Politica
Crisi politica, Mazzarisi: «Livello basso, si sta toccando il fondo»
La nota dell'ex consigliere comunale
Barletta - domenica 27 ottobre 2024
18.22
«Le vicende legate alla politica locale che stanno tenendo banco nelle ultime ore fotografano una condizione di stallo cronicizzato dove i confronti politici caratterizzati da divergenze ideologiche sono stati sostituiti da insulti, offese e calunnie da entrambe le "fazioni" in campo. Lotte intestine degli scontenti del giorno che bloccano la programmazione delle attività ordinarie e straordinarie». Così l'ex consigliere comunale Massimmo Mazzarisi.
«Sembra che questa città non stia vivendo una crisi imprenditoriale che sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie, allungando tragicamente le liste dei disoccupati. Tutto mentre la politica nostrana bada al "capello". Nessuna programmazione e visione del futuro del nostro territorio. L'interesse generale barattato per quello personale, pur di non "mollare" la poltrona. In un momento in cui i cittadini fanno i conti con una delle più grandi crisi economiche degli ultimi decenni, c'è chi -visti i ruoli ricoperti- confabula per garantirsi il proprio, anziché lavorare per risollevare le sorti di un territorio, ormai provato da anni di personalismi e lotte intestine che cristallizzano la città, impedendole di guardare oltre. Potrò sembrare nostalgico ma sento la mancanza delle scuole politiche e degli attivisti giovani e meno giovani che davano linfa all'attività politica. L'augurio è che i cittadini tengano a mente per lungo tempo l'indecoroso spettacolo a cui da mesi assistiamo, dando prova d'amore, al momento opportuno, nei confronti di questa città».
«Sembra che questa città non stia vivendo una crisi imprenditoriale che sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie, allungando tragicamente le liste dei disoccupati. Tutto mentre la politica nostrana bada al "capello". Nessuna programmazione e visione del futuro del nostro territorio. L'interesse generale barattato per quello personale, pur di non "mollare" la poltrona. In un momento in cui i cittadini fanno i conti con una delle più grandi crisi economiche degli ultimi decenni, c'è chi -visti i ruoli ricoperti- confabula per garantirsi il proprio, anziché lavorare per risollevare le sorti di un territorio, ormai provato da anni di personalismi e lotte intestine che cristallizzano la città, impedendole di guardare oltre. Potrò sembrare nostalgico ma sento la mancanza delle scuole politiche e degli attivisti giovani e meno giovani che davano linfa all'attività politica. L'augurio è che i cittadini tengano a mente per lungo tempo l'indecoroso spettacolo a cui da mesi assistiamo, dando prova d'amore, al momento opportuno, nei confronti di questa città».