La città
Consiglio Comunale: un mezzo per ricordare le vittime delle Foibe
Lo si legge in una nota giunta all’amministrazione. Il 10 febbraio è il ‘Giorno del Ricordo’
Barletta - martedì 8 febbraio 2011
Un incontro, un consiglio diverso dal solito quello proposto da Dario Damiani, consigliere comunale del Popolo della Libertà, il quale spinge l'Amministrazione barlettana a ricordare quindi trasformare parte dell'incontro in una "Giornata del Ricordo" in memoria delle vittime delle Foibe e del genocidio anti italiano commesso dagli jugoslavi e dell'esodo giuliano-dalmata.
Si sta parlando di un avvenimento storico (o meglio dramma) da non sottovalutare partito sin dal 1918 quando, dopo la vittoria della guerra del '15-'18, l'Italia ricevette tutta l'Istria con circa 500 mila slavi che non ebbero modo di dare il loro consenso. I primi fenomeni delle "Foibe" si manifestarono nei territori d'Istria, ormai abbandonati dai soldati Italiani a partire dal '43, subito dopo l'armistizio. I partigiani Slavi, fucilarono e gettarono nelle Foibe centinaia di cittadini Italiani considerati come "nemici del popolo".
L'idea attuale è quella di una comunicazione attiva durante il consiglio: si è parlato infatti di una commemorazione affiancata a interventi e testimonianze invitando a partecipare in aula delegati dell'Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia, molto informati sugli eventi storici.
Le cosiddette "Foibe" non sono altro che "fosse" (esattamente dal significato dialettale latino) o per meglio dire, voragini rocciose a forma di imbuto, createsi naturalmente a causa dell'erosione di corsi d'acqua; esse possono raggiungere anche i 200 metri di profondità. Basti pensare che subito dopo la fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all'espansionismo comunista slavo, sono stati "infoibati", cioè spinti nelle Foibe.
Il Giorno del ricordo viene celebrato il 10 febbraio ormai in tutta Italia, in maniera particolare dalle autorità politiche con una cerimonia solenne nel palazzo del Quirinale al cospetto del Presidente della Repubblica. A Barletta, il prossimo consiglio comunale è convocato per il 10 febbraio 2011, data ottimale per la commemorazione. Intanto bisognerà aspettare la risposta dell'Amministrazione in merito alla richiesta.
Si sta parlando di un avvenimento storico (o meglio dramma) da non sottovalutare partito sin dal 1918 quando, dopo la vittoria della guerra del '15-'18, l'Italia ricevette tutta l'Istria con circa 500 mila slavi che non ebbero modo di dare il loro consenso. I primi fenomeni delle "Foibe" si manifestarono nei territori d'Istria, ormai abbandonati dai soldati Italiani a partire dal '43, subito dopo l'armistizio. I partigiani Slavi, fucilarono e gettarono nelle Foibe centinaia di cittadini Italiani considerati come "nemici del popolo".
L'idea attuale è quella di una comunicazione attiva durante il consiglio: si è parlato infatti di una commemorazione affiancata a interventi e testimonianze invitando a partecipare in aula delegati dell'Associazione Nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia, molto informati sugli eventi storici.
Le cosiddette "Foibe" non sono altro che "fosse" (esattamente dal significato dialettale latino) o per meglio dire, voragini rocciose a forma di imbuto, createsi naturalmente a causa dell'erosione di corsi d'acqua; esse possono raggiungere anche i 200 metri di profondità. Basti pensare che subito dopo la fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all'espansionismo comunista slavo, sono stati "infoibati", cioè spinti nelle Foibe.
Il Giorno del ricordo viene celebrato il 10 febbraio ormai in tutta Italia, in maniera particolare dalle autorità politiche con una cerimonia solenne nel palazzo del Quirinale al cospetto del Presidente della Repubblica. A Barletta, il prossimo consiglio comunale è convocato per il 10 febbraio 2011, data ottimale per la commemorazione. Intanto bisognerà aspettare la risposta dell'Amministrazione in merito alla richiesta.