MicheleAlfredo Chiariello
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Dati ARPA non pubblicati, molestie olfattive e rinnovi AIA, «se c’è, l’amministrazione batta un colpo!»

La nota dell'avv. MicheleAlfredo Chiariello, vice presidente comitato Operazione Aria Pulita

«Anche ieri sera, proprio mentre volgeva al termine il concerto della sempiterna Orietta Berti, tutta la città era invasa da un'acre puzza di bruciato, molto aggressiva, intollerabile. Immediatamente – esordisce l'Avv. MicheleAlfredo Chiariello, Vice Presidente OAP – mi sono venute in mente le parole proferite dall'Assessore all'Ambiente Ing. Giuseppe D'Alba - a riscontro della domanda di attualità, presentata, durante l'ultimo Consiglio Comunale, dai rappresentanti nel consesso di Coalizione Civica, riguardo le iniziative che l'Amministrazione intendesse adottare contro le molestie olfattive, che pervadono quotidianamente la città.

In quella sede – l'Assessore D'Alba, nel suo brevissimo intervento, relativo ai miasmi del 10 Giugno u.s., riferiva come ci fossero state segnalazioni, circa l'aria irrespirabile, sul portale Arpa, ma che il Comando di Polizia Locale non ne avesse ricevuta alcuna, sicchè, di conseguenza, nessuna indagine poteva essere avviata perché "le indagini possono essere fatte solo a seguito di denuncia" e che ben presto sulla pagina internet del Comune sarebbe stato pubblicato il link diretto per le segnalazioni al portale Arpa.

Accogliendo il suggerimento dell'Assessore, ieri sera – continua l'Avv. Chiariello - unitamente a parecchi associati del Comitato – dopo aver subito l'ennesima aggressione olfattiva – non solo abbiamo segnalato sul sito Arpa, ma abbiamo cercato di contattare, invano, il Comando di Polizia Municipale, perché probabilmente tutti impegnati in attività di controllo del territorio.

Tutto ciò è assolutamente inaccettabile; niente di personale contro l'Assessore, sia chiaro, ma a questo punto è lecito chiedersi se viva a Barletta, se abbia consapevolezza della grave questione ambientale che affligge la nostra Città e se abbia contezza dei poteri che la legge gli attribuisce, sotto questo profilo, unitamente al Sindaco, quest'ultimo, in particolare, quale tutore della salute pubblica.

Peraltro, mi preme sottolineare come, seppure prima dell'insediamento dell'Ing. D'Alba, personalmente avevo inviato numerose pec, non solo al preposto Ufficio Comunale, ma anche al locale Comando di Polizia Municipale, descrivendo, con dovizia di particolari, la questione, senza seguito alcuno, se non interventi a distanza di giorni (se non settimane) dalla denunciata sussistenza di molestie olfattive, quando le stesse erano cessate, "eseguendo verifiche ambientali" senza il supporto di nessuna strumentazione, ma a "naso".-
Affermare che non ci siano segnalazioni al Comando di Polizia Locale (e che, quindi, non si possa procedere con indagini) o che i dati rilevati siano sotto la soglia di legge (come personalmente comunicatomi, qualche settimana fa, con riscontro dei preposti Uffici Comunali) sono affermazioni che – a questo punto sono contraddittorie rispetto agli impegni pubblici che l'Amministrazione ha assunto e che producono, senza giri di parole, nella mia persona (ma non solo!), un sentimento simile a quello della presa in giro.
Ancora, voglio evidenziare all'Assessore – al quale ribadisco immutata stima, ma sul quale ricade, tra le altre cose, l'onere politico di "contrastare il rinnovo delle Aia", a seguito di preciso impegno programmatico deliberato nel consiglio monotematico di qualche mese fa - come in data 18 Giugno u.s. abbia protocollato, personalmente, una pec, con la quale chiedevo le motivazioni della mancata pubblicazioni dei dati sul portale Arpa, per una serie di giorni, tra cui anche il 9 Giugno u.s., nei quali la città è stata assediata da odori molesti interminabili e, francamente, non riconducibili (o non del tutto) ad incendi di sterpaglia e sia ancora in attesa, nonostante il tempo trascorso, di riscontro ufficiale.

Senza dimenticare che anche negli ultimi i giorni i dati risultano pubblicati a singhiozzo, in particolare mancano del tutto dal 12 luglio. Non si può delegare alla cittadinanza, seppure attiva, l'onere di procedere con denunce – che suona quasi come una sorta di deresponsabilizzazione dell'Amministrazione - ma è necessario che il Sindaco – e gli Assessori competenti – attivino le funzioni di polizia giudiziaria e di polizia amministrativa proprie della Polizia Locale, attraverso ordini o direttive, indirizzati al Comandante del corpo, che riguardino, tra l'altro, l'esercizio del potere ispettivo o che procedano, in virtù del ruolo istituzionale, ad una autonoma e personale denuncia presso le Autorità competenti.

E' il momento che l'Amministrazione dimostri, una volta, per tutte, il suo impegno ambientale, anche alla luce del prossimo termine per presentare osservazioni contro la richiesta di rinnovo, per ben 14 anni, avanzate da alcune industrie insalubri.

La competenza è della Provincia, ma il Comune cosa intende fare per contrastare tali rinnovi? Pubblicare sul sito istituzionale, neanche nella home page, il link per denunciare eventuale molestie olfattive dal portale Arpa?

È il momento di agire, di tenere fede alle promesse della campagna elettorale e di fare sentire il peso politico dell'Amministrazione all'interno della procedura di rinnovo delle autorizzazioni ma, ancora prima, garantire il legittimo diritto di ogni cittadino a respirare aria pulita!».
  • Comitato Operazione Aria Pulita
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