Cronaca
Crollo di via Roma, dopo l'avvio si torna in aula il 30 ottobre
Si ascolteranno i primi testimoni di una lunga lista. Molti imputati assenti, presente l'imprenditore Giannini
Barletta - giovedì 4 luglio 2013
15.30
Un'ora per le formalità di rito di apertura del dibattimento. Poi la calendarizzazione delle prossime udienze quando il processo per il crollo di Via Roma decollerà sulle presunte responsabilità dei 15 imputati accusati della morte delle quattro operaie a nero dell'impresa tessile di Savio Cinquepalmi (Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro, Antonella Zaza, Tina Cenci) e di sua figlia Maria di 14 anni che una tragica fatalità (uscì prima da scuola per l'assenza di un professore) volle nel laboratorio al momento del collasso della palazzina.
Si tornerà in aula il 30 ottobre per ascoltare i primi testi della lunga lista del pubblico ministero Giuseppe Maralfa: il capitano dei carabinieri della compagnia di Barletta; l'allora dirigente del Commissariato di Polizia, e due marescialli dei vigili urbani.
E' quanto deciso dal Tribunale di Trani (collegio Giulia Pavese, Roberta Savelli, Paola Buccelli) dopo aver verificato la costituzione delle parti ed essersi riservata la decisione sulla domanda di costituzione di altre tre parti civili che intendono aggiungersi al lungo elenco di quarantadue già presenti in sede di udienza preliminare. Hanno, infatti, chiesto di entrare a far parte del processo il sindacato regionale Uil (è già costituita la CGIL), l'Osservatorio Giuila e Rossella (che ha tra i fini statutari la lotta alle discriminazioni anche in ambito lavorativo) ed il proprietario di un'autovettura danneggiata dal crollo, per cui risultano già costituite parti civili alcuni occupanti rimasti, non gravemente, feriti.
Sulla costituzione come parte civili dei sindacati (anche della CGIL già regolarmente costituita) e del Centro Anti Violenza Giulia e Rossella si sono opposti i difensori degli imputati (a cominciare dall'avvocato Mimmo Franco) sostenendo che il decesso delle lavoratrici non è qualificabile come incidente sul lavoro.
Dopo la pausa estiva il processo andrà avanti spedito. Fissate, infatti, le ulteriori e serrate udienze del 31 ottobre, del 21 e 28 novembre, del 5, 12 e 19 dicembre. Poi si farà un nuovo punto della situazione per decidere il prosieguo.
Diversi gli imputati assenti dall'aula. Presente, invece, l'imprenditore Cosimo Giannini, legale rappresentante dell'omonima Srl proprietaria dell'area dove si stavano eseguendo i lavori ritenuti causa del crollo dell'attiguo edificio.
Si tornerà in aula il 30 ottobre per ascoltare i primi testi della lunga lista del pubblico ministero Giuseppe Maralfa: il capitano dei carabinieri della compagnia di Barletta; l'allora dirigente del Commissariato di Polizia, e due marescialli dei vigili urbani.
E' quanto deciso dal Tribunale di Trani (collegio Giulia Pavese, Roberta Savelli, Paola Buccelli) dopo aver verificato la costituzione delle parti ed essersi riservata la decisione sulla domanda di costituzione di altre tre parti civili che intendono aggiungersi al lungo elenco di quarantadue già presenti in sede di udienza preliminare. Hanno, infatti, chiesto di entrare a far parte del processo il sindacato regionale Uil (è già costituita la CGIL), l'Osservatorio Giuila e Rossella (che ha tra i fini statutari la lotta alle discriminazioni anche in ambito lavorativo) ed il proprietario di un'autovettura danneggiata dal crollo, per cui risultano già costituite parti civili alcuni occupanti rimasti, non gravemente, feriti.
Sulla costituzione come parte civili dei sindacati (anche della CGIL già regolarmente costituita) e del Centro Anti Violenza Giulia e Rossella si sono opposti i difensori degli imputati (a cominciare dall'avvocato Mimmo Franco) sostenendo che il decesso delle lavoratrici non è qualificabile come incidente sul lavoro.
Dopo la pausa estiva il processo andrà avanti spedito. Fissate, infatti, le ulteriori e serrate udienze del 31 ottobre, del 21 e 28 novembre, del 5, 12 e 19 dicembre. Poi si farà un nuovo punto della situazione per decidere il prosieguo.
Diversi gli imputati assenti dall'aula. Presente, invece, l'imprenditore Cosimo Giannini, legale rappresentante dell'omonima Srl proprietaria dell'area dove si stavano eseguendo i lavori ritenuti causa del crollo dell'attiguo edificio.