Politica
Filannino: «Cascella può favorire una sinergia tra Barletta, la Puglia e Roma»
Il candidato di Sinistra Unita, con Dario Stefàno (SEL), e Pasquale Cascella. «Ripartire dall’agricoltura, dai giovani, dall’ambiente e dall’onestà»
Barletta - venerdì 24 maggio 2013
12.00
Ieri sera, presso la Sala Consiliare, si è tenuto un incontro elettorale, alla presenza del senatore Dario Stefàno, componente delle commissioni agricoltura e industria-commercio, nonché ex assessore regionale alle Risorse Agroalimentari. Con lui, erano presenti il candidato al consiglio comunale Salvatore Filannino (Sinistra Unita per Barletta con i movimenti), e il candidato sindaco del centrosinistra, Pasquale Cascella.
«Cascella non è un estraneo - ha detto Filannino - è un barlettano come noi che potrebbe favorire grazie alla sua posizione e all'esperienza, un incontro sinergico tra Barletta, la Regione e Roma. Barletta ha bisogno di riottenere il suo peso specifico, pertanto in una fase così confusa e dinamica della campagna elettorale, è necessario porre l'accento su quali siano i bisogni dei cittadini. Un territorio vivace come il nostro ha bisogno di essere considerato, per questo si deve ripartire riaprendo i cantieri, incentivando l'occupazione, sostenendo l'agricoltura, stimolando la creazione di imprese giovanili e realizzando progetti ecosostenibili. Ad oggi circa il 25% dei prodotti agricoli distribuiti in tutta Italia sono frutto del lavoro costante dei cittadini pugliesi».
«A chi mi dice di non conoscere la mia città - ha puntualizzato Cascella - rispondo con una domanda, chiedendogli se tutti coloro che c'erano prima abbiano mai davvero conosciuto fino in fondo tutti i problemi della città di Barletta. In realtà bisogna iniziare ad approfondire volta per volta tutte le incombenze della nostra comunità facendo sì che l'agricoltura raggiunga la stessa importanza del settore calzaturiero, riconsiderando il contadino come un imprenditore a tutti gli effetti, con l'abolizione del lavoro nero. Bonificando il mare cittadino, riabilitando il turismo e promuovendo il territorio. Per fare tutto ciò è necessario che il voto sia pulito e il cittadino tutelato nei suoi diritti, perché la compravendita del voto è un'offesa alla civiltà della città di Barletta e di tutte la altre città che sono coinvolte in questi inganni elettorali».
«Cascella non è un estraneo - ha detto Filannino - è un barlettano come noi che potrebbe favorire grazie alla sua posizione e all'esperienza, un incontro sinergico tra Barletta, la Regione e Roma. Barletta ha bisogno di riottenere il suo peso specifico, pertanto in una fase così confusa e dinamica della campagna elettorale, è necessario porre l'accento su quali siano i bisogni dei cittadini. Un territorio vivace come il nostro ha bisogno di essere considerato, per questo si deve ripartire riaprendo i cantieri, incentivando l'occupazione, sostenendo l'agricoltura, stimolando la creazione di imprese giovanili e realizzando progetti ecosostenibili. Ad oggi circa il 25% dei prodotti agricoli distribuiti in tutta Italia sono frutto del lavoro costante dei cittadini pugliesi».
«A chi mi dice di non conoscere la mia città - ha puntualizzato Cascella - rispondo con una domanda, chiedendogli se tutti coloro che c'erano prima abbiano mai davvero conosciuto fino in fondo tutti i problemi della città di Barletta. In realtà bisogna iniziare ad approfondire volta per volta tutte le incombenze della nostra comunità facendo sì che l'agricoltura raggiunga la stessa importanza del settore calzaturiero, riconsiderando il contadino come un imprenditore a tutti gli effetti, con l'abolizione del lavoro nero. Bonificando il mare cittadino, riabilitando il turismo e promuovendo il territorio. Per fare tutto ciò è necessario che il voto sia pulito e il cittadino tutelato nei suoi diritti, perché la compravendita del voto è un'offesa alla civiltà della città di Barletta e di tutte la altre città che sono coinvolte in questi inganni elettorali».