Abbandono dei cani
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Cresce l'abbandono dei cani, l'ENPA: "10 recuperi in meno di una settimana"

"Servono censimento, prevenzione e aiuti reali ai cittadini"

In meno di una settimana l'Enpa di Barletta ha recuperato 10 animali, distribuiti in 7 casi distinti, che raccontano la gravità dell'emergenza abbandoni sul territorio. Un bilancio che parla da solo. Nel dettaglio: 7 cuccioli di cane abbandonati in una bagnarola a San Ferdinando, 1 cane anziano cieco abbandonato a se stesso nel nulla, 1 cane di grossa taglia lasciato agonizzante e ferito a bordo strada, 1 gattino investito in via Trani e 1 gattino gravemente ipovedente in via Santa Lucia.

Per Annarita Di Staso dell'Enpa di Barletta, questi numeri non sono più eccezioni. "Gli abbandoni sono una costante. Dalla gatta di vent'anni lasciata dalla proprietaria malata ai cuccioli trovati nei cartoni. Qui, purtroppo, abbandonare i cuccioli nelle cassette della frutta o nelle bacinelle è quasi una consuetudine".

Secondo l'Enpa di Barletta la radice del problema è chiara. "Il 90% dei cani che recuperiamo è padronale. Senza un censimento serio, tutto il resto è una toppa. Bisogna registrare fattorie, campagne, garage. SE' fondamentale sterilizzare e microchippare per evitare i continui abbandoni.

A rendere il quadro ancora più preoccupante è il profilo degli animali recuperati. Non solo cuccioli indesiderati, ma anziani, ciechi, malati, traumatizzati. "L'ultimo cane cieco che abbiamo trovato non sarebbe sopravvissuto due ore. È intoccabile dal terrore. Posso solo pensare che il proprietario non avesse i soldi per curarlo o non avesse la forza di farlo addormentare".

Il fattore economico secondo l'Enpa di Barletta pesa sempre di più. "Il 70% degli abbandoni è legato ai costi veterinari. Le sterilizzazioni costano troppo e molti proprietari rinunciano. I cuccioli finiscono così in strada".

Servirebbero sterilizzazioni e microchip a costi calmierati anche per i cani padronali. "È l'unico modo per ridurre le nascite indesiderate e frenare il randagismo".

Ma gli episodi estremi continuano. Il cane ferito recuperato in questi giorni potrebbe essere stato investito o colpito. "Mi stupisco sempre meno. Ci sono zone – continua Annarita Di Staso – dove gli animali vengono abbandonati e spariscono, perché ci sono branchi che non lasciano traccia".

Nonostante la legge riconosca gli animali come esseri senzienti, per molte famiglie restano un costo difficile da sostenere. "Se vivi con la pensione minima o con il salario di una giornata, mantenere un animale diventa complicato. La legge è cambiata sulla carta, ma nella pratica no e da noi si sente".

Il sogno dell'Enpa di Barletta è la creazione di un centro con ambulatorio convenzionato, sul modello di una ASL veterinaria, per sostenere economicamente i cittadini e alleggerire le associazioni. "Finché non ci sarà un intervento strutturale, gli abbandoni continueranno. Perché il problema non è solo culturale. È sociale, economico e riguarda tutti".
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