Politica
Debiti degli enti locali pugliesi a rilento, Barletta a impatto zero sugli spazi finanziari
Studio di Confartigianato, ancora 73 milioni per la Puglia
Puglia - venerdì 5 dicembre 2014
Sei milioni e 66mila euro utilizzati su altrettanti messi a disposizione tra spazi finanziari richiesti per l'annualità 2013 ed anticipazione della Cassa Depositi e Prestiti, per i pagamenti dei debiti verso le imprese fornitrici di beni e servizi: è quanto rilevato sulla città di Barletta da una indagine del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia sui dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze. 232 municipi hanno chiesto nella nostra regione «spazi finanziari» sul Patto di stabilità o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. Un quadro non confortante, secondo Francesco Sgherza, Presidente di Confartigianato Imprese Puglia: «In Puglia, tuttavia, procedono a rilento le operazioni di pagamento dei debiti-spiega Sgherza- nonostante la disponibilità delle somme, le operazioni procedono con estrema lentezza. I famosi "pagamenti in 30 giorni" continuano ad essere un miraggio e il sistema è ben lontano dall'essere ricondotto a fisiologia, visto che ci sono ritardi persino nel recupero del pregresso. Certo, quasi tutte le Province hanno ormai utilizzato completamente gli spazi finanziari a loro disposizione per il 2013 e così hanno fatto molti Comuni, richiedendo ed impiegando anche le anticipazioni». Nello specifico il Comune di Barletta, quindi, ha chiesto uno spazio finanziario sul 2013 di 6.066.000 euro e ne ha utilizzato il 100%. In Provincia gli altri due co-capoluoghi hanno invece andamenti differenti: Per Trani vi è ancora poco meno di un milione di euro da poter utilizzare, mentre Andria ha chiesto uno spazio finanziario sul 2013 di 5.683.000 e ne ha utilizzato il 100% con un'anticipazione di cassa ricevuta interamente di 15.333.148 ed interamente corrisposta ai fornitori.
La Sesta Provincia è in coda al computo generale, avendo impegnato il 91 per cento (6,2 milioni contro i 6,7) degli spazi finanziari. Nelle altre province pugliesi, invece, Bari risulta aver effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, mentre Taranto, Foggia e Lecce hanno liquidato, rispettivamente, 15 milioni, 12,3 e 8,9 milioni. Brindisi ha superato il monte-risorse a disposizione, effettuando pagamenti per 14,2 milioni contro i 12,5 concessi. Le imprese attendono tuttavia 26,5 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 46,3 milioni per le prime sei trance di anticipazioni: 73 milioni complessivi, oggi nella disponibilità degli enti locali e ancora inutilizzati. «È assolutamente necessario-afferma Sgherza- mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno». In Italia, al 30 ottobre scorso, risultano pagati ai creditori 32,5 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento complessivo ai debitori di 40,1 miliardi. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno raggiunto quota 84.608.
(Twitter: @GuerraLuca88)
La Sesta Provincia è in coda al computo generale, avendo impegnato il 91 per cento (6,2 milioni contro i 6,7) degli spazi finanziari. Nelle altre province pugliesi, invece, Bari risulta aver effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, mentre Taranto, Foggia e Lecce hanno liquidato, rispettivamente, 15 milioni, 12,3 e 8,9 milioni. Brindisi ha superato il monte-risorse a disposizione, effettuando pagamenti per 14,2 milioni contro i 12,5 concessi. Le imprese attendono tuttavia 26,5 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 46,3 milioni per le prime sei trance di anticipazioni: 73 milioni complessivi, oggi nella disponibilità degli enti locali e ancora inutilizzati. «È assolutamente necessario-afferma Sgherza- mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno». In Italia, al 30 ottobre scorso, risultano pagati ai creditori 32,5 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento complessivo ai debitori di 40,1 miliardi. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno raggiunto quota 84.608.
(Twitter: @GuerraLuca88)