Scuola e Lavoro
«Denunceremo le aziende in nero»
Intervista a Raffaele Dipalma, della Associazione Manifatturieri e Terzisti. Stamane si è svolta la manifestazione dell' AMT
Barletta - giovedì 17 novembre 2011
14.13
Sono partiti dal piazzale antistante l'Ipercoop, per attraversare le vie del centro cittadino e manifestare pacificamente presso la Prefettura e Palazzo di Città. Dipendenti e titolari delle aziende tessili hanno manifestato insieme, pronti a collaborare con le istituzioni. La manifestazione è stata organizzata dagli aderenti alla AMT (Associazione Manifatturieri e Terzisti), formata da aziende in regola e legalizzate, che hanno voluto a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni cittadine.
Pongo qualche domanda a Raffaele Dipalma, responsabile della AMT Bat.
Cosa volete ribadire con questa manifestazione?
Vogliamo ribadire la nostra disponibilità a collaborare con le istituzioni. L'associazione AMT nasce per favorire la legalità, infatti denunceremo le aziende che lavorano in nero. La nostra associazione è composta da aziende in regola, che andrebbero tutelate.
Barletta è diventata un "capro espiatorio" di tutto il lavoro nero in Italia?
Si, per colpa delle stesse istituzioni nazionali.
Quali problematiche si pone si risolvere la vostra associazione?
Vorremmo aiutare e dialogare con i grossi produttori, che attraversano un periodo di crisi. Anche per questo abbiamo creato l' AMT Bat.
Avete avuto la solidarietà dei rappresentanti politici barlettani?
Non saprei dire se ci sia stata solidarietà, ma siamo stati ascoltati da loro, noi abbiamo fatto delle proposte.
Chi vi riceverà a Palazzo di Città?
Non so chi incontreremo, ma vorremmo istituire prossimamente un "tavolo tecnico" con istituzioni e organi di controllo.
Voi manifestate, intanto i tanti laboratori cinesi sparsi per la città lavorano senza regole. Che ne pensa?
Questa è un'altra battaglia da portare avanti. Non riusciamo a capire perché i laboratori cinesi non siano sottoposti a giusti controlli. Anche i laboratori cinesi devono avere regole, poiché viviamo in Italia. Ma devo riconoscere che gli imprenditori cinesi "fanno gruppo", noi invece siamo disperatamente individualisti.
I cittadini barlettani conoscono la vostra situazione?
Non lo so, ma spero che la popolazione che dietro le aziende manifatturiere e terziste esiste un indotto economico che, senza il nostro lavoro si fermerebbe.
Pongo qualche domanda a Raffaele Dipalma, responsabile della AMT Bat.
Cosa volete ribadire con questa manifestazione?
Vogliamo ribadire la nostra disponibilità a collaborare con le istituzioni. L'associazione AMT nasce per favorire la legalità, infatti denunceremo le aziende che lavorano in nero. La nostra associazione è composta da aziende in regola, che andrebbero tutelate.
Barletta è diventata un "capro espiatorio" di tutto il lavoro nero in Italia?
Si, per colpa delle stesse istituzioni nazionali.
Quali problematiche si pone si risolvere la vostra associazione?
Vorremmo aiutare e dialogare con i grossi produttori, che attraversano un periodo di crisi. Anche per questo abbiamo creato l' AMT Bat.
Avete avuto la solidarietà dei rappresentanti politici barlettani?
Non saprei dire se ci sia stata solidarietà, ma siamo stati ascoltati da loro, noi abbiamo fatto delle proposte.
Chi vi riceverà a Palazzo di Città?
Non so chi incontreremo, ma vorremmo istituire prossimamente un "tavolo tecnico" con istituzioni e organi di controllo.
Voi manifestate, intanto i tanti laboratori cinesi sparsi per la città lavorano senza regole. Che ne pensa?
Questa è un'altra battaglia da portare avanti. Non riusciamo a capire perché i laboratori cinesi non siano sottoposti a giusti controlli. Anche i laboratori cinesi devono avere regole, poiché viviamo in Italia. Ma devo riconoscere che gli imprenditori cinesi "fanno gruppo", noi invece siamo disperatamente individualisti.
I cittadini barlettani conoscono la vostra situazione?
Non lo so, ma spero che la popolazione che dietro le aziende manifatturiere e terziste esiste un indotto economico che, senza il nostro lavoro si fermerebbe.