.500 euro ciascuna). "Per la decisone assunta, una adeguata valutazione è stata data anche alle esigenze ed alle istanze rappresentate da studenti e loro associazioni, viste le particolari difficoltà delle famiglie in questa fase congiunturale. Se l'iniziativa del Patto Territoriale e della Provincia aveva un preciso intento, quale è quello teso a favorire l'insediamento di corsi universitari sul nostro territorio, è anche vero che non si può tenere in debita considerazione il crescente bisogno da tante parti manifestatomi".
Per fare maggiore chiarezza può essere utile ricordare quanto successo nei giorni scorsi il cui eco ha trovato spazio sui social network e su tutte le testate giornalistiche locali. Nel 2011 i Sindaci dei Comuni del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino (i dieci della Bat più il Comune di Corato), condividevano il progetto di insediamento di una sede universitaria nel territorio della Provincia di Barletta - Andria - Trani. Riscontrato l'interesse della Provincia a sostenere il progetto, il Patto Territoriale interessava tutte le università pubbliche o private pugliesi (Università degli Studi di Bari, di Foggia, del Salento, Politecnico di Bari e Lum) attraverso una manifestazione di interesse per l'istituzione di una sede universitaria. Entro i termini previsti, l'unica manifestazione d'interesse pervenuta fu quella della Lum di Casamassima. Per cui nel settembre del 2011, il Patto Territoriale (in rappresentanza degli undici comuni) e la Lum sottoscrissero un'apposita convenzione.
"Alla luce di quanto accaduto – ha dichiarato in quella sede il Presidente Ventola - tengo a precisare, ancora una volta per quanti non ne fossero ancora a conoscenza, che la Provincia di Barletta - Andria - Trani non ha mai erogato fondi in favore della Lum, ma ha semplicemente sostenuto gli studenti meritevoli e con difficoltà economiche. Perciò il confronto, il dialogo e le critiche, quando sono costruttive e non meramente strumentali – ha concluso il Presidente Ventola –, non possono che facilitare le scelte ed il lavoro di tutti, partendo dal presupposto della conoscenza degli atti e dei fatti che li hanno determinati".