Politica
Dentamaro su riordino Province: "La Bat potrebbe essere accorpata a Foggia dopo il 24 ottobre"
L'Assessore regionale al Federalismo ha parlato ieri nei saloni della Fiera del Levante. Brindisi e Taranto verso l'accorpamento. Bari diventerà città metropolitana.
BAT - giovedì 13 settembre 2012
15.58
La Bat potrebbe entrare a far parte della provincia di Foggia dal prossimo 24 ottobre in assenza di iniziative comunali. E' quanto ha lasciato intuire l'assessore regionale al Federalismo Marida Dentamaro durante un incontro tenutosi ieri mattina nel padiglione istituzionale della Regione Puglia della Fiera del Levante dal titolo "Comunità locali e riordino delle Province – incontro con i sindaci". Fare chiarezza sugli intenti della Regione Puglia e ragionare su un confronto quanto più partecipato tra i diversi livelli istituzionali per decidere insieme come agire sul tema del riordino delle Province. All'atteso appuntamento han preso parte anche le comunità locali e i sindaci, per ragionare sulla ipotesi di riorganizzazione ottimale del territorio in seguito alla applicazione del decreto legge sulla "spending review".
"Il desiderio della Regione Puglia – spiega l'assessore Dentamaro sul sito ufficiale della Regione Puglia - è di massima disponibilità e apertura nei confronti delle volontà e delle iniziative delle comunità locali, naturalmente nell'ambito delle possibilità concesse dalla legge nazionale e nel rispetto dei tempi imposti da quest'ultima, per evitare di subire decisioni del Governo calate dall'alto. E' questa una responsabilità che l'amministrazione regionale non intende assumere, ad onta di chiunque tenti di bloccare od ostacolare il percorso, determinando l'unico effetto di consegnare altrove la decisione. Un intervento del Parlamento e del Governo sul riordino territoriale non è auspicabile: è questa la linea comune condivisa da tutti per evitare un caos generale nella gestione dei servizi e di tutte le funzioni delle Province che ugualmente manterranno le loro funzioni".
In merito allo specifico iter amministrativo, la Dentamaro ha spiegato che "ogni proposta degli enti dovrà essere formulata in tempo per consentire al Consiglio Regionale di deliberare entro il 24 ottobre e tenendo ben presente che, in assenza di iniziative comunali, le Province di Brindisi e Taranto potranno soltanto essere accorpate o tra loro, o entrambe a Lecce; mentre la BAT sarà automaticamente accorpata alla Provincia di Foggia in quanto l'altra provincia confinante (Bari) è destinata ad essere sostituita dalla città metropolitana". In tutto questo resta intangibile il potere dei Comuni nelle scelte da operare, fermo restando di rispettare il paletto rigido della continuità territoriale. "In questa fase è auspicabile che ogni comune non pratichi l'egoismo – chiosa l'assessore -: è necessario assecondare le esigenze e le vocazioni del territorio, pur essendo consapevoli che saremo destinati ad avere Province molto estese e disomogenee. Questa riforma può e deve diventare occasione per dare finalmente impulso a quell'associazionismo tra Comuni che non è mai decollato, ma che potrebbe portare tanti benefici in termini di efficienza ed efficacia, di qualità dei servizi e di contenimento dei costi, rispettando al tempo stesso le specificità dei territori e lo spirito della "spending review" ".
Dichiarazioni figlie dei tempi, che rievocano alla mente per contrasto le dichiarazioni della stessa dott.ssa Dentamaro risalenti al 19 maggio 2004, successivamente all'istituzione della Provincia Bat attraverso il disegno di legge n. 2565, che di seguito riportiamo: "Poche parole per esprimere la soddisfazione- affermava la Dentamaro- anzi mi sia permesso dire, la commozione dei senatori di Alleanza Popolare-Udeur per il raggiungimento di questo storico traguardo, che premia le legittime aspettative e la lunghissima attesa (oltre 150 anni) di un territorio e di una popolazione che ha largamente meritato questo riconoscimento. Nessuno di noi ha con questo territorio legami di carattere elettoralistico, anzi come barese potrei persino dolermi di un ridimensionamento, di un depauperamento della Provincia di Bari, che perde una parte importante e prestigiosa. Ma gli atteggiamenti campanilistici non fanno crescere il territorio, soprattutto non fanno bene alla politica. La politica deve saper riconoscere quando un'istanza e` giusta, un'aspirazione e` legittima, e allora ha il dovere di assecondarla. Questo i deputati e senatori dell'Udeur hanno sempre fatto, battendosi fin dalla scorsa legislatura per affermare l'autonomia della terra d'Ofanto, riconoscendo con onesta` intellettuale e politica che i Comuni che compongono la nuova Provincia, la sesta Provincia pugliese, non sono mai stati satelliti del capoluogo. Sono citta` ricche di storia e di tradizione, penso a Barletta che ha da poco festeggiato il cinquecentenario della Disfida, penso a Trani, perla dell'architettura romanica in Puglia, sede di tribunale e in passato di corte d'appello, penso agli itinerari federiciani che passano per Andria e altri Comuni, culminando nella suggestione del capolavoro di Castel del Monte. Sono citta` dalla fisionomia assai definita dal punto di vista socio-culturale e con una specificita` di sviluppo economico che copre settori diversi, dall'agricoltura all'industria manifatturiera, al turismo. Settori che oggi necessitano e meritano un sostegno piu` forte delle istituzioni e potranno trovarlo proprio nel nuovo ente che nascera` grazie alla legge che stiamo approvando. L'impegno quotidiano, tenace, instancabile del Comitato di lotta per l'istituzione della VI Provincia, non e` stato inutile; e` riuscito – insieme agli amici di Monza e Fermo – a sensibilizzare i senatori della Commissione affari costituzionali e tutti i Gruppi politici, ad eccezione dell'UDC e dei repubblicani, in un'azione di lobby positiva e trasparente. Per questo impegno appassionato le comunita` interessate serberanno agli amici del Comitato sicura gratitudine. La legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani rimarra` come fiore all'occhiello del Parlamento della XIV legislatura".
