Politica
Dalla giunta “balneare” di Maffei alla giunta “pasquale” di Cascella
Ancora una provocazione a firma del consigliere Dario Damiani
Barletta - sabato 10 maggio 2014
«Dopo la "Giunta balneare" dell'era Maffei, pensavamo di averle viste davvero tutte; ma non avevamo fatto i conti evidentemente con il talento da copywriter del centrosinistra cittadino, capace di industriarsi a tirare fuori dal cilindro sempre soluzioni "originali" pur di non affrontare di petto i suoi conflitti interni». A spingere la polemica nei confronti dell'amministrazione comunale è il consigliere di centrodestra Dario Damiani. «L'ultima novità potremmo definirla "Giunta Pasquale", attributo che calza a pennello in un duplice senso: con riferimento al nome del primo cittadino; ma soprattutto perché, in buona sostanza, la proposta suona così: prendi una Giunta, guardaci dentro e scoprirai la sorpresa... un comitato di tecnici, incaricati di coadiuvare il Sindaco nella gestione della complessa delega al Bilancio.
L'idea, stando a quanto riportato negli scorsi giorni dagli organi di stampa e confermato ieri da una nota ufficiale, sarebbe emersa in sede di tavolo politico di maggioranza. Delega ad interim al primo cittadino, dunque, ma assistito da un gruppo di tecnici o saggi che dir si voglia. Proposta inedita, alquanto bizzarra, sulla quale comunque proviamo a riflettere, ponendoci qualche domanda: la necessità del Sindaco di avvalersi del supporto di esperti esterni, implicitamente equivale ad ammettere la carenza di tali professionalità nel settore amministrativo di competenza? Inoltre, quali significato assume la richiesta di rinforzi tecnici nella gestione di una delega come quella al Bilancio, politica per eccellenza in quanto espressione dell'indirizzo di governo della città? Infine, quale potrebbe o dovrebbe essere il criterio seguito nella selezione dei componenti: bando pubblico, nomina diretta, magari un talent show...? Ironia a parte, che riteniamo giustificata dall'eccentricità della proposta, tale idea ci sembra l'ennesima conferma di ciò che da troppo tempo sperimentiamo: se "la politica è l'arte del possibile", Barletta è la città dove da vent'anni ogni possibile diventa probabile e, piano piano, certezza».
L'idea, stando a quanto riportato negli scorsi giorni dagli organi di stampa e confermato ieri da una nota ufficiale, sarebbe emersa in sede di tavolo politico di maggioranza. Delega ad interim al primo cittadino, dunque, ma assistito da un gruppo di tecnici o saggi che dir si voglia. Proposta inedita, alquanto bizzarra, sulla quale comunque proviamo a riflettere, ponendoci qualche domanda: la necessità del Sindaco di avvalersi del supporto di esperti esterni, implicitamente equivale ad ammettere la carenza di tali professionalità nel settore amministrativo di competenza? Inoltre, quali significato assume la richiesta di rinforzi tecnici nella gestione di una delega come quella al Bilancio, politica per eccellenza in quanto espressione dell'indirizzo di governo della città? Infine, quale potrebbe o dovrebbe essere il criterio seguito nella selezione dei componenti: bando pubblico, nomina diretta, magari un talent show...? Ironia a parte, che riteniamo giustificata dall'eccentricità della proposta, tale idea ci sembra l'ennesima conferma di ciò che da troppo tempo sperimentiamo: se "la politica è l'arte del possibile", Barletta è la città dove da vent'anni ogni possibile diventa probabile e, piano piano, certezza».