Scuola e Lavoro
Dibattito lezioni in presenza, verso una nuova ordinanza per le scuole di Puglia
Aggiornamento - Il Tar Puglia accoglie il ricorso dei genitori salentini: «L’istruzione e la didattica una volta perse non sono più recuperabili»
Barletta - venerdì 6 novembre 2020
12.28
Scuola sì e scuola no. Dopo la serrata di tutte le scuole da parte del presidente della Puglia Michele Emiliano, e il richiamo del Governo, ora con la suddivisione delle regioni in zone si torna il classe. La Regione Puglia sta predisponendo una nuova ordinanza che verrà pubblicata entro stasera in cui verrà sospesa per ora la Dad e verranno ripristinate le lezioni in presenza. Resterà comunque l'autonomia delle singole scuole per un ritorno totale di tutti gli studenti scaglionato in caso di classi sovraffollate (entro le ore 17).
Aggiornamento - La Terza Sezione del TAR di Puglia -ha accolto la richiesta di sospensione dell'ordinanza del presidente della Regionale che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell'infanzia con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall'ultimo Dpcm. Lo rende noto il Codacons di Lecce che con un gruppo di genitori aveva presentato ricorso. «Vogliamo che sia tutelato l'interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre senza possibilità di recuperare la situazione così come vogliamo la tutela della salute dei ragazzi attraverso la rigorosa applicazione dei protocolli di sicurezza sia all'interno che all'esterno delle strutture scolastiche». Il ricorso nasceva anche dalla problematiche legate all'accesso alla didattica digitale da parte di molti ragazzi.
Aggiornamento - La Terza Sezione del TAR di Puglia -ha accolto la richiesta di sospensione dell'ordinanza del presidente della Regionale che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell'infanzia con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall'ultimo Dpcm. Lo rende noto il Codacons di Lecce che con un gruppo di genitori aveva presentato ricorso. «Vogliamo che sia tutelato l'interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre senza possibilità di recuperare la situazione così come vogliamo la tutela della salute dei ragazzi attraverso la rigorosa applicazione dei protocolli di sicurezza sia all'interno che all'esterno delle strutture scolastiche». Il ricorso nasceva anche dalla problematiche legate all'accesso alla didattica digitale da parte di molti ragazzi.