Ex stazione della teleferica, rifugio dei migranti
Ex stazione della teleferica, rifugio dei migranti
Associazioni

Degrado ex teleferica, domani assemblea della Rete delle Associazioni

Appuntamento alle 11 in piazza Plebiscito

"Nel servizio televisivo andato in Onda su Rete 4, nel corso della trasmissione di Rete 4 "Fuori dal Coro", intitolato "Immigrati, le baraccopoli della paura" c'era anche Barletta, con le sue baracche. Baracche e ghetti che conosciamo bene. In quelle immagini vi sono le terribili condizioni, che presto verranno aggravate dal freddo e dalla pioggia, in cui vivono, o meglio, cercano di sopravvivere molte persone migranti". Così la Rete delle Associazioni Barletta.

"Si tratta di persone che la mattina, in gran parte e per pochi euro e al nero, lavorano nelle campagne degli italiani in condizioni di gravissimo sfruttamento da parte dei proprietari dei terreni e dei caporali. Raccolta dell'uva, degli ortaggi e delle olive, ciclicamente, nella assenza di qualsiasi tutela, nella assenza dello Stato, della Regione, del Comune, delle Istituzioni. La notte, per queste persone, si passa all'addiaccio, sotto qualche coperta o rifugiati in tenda, quando va bene. Le tende sono stracci o teloni di plastica tesi su aste in ferro o pali in legno: condizioni igieniche e sanitarie drammaticamente inesistenti, protezione dal freddo prossima allo zero.

Tende allestite nelle periferie, per non farsi vedere da nessuna e nessuno, nelle campagne o in spiaggia, nella ex Cartiera di Barletta, allo scalo merci della Stazione ferroviaria, nella pineta nei pressi delle Mura del Carmine, nel fabbricato dell'ex Anagrafe in Via Cialdini; oppure in quello dell'ex Stazione teleferica di Barletta sulla Litoranea di ponente, dove è stata la troupe di Rete 4 , la stessa in cui, il 15/02/2021, Ahmed Saki, un bracciante agricolo di origine africana è morto di freddo, a nulla servendo la coperta in cui era arrotolato.

Noi speriamo che il servizio di Rete 4 possa servire a rilanciare il dibattito pubblico sulle condizioni disumane in cui vivono queste persone, e soprattutto a trovare una soluzione. Barletta non può più continuare a fingere che queste persone non esistano, che questo ed altri posti, in cui trovano rifugio, non esistano. Non possiamo più tollerare che delle persone siano costrette a vivere in queste condizioni di massima povertà, emarginazione e degrado, condizioni che sono la vergogna di tutti gli esseri umani e in particolare della nostra comunità.
Abbiamo immobili pubblici abbandonati e immobili confiscati alla mafia: alcuni di questi devono - non possono, devono - essere destinati quanto prima a dormitorio pubblico per le persone senza dimora, con mensa e diurno per i servizi igienici. Nell'immediatezza la ex Stazione della teleferica come tutti i luoghi di rifugio devono essere almeno ripuliti e dotati di servizi igienici e cassonetti per la spazzatura.

Questo è l'unico punto all'ordine del giorno dell'assemblea pubblica della Rete delle Associazioni di Barletta convocata d'urgenza per domani, ore 11:00, in Piazza Plebiscito n. 56, per discutere e decidere collettivamente su quella che sarà proposta da avanzare al Comune di Barletta, alla Prefettura, a tutte le Istituzioni ai partiti e alla politica. Vediamoci urgentemente domani, in assemblea. L'assemblea è aperta a tutte le associazioni e organizzazioni anche non del Terzo settore".
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