A quando la prossima- e forse ultima- puntata della Bat-novela?...
(Twitter: @GuerraLuca88)
"Il desiderio della Regione Puglia – spiega l'assessore Dentamaro sul sito ufficiale della Regione Puglia - è di massima disponibilità e apertura nei confronti delle volontà e delle iniziative delle comunità locali, naturalmente nell'ambito delle possibilità concesse dalla legge nazionale e nel rispetto dei tempi imposti da quest'ultima, per evitare di subire decisioni del Governo calate dall'alto. E' questa una responsabilità che l'amministrazione regionale non intende assumere, ad onta di chiunque tenti di bloccare od ostacolare il percorso, determinando l'unico effetto di consegnare altrove la decisione. Un intervento del Parlamento e del Governo sul riordino territoriale non è auspicabile: è questa la linea comune condivisa da tutti per evitare un caos generale nella gestione dei servizi e di tutte le funzioni delle Province che ugualmente manterranno le loro funzioni".
In merito allo specifico iter amministrativo, la Dentamaro ha spiegato che "ogni proposta degli enti dovrà essere formulata in tempo per consentire al Consiglio Regionale di deliberare entro il 24 ottobre e tenendo ben presente che, in assenza di iniziative comunali, le Province di Brindisi e Taranto potranno soltanto essere accorpate o tra loro, o entrambe a Lecce; mentre la BAT sarà automaticamente accorpata alla Provincia di Foggia in quanto l'altra provincia confinante (Bari) è destinata ad essere sostituita dalla città metropolitana". In tutto questo resta intangibile il potere dei Comuni nelle scelte da operare, fermo restando di rispettare il paletto rigido della continuità territoriale. "In questa fase è auspicabile che ogni comune non pratichi l'egoismo – chiosa l'assessore -: è necessario assecondare le esigenze e le vocazioni del territorio, pur essendo consapevoli che saremo destinati ad avere Province molto estese e disomogenee. Questa riforma può e deve diventare occasione per dare finalmente impulso a quell'associazionismo tra Comuni che non è mai decollato, ma che potrebbe portare tanti benefici in termini di efficienza ed efficacia, di qualità dei servizi e di contenimento dei costi, rispettando al tempo stesso le specificità dei territori e lo spirito della "spending review" ".
Dichiarazioni figlie dei tempi, che rievocano alla mente per contrasto le dichiarazioni della stessa dott.ssa Dentamaro risalenti al 19 maggio 2004, successivamente all'istituzione della Provincia Bat attraverso il disegno di legge n. 2565, che di seguito riportiamo: "Poche parole per esprimere la soddisfazione- affermava la Dentamaro- anzi mi sia permesso dire, la commozione dei senatori di Alleanza Popolare-Udeur per il raggiungimento di questo storico traguardo, che premia le legittime aspettative e la lunghissima attesa (oltre 150 anni) di un territorio e di una popolazione che ha largamente meritato questo riconoscimento. Nessuno di noi ha con questo territorio legami di carattere elettoralistico, anzi come barese potrei persino dolermi di un ridimensionamento, di un depauperamento della Provincia di Bari, che perde una parte importante e prestigiosa. Ma gli atteggiamenti campanilistici non fanno crescere il territorio, soprattutto non fanno bene alla politica. La politica deve saper riconoscere quando un'istanza e` giusta, un'aspirazione e` legittima, e allora ha il dovere di assecondarla. Questo i deputati e senatori dell'Udeur hanno sempre fatto, battendosi fin dalla scorsa legislatura per affermare l'autonomia della terra d'Ofanto, riconoscendo con onesta` intellettuale e politica che i Comuni che compongono la nuova Provincia, la sesta Provincia pugliese, non sono mai stati satelliti del capoluogo. Sono citta` ricche di storia e di tradizione, penso a Barletta che ha da poco festeggiato il cinquecentenario della Disfida, penso a Trani, perla dell'architettura romanica in Puglia, sede di tribunale e in passato di corte d'appello, penso agli itinerari federiciani che passano per Andria e altri Comuni, culminando nella suggestione del capolavoro di Castel del Monte. Sono citta` dalla fisionomia assai definita dal punto di vista socio-culturale e con una specificita` di sviluppo economico che copre settori diversi, dall'agricoltura all'industria manifatturiera, al turismo. Settori che oggi necessitano e meritano un sostegno piu` forte delle istituzioni e potranno trovarlo proprio nel nuovo ente che nascera` grazie alla legge che stiamo approvando. L'impegno quotidiano, tenace, instancabile del Comitato di lotta per l'istituzione della VI Provincia, non e` stato inutile; e` riuscito – insieme agli amici di Monza e Fermo – a sensibilizzare i senatori della Commissione affari costituzionali e tutti i Gruppi politici, ad eccezione dell'UDC e dei repubblicani, in un'azione di lobby positiva e trasparente. Per questo impegno appassionato le comunita` interessate serberanno agli amici del Comitato sicura gratitudine. La legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani rimarra` come fiore all'occhiello del Parlamento della XIV legislatura".
A quando la prossima- e forse ultima- puntata della Bat-novela?...
(Twitter: @GuerraLuca88)