Politica
Corso Vittorio Emanuele, la lista Emiliano sindaco di Puglia: «Il salotto buono e la polvere sotto il tappeto»
La nota di Gennaro Rociola e Antonello Damato
Barletta - giovedì 2 gennaio 2025
11.06 Comunicato Stampa
«Correva il mese di Marzo 2024 e come un fulmine a ciel sereno, l'amministrazione comunale senza scontare alcun confronto pubblico, forse neanche parlando tra di loro, decise di interdire al traffico veicolare Corso Vittorio Emanuele per tramutarlo in una sorta di "salotto buono" nelle giornate di sabato e di domenica, festivi compresi. Tra clamore mediatico e ricorsi al T.A.R. di Bari, a distanza di 9 mesi e dopo la pronuncia del Consiglio di Stato che respinge in fase cautelare l'appello proposto dai commercianti, per noi la questione, resta di carattere esclusivamente politico e pubblicistico». Così il segretario cittadino e il capogruppo della lista Emiliano sindaco di Puglia, Gennaro Rociola e Antonello Damato.
«Dalla viva voce di un assessore in sede di Consiglio Comunale del 27 dicembre si apprende e si certifica, che quanto da noi sostenuto in termini di "propaganda" di questa amministrazione è la realtà e precisamente l'esponente del governo di maggioranza ad espressa richiesta di conoscere nel dettaglio il progetto di pedonalizzazione del viale interessato, ammette che all'epoca il rendering dato in pasto all'opinione pubblica – qui la propaganda – non era altro che qualcosa di artefatto e senza che alla base ci fosse alcuna progettualità e che solo ora, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, è nelle intenzioni dell'amministrazione procedere in tal senso.
«Insomma fino ad oggi e fino a quando non ci sarà l'effettivo studio tecnico, quell'imposizione è solo frutto di propaganda ed improvvisazione, in pieno stile "La Corrida", dilettanti allo sbaraglio al governo di una città, capoluogo di Provincia.
Speriamo che questa volta, l'improvvisazione lasci il posto al confronto con i cittadini e gli esercenti, magari facendo tesoro proprio di un questionario somministrato in quel periodo e commissionato dalla nostra forza politica. Il questionario su base anonima, ricevette il gradimento di un bacino di cittadini, residenti, turisti o commercianti della zona, tutti distinti anche per fasce di età, dove si dimostrava che a fronte del 17% di coloro che non erano in grado di esprimere una propria opinione c'era il 45% del campione, il quale riteneva che la città di Barletta fosse pronta ad avere una zona pedonalizzata, da ideare in maniera diversa, intensificando la realizzazione di parcheggi, l'utilizzo di bus navetta e di tutta la mobilità sostenibile (quindi un intero progetto volto a una valorizzazione del piano urbanistico) e strutturando al meglio l'arredo urbano, senza limitarsi all'utilizzo di fioriere spartane, piuttosto che transenne e new jersey.
Valorizzazione del centro, qualità ambientale, benessere dei cittadini… tre dei tanti fattori da considerare per un provvedimento di sicuro impatto, ma al momento, per come è stato attuato, brilla solo in negativo. Uno spazio che va rivalorizzato, una zona che andrebbe rispettata in quanto luogo centrale per il passeggio o punto di ritrovo per giovani e anziani, location anche dall'alto livello storico e culturale data la presenza della Basilica del Santo Sepolcro e del Colosso Eraclio oltre che strada di shopping da rivitalizzare. La Nostra Città, non ha bisogno di like o giochini da influencer, ma di azioni politiche serie, ricordando che puoi avere un "salotto buono" ma se sollevi il tappeto e trovi la polvere, anche il "salotto buono", non servirà!»
«Dalla viva voce di un assessore in sede di Consiglio Comunale del 27 dicembre si apprende e si certifica, che quanto da noi sostenuto in termini di "propaganda" di questa amministrazione è la realtà e precisamente l'esponente del governo di maggioranza ad espressa richiesta di conoscere nel dettaglio il progetto di pedonalizzazione del viale interessato, ammette che all'epoca il rendering dato in pasto all'opinione pubblica – qui la propaganda – non era altro che qualcosa di artefatto e senza che alla base ci fosse alcuna progettualità e che solo ora, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, è nelle intenzioni dell'amministrazione procedere in tal senso.
«Insomma fino ad oggi e fino a quando non ci sarà l'effettivo studio tecnico, quell'imposizione è solo frutto di propaganda ed improvvisazione, in pieno stile "La Corrida", dilettanti allo sbaraglio al governo di una città, capoluogo di Provincia.
Speriamo che questa volta, l'improvvisazione lasci il posto al confronto con i cittadini e gli esercenti, magari facendo tesoro proprio di un questionario somministrato in quel periodo e commissionato dalla nostra forza politica. Il questionario su base anonima, ricevette il gradimento di un bacino di cittadini, residenti, turisti o commercianti della zona, tutti distinti anche per fasce di età, dove si dimostrava che a fronte del 17% di coloro che non erano in grado di esprimere una propria opinione c'era il 45% del campione, il quale riteneva che la città di Barletta fosse pronta ad avere una zona pedonalizzata, da ideare in maniera diversa, intensificando la realizzazione di parcheggi, l'utilizzo di bus navetta e di tutta la mobilità sostenibile (quindi un intero progetto volto a una valorizzazione del piano urbanistico) e strutturando al meglio l'arredo urbano, senza limitarsi all'utilizzo di fioriere spartane, piuttosto che transenne e new jersey.
Valorizzazione del centro, qualità ambientale, benessere dei cittadini… tre dei tanti fattori da considerare per un provvedimento di sicuro impatto, ma al momento, per come è stato attuato, brilla solo in negativo. Uno spazio che va rivalorizzato, una zona che andrebbe rispettata in quanto luogo centrale per il passeggio o punto di ritrovo per giovani e anziani, location anche dall'alto livello storico e culturale data la presenza della Basilica del Santo Sepolcro e del Colosso Eraclio oltre che strada di shopping da rivitalizzare. La Nostra Città, non ha bisogno di like o giochini da influencer, ma di azioni politiche serie, ricordando che puoi avere un "salotto buono" ma se sollevi il tappeto e trovi la polvere, anche il "salotto buono", non servirà!»