La città
Crocevia "Bonelli", più croce che via
Tra strade sterrate e collegamenti assenti, storie di periferia
Barletta - domenica 25 maggio 2014
Strade sterrate,travi che affiancano le auto, cantieri a cielo aperto e illuminazione non pervenuta. Tutto normale, se stessimo parlando di un'area cittadina in via di costruzione: peccato che in Crocevia "Bonelli", fine del quartiere "Barberini" a pochi passi dall'accesso per la SS16 bis, ci siano famiglie che da settimane hanno preso possesso delle loro abitazioni, in strade che hanno un nome ma poco altro quanto a servizi, collegamenti e vivibilità.
Zona costruenda di Barletta, abitata da tante famiglie giovani che hanno investito per il loro futuro, crocevia Bonelli si trasforma in una discesa di fango a cielo aperto quando piove e in un manto rinsecchito di sassi quando picchia il sole: gomme di auto e nervi dei residenti sono messe a dura prova e sin qui a poco, ci spiegano, sono serviti i reclami presso gli enti e le cooperative di riferimento. I cittadini hanno pagato gli oneri di urbanizzazione all'avvio della cantierizzazione, ma ad oggi, come ci spiega la signora Rosanna, lamentano diversi disservizi: "Quando piove la fanghiglia è una costante, abbiamo sempre auto sporche e piedi inzaccherati, per non parlare del fatto che ogni volta che tira vento dobbiamo chiudere le finestre perchè si alza la terra. E se qualcuno vuole uscire per fare la spesa o raggiungere delle attività commerciali, non può farlo a piedi se non in pieno giorno, visto che l'illuminazione è fioca: sì, ci sentiamo un pò dimenticati".
Ora sarà il Comune a dover indire una gara d'appalto per realizzare il manto stradale e successivamente le responsabilità passano al settore Lavori Pubblici: non è dato sapere i tempi per dare attuazione alle intenzioni, visto che la legge non impone particolari prescrizioni sul tema. Di certo ad oggi Crocevia "Bonelli", più che città nella città, è una periferia dimenticata ancor prima di nascere. La beffa nel nome: più croce che via. Per quanto?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Zona costruenda di Barletta, abitata da tante famiglie giovani che hanno investito per il loro futuro, crocevia Bonelli si trasforma in una discesa di fango a cielo aperto quando piove e in un manto rinsecchito di sassi quando picchia il sole: gomme di auto e nervi dei residenti sono messe a dura prova e sin qui a poco, ci spiegano, sono serviti i reclami presso gli enti e le cooperative di riferimento. I cittadini hanno pagato gli oneri di urbanizzazione all'avvio della cantierizzazione, ma ad oggi, come ci spiega la signora Rosanna, lamentano diversi disservizi: "Quando piove la fanghiglia è una costante, abbiamo sempre auto sporche e piedi inzaccherati, per non parlare del fatto che ogni volta che tira vento dobbiamo chiudere le finestre perchè si alza la terra. E se qualcuno vuole uscire per fare la spesa o raggiungere delle attività commerciali, non può farlo a piedi se non in pieno giorno, visto che l'illuminazione è fioca: sì, ci sentiamo un pò dimenticati".
Ora sarà il Comune a dover indire una gara d'appalto per realizzare il manto stradale e successivamente le responsabilità passano al settore Lavori Pubblici: non è dato sapere i tempi per dare attuazione alle intenzioni, visto che la legge non impone particolari prescrizioni sul tema. Di certo ad oggi Crocevia "Bonelli", più che città nella città, è una periferia dimenticata ancor prima di nascere. La beffa nel nome: più croce che via. Per quanto?
(Twitter: @GuerraLuca88)