La città
Da domani partono i lavori per la nuova capitaneria di porto
L'ex mercato ittico sarà riqualificato, «rafforzare il ruolo marinaro di Barletta»
Barletta - domenica 28 giugno 2015
Sono stati consegnati in via d'urgenza all'impresa aggiudicataria i lavori di recupero, riqualificazione e adeguamento dell'ex mercato ittico di via Cristoforo Colombo, da destinare a sede della Capitaneria di Porto di Barletta. Dalla giornata di oggi, lunedì 29 giugno, l'intero immobile sarà nella disponibilità della ditta per l'esecuzione del primo stralcio dei lavori di ristrutturazione.
Il progetto della nuova Capitaneria, elaborato dal Settore Manutenzioni in collaborazione con la Direzione Marittima di Bari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, punta a rafforzare il ruolo marinaro della città su scala provinciale, si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana dell'area di piazza Marina. L'opera, inclusa nel piano triennale dei lavori pubblici, è finanziata con risorse della Provincia di Barletta Andria Trani per 150.000,00 euro, a cui si sono aggiunte risorse del civico bilancio per 330.000,00 euro.
La ristrutturazione dell'ex mercato ittico, trattandosi di una struttura costruita oltre settanta anni fa, ha scontato un iter autorizzativo lungo e complesso con l'intervento di vari enti, tra cui la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Puglia.
Il progetto della nuova Capitaneria, elaborato dal Settore Manutenzioni in collaborazione con la Direzione Marittima di Bari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, punta a rafforzare il ruolo marinaro della città su scala provinciale, si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana dell'area di piazza Marina. L'opera, inclusa nel piano triennale dei lavori pubblici, è finanziata con risorse della Provincia di Barletta Andria Trani per 150.000,00 euro, a cui si sono aggiunte risorse del civico bilancio per 330.000,00 euro.
La ristrutturazione dell'ex mercato ittico, trattandosi di una struttura costruita oltre settanta anni fa, ha scontato un iter autorizzativo lungo e complesso con l'intervento di vari enti, tra cui la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Puglia.