Territorio
Continua la strage, altri 2000 ulivi abbattuti sulla strada per Canne
Vinella: «Si tratta di alberi secolari, sporta denuncia»
Barletta - venerdì 17 febbraio 2017
17.34 Comunicato Stampa
«"Piante di ulivi abbattute" è il punto all'ordine del giorno nella VII Commissione consiliare Ambiente, Verde e Servizi pubblici per la seduta di lunedì prossimo 20 febbraio 2017 convocata dalla presidente Rosa Casella (PD). Ovviamente il tema trae spunto dalla notizia relativa alla strage degli ulivi in via Trani sul suolo dell'ex Cartiera di cui le cronache si sono occupate nei giorni scorsi». Così si indigna Nino Vinella, giornalista e presidente del Comitato italiano pro Canne della Battaglia in un'inedita (ma nemmeno troppo) veste ambientalista.
«Fatto che fa appunto notizia - continua Vinella - perché quel suolo è a lato di una strada ad intenso traffico, quasi una vetrina dello scempio compiuto in una ex zona industriale per fare posto all'edilizia privata etc etc. Facile scattare foto ed intervenire, come si dice oggi, populisticamente, per la politica come pure da parte di certa stampa all'ultimo grido. Ma le notizie, quelle vere, te le devi andare a cercare anche in posti lontani dalle risonanze mediatiche di tendenza. Specie per uno come me da ben oltre quarantadue anni avvezzo ad un mestiere spesso insidioso ma sempre da Indiana Jones: e ci vogliono le fonti, autentiche. Quelle oneste. Una di queste mie fonti mi ha condotto l'altro ieri in via vecchia Canne, oggi strada vicinale Perazzo. E così ho potuto notare che una squadra composta da circa una ventina di operai era al lavoro con l'ausilio di mezzi meccanici, ruspe, escavatori, motoseghe, trattori macinafrasche, camion per il trasporto della legna degli alberi, in un fondo agricolo di circa 10 ettari, con presumibile presenza di circa 2.000 (si, proprio duemila) esemplari, tutti già estirpati, per procedere allo svellimento e successivo taglio di alberi di ulivo databili storicamente per la voluminosità dei rispettivi tronchi».
«Tale attività veniva da me ripresa in foto, per un mio interesse personale e professionale, da giornalista nonché attuale presidente del Comitato italiano pro Canne della Battaglia. Una possibile violazione delle vigenti normative di legge a tutela sia degli alberi in questione che per alterazione del paesaggio? Mi sono chiesto… Ho controllato, ricontrollato e confrontato le mie foto con le immagini di rilievo satellitare e ne sono rimasto agghiacciato… Migliaia di ulivi scomparsi! Il mio profondo timore è che si proceda in corso di tempo (l'attività dura almeno da prima di Natale, quindi ad oggi sono trascorsi due mesi e mezzo) ad analoghe operazioni di svellimento anche nei due altri fondi attigui agricoli, ove ancora insistono numerosissimi alberi di ulivo secolari. Quanto state leggendo è stato trascritto in una mia denuncia-querela sporta ai carabinieri di Barletta per gli aspetti investigativi del caso. Ovviamente mi attenderei giustizia dalla Giustizia. Staremo a vedere. Ma alla gente mi rivolgo con un solo pensiero: attenzione. Ed ai politici nostrani lancio un monito da vero e proprio sos ambientale: due volte attenzione. Dove sono i controlli su tutto il territorio? Perché dev'essere un cittadino semplice a segnalare il fattaccio ed a farsi avanti (parlo della mia fonte) incurante di pericoli e vendette da parte dei soli impuniti? Ed in conclusione penso a questi ulivi abbattuti, tantissimi, innumerevoli, associandone l'idea e l'immagine alle due pianticelle di ulivo messe a dimora dai ragazzi della scuola Baldacchini il giorno del ricordo nel loro giardinetto, una per i bambini uccisi dalla Shoah e l'altra per le vittime innocenti delle foibe. Due pianticelle simbolo della speranza nella rinascita. Basteranno a risarcire i guasti della speculazione e della devastazione?... Ai colleghi giornalisti lascio fare il loro, il nostro mestiere, sperando che almeno uno ci metta la faccia e proceda nella direzione della coscienza. Io l'ho già fatto. Buon lavoro!»
«Fatto che fa appunto notizia - continua Vinella - perché quel suolo è a lato di una strada ad intenso traffico, quasi una vetrina dello scempio compiuto in una ex zona industriale per fare posto all'edilizia privata etc etc. Facile scattare foto ed intervenire, come si dice oggi, populisticamente, per la politica come pure da parte di certa stampa all'ultimo grido. Ma le notizie, quelle vere, te le devi andare a cercare anche in posti lontani dalle risonanze mediatiche di tendenza. Specie per uno come me da ben oltre quarantadue anni avvezzo ad un mestiere spesso insidioso ma sempre da Indiana Jones: e ci vogliono le fonti, autentiche. Quelle oneste. Una di queste mie fonti mi ha condotto l'altro ieri in via vecchia Canne, oggi strada vicinale Perazzo. E così ho potuto notare che una squadra composta da circa una ventina di operai era al lavoro con l'ausilio di mezzi meccanici, ruspe, escavatori, motoseghe, trattori macinafrasche, camion per il trasporto della legna degli alberi, in un fondo agricolo di circa 10 ettari, con presumibile presenza di circa 2.000 (si, proprio duemila) esemplari, tutti già estirpati, per procedere allo svellimento e successivo taglio di alberi di ulivo databili storicamente per la voluminosità dei rispettivi tronchi».
«Tale attività veniva da me ripresa in foto, per un mio interesse personale e professionale, da giornalista nonché attuale presidente del Comitato italiano pro Canne della Battaglia. Una possibile violazione delle vigenti normative di legge a tutela sia degli alberi in questione che per alterazione del paesaggio? Mi sono chiesto… Ho controllato, ricontrollato e confrontato le mie foto con le immagini di rilievo satellitare e ne sono rimasto agghiacciato… Migliaia di ulivi scomparsi! Il mio profondo timore è che si proceda in corso di tempo (l'attività dura almeno da prima di Natale, quindi ad oggi sono trascorsi due mesi e mezzo) ad analoghe operazioni di svellimento anche nei due altri fondi attigui agricoli, ove ancora insistono numerosissimi alberi di ulivo secolari. Quanto state leggendo è stato trascritto in una mia denuncia-querela sporta ai carabinieri di Barletta per gli aspetti investigativi del caso. Ovviamente mi attenderei giustizia dalla Giustizia. Staremo a vedere. Ma alla gente mi rivolgo con un solo pensiero: attenzione. Ed ai politici nostrani lancio un monito da vero e proprio sos ambientale: due volte attenzione. Dove sono i controlli su tutto il territorio? Perché dev'essere un cittadino semplice a segnalare il fattaccio ed a farsi avanti (parlo della mia fonte) incurante di pericoli e vendette da parte dei soli impuniti? Ed in conclusione penso a questi ulivi abbattuti, tantissimi, innumerevoli, associandone l'idea e l'immagine alle due pianticelle di ulivo messe a dimora dai ragazzi della scuola Baldacchini il giorno del ricordo nel loro giardinetto, una per i bambini uccisi dalla Shoah e l'altra per le vittime innocenti delle foibe. Due pianticelle simbolo della speranza nella rinascita. Basteranno a risarcire i guasti della speculazione e della devastazione?... Ai colleghi giornalisti lascio fare il loro, il nostro mestiere, sperando che almeno uno ci metta la faccia e proceda nella direzione della coscienza. Io l'ho già fatto. Buon lavoro!»