
Politica
Consiglio Comunale: approvate le tariffe TARI per il 2025
Previsti aumenti della tassa per i rifiuti solidi urbani dovuti, tra le altre cose, a inflazione e costi materie prime
Barletta - mercoledì 30 aprile 2025
20.03
Il Consiglio Comunale di Barletta ha approvato nell'assise odierna, tutti e cinque i punti all'ordine del giorno, tra cui quattro debiti fuori bilancio riguardanti due sentenze del Giudice di Pace di Barletta, una del Tribunale del Lavoro di Trani, e una della Corte di Appello di Bari.
Il punto di discussione più importante calendarizzato per l'assise del 30 aprile era senza dubbio quello riguardante l'approvazione delle tariffe TARI 2025, che quest'anno faranno registrare un aumento.
Ad illustrare il punto è stato il vice sindaco Gennaro Cefola, il quale, oltre che per la mancata chiusura del ciclo rifiuti da parte di Regione Puglia, ha motivato il suddetto aumento come conseguenza dell'inflazione, del caro materie prime, oltre che dalla presenza di una percentuale media del 23/24% di crediti di dubbia esigibilità nei comuni del territorio.
Cefola ha inoltre sottolineato come restino tutelate le fasce di reddito inferiori, e di come sia intenzione dell'amministrazione di operare una giusta perequazione tra cittadini e imprese.
Naturalmente non sono mancati spunti per un vivace ma civile dibattito in aula sul provvedimento di cui sopra, con i consiglieri di maggioranza (Memeo di Fratelli d'Italia, Comitangelo di Forza Italia, Grimaldi della Lega e Rocco Di Leo di Noi Moderati) a porre l'accento sull'inevitabilità degli aumenti della TARI, a differenza dell'annualità del 2024, dove l'aumento fu scongiurato grazie ad avanzi di gestione BarSA e allo spostamento di risorse da altri capitoli di spesa.
E proprio in riferimento al mancato aumento TARI del 2024, non sono mancate frecciate da parte delle opposizioni, le quali non hanno mancato di sottolineare la spaccatura nella maggioranza all'epoca in corso tra gran parte di Forza Italia e il resto dei gruppi di maggioranza.
Oltre a questo i consiglieri di minoranza (Santa Scommegna del PD, e Carmine Doronzo di Coalizione Civica), oltre che sulla necessità di recupero dell'evasione TARI, hanno posto l'accento sull'esigenza di introdurre, quanto meno in maniera sperimentale, la cosiddetta tariffazione puntuale secondo il principio "più inquini più paghi", in modo da poter premiare i cittadini che svolgono la raccolta differenziata in modo virtuoso.
Su questo punto non sono mancate le perplessità da parte dei consiglieri di maggioranza, i quali hanno sottolineato la poca fattibilità della tariffazione puntuale, anche alla luce della bassa percentuale (il 17%) dei comuni italiani che attuano tale metodo di raccolta, tra cui due soli in Puglia, nei comuni di Massafra e Noci.
Alla conclusione del dibattito, e prima delle dichiarazioni di voto da parte dei capigruppo, è intervenuto nuovamente Cefola, il quale oltre a ribadire le cause prettamente esterne degli aumenti TARI e, a suo dire, le difficoltà pratiche nell'introduzione della tariffazione puntuale, ha manifestato l'intenzione da parte dell'amministrazione di partire con delle campagne di sensibilizzazione sul come effettuare in modo corretto la raccolta differenziata, denunciando inoltre il fatto che gran parte delle impurità nella raccolta rifiuti sia dovuta alla cattiva abitudine di alcuni cittadini di gettare in maniera indiscriminata propri rifiuti nei cassonetti di bar e ristoranti.
In materia poi di lotta all'evasione TARI, sia Cefola che il dirigente Nigro hanno parlato dell'eventualità di delegare a soggetti esterni l'attività di riscossione dei crediti di dubbia esigibilità, data la lentezza di Agenzia delle Entrate.
Alla fine le nuove tariffe TARI hanno ricevuto l'approvazione dell'aula con 22 voti favorevoli e 6 contrari.
Il punto di discussione più importante calendarizzato per l'assise del 30 aprile era senza dubbio quello riguardante l'approvazione delle tariffe TARI 2025, che quest'anno faranno registrare un aumento.
Ad illustrare il punto è stato il vice sindaco Gennaro Cefola, il quale, oltre che per la mancata chiusura del ciclo rifiuti da parte di Regione Puglia, ha motivato il suddetto aumento come conseguenza dell'inflazione, del caro materie prime, oltre che dalla presenza di una percentuale media del 23/24% di crediti di dubbia esigibilità nei comuni del territorio.
Cefola ha inoltre sottolineato come restino tutelate le fasce di reddito inferiori, e di come sia intenzione dell'amministrazione di operare una giusta perequazione tra cittadini e imprese.
Naturalmente non sono mancati spunti per un vivace ma civile dibattito in aula sul provvedimento di cui sopra, con i consiglieri di maggioranza (Memeo di Fratelli d'Italia, Comitangelo di Forza Italia, Grimaldi della Lega e Rocco Di Leo di Noi Moderati) a porre l'accento sull'inevitabilità degli aumenti della TARI, a differenza dell'annualità del 2024, dove l'aumento fu scongiurato grazie ad avanzi di gestione BarSA e allo spostamento di risorse da altri capitoli di spesa.
E proprio in riferimento al mancato aumento TARI del 2024, non sono mancate frecciate da parte delle opposizioni, le quali non hanno mancato di sottolineare la spaccatura nella maggioranza all'epoca in corso tra gran parte di Forza Italia e il resto dei gruppi di maggioranza.
Oltre a questo i consiglieri di minoranza (Santa Scommegna del PD, e Carmine Doronzo di Coalizione Civica), oltre che sulla necessità di recupero dell'evasione TARI, hanno posto l'accento sull'esigenza di introdurre, quanto meno in maniera sperimentale, la cosiddetta tariffazione puntuale secondo il principio "più inquini più paghi", in modo da poter premiare i cittadini che svolgono la raccolta differenziata in modo virtuoso.
Su questo punto non sono mancate le perplessità da parte dei consiglieri di maggioranza, i quali hanno sottolineato la poca fattibilità della tariffazione puntuale, anche alla luce della bassa percentuale (il 17%) dei comuni italiani che attuano tale metodo di raccolta, tra cui due soli in Puglia, nei comuni di Massafra e Noci.
Alla conclusione del dibattito, e prima delle dichiarazioni di voto da parte dei capigruppo, è intervenuto nuovamente Cefola, il quale oltre a ribadire le cause prettamente esterne degli aumenti TARI e, a suo dire, le difficoltà pratiche nell'introduzione della tariffazione puntuale, ha manifestato l'intenzione da parte dell'amministrazione di partire con delle campagne di sensibilizzazione sul come effettuare in modo corretto la raccolta differenziata, denunciando inoltre il fatto che gran parte delle impurità nella raccolta rifiuti sia dovuta alla cattiva abitudine di alcuni cittadini di gettare in maniera indiscriminata propri rifiuti nei cassonetti di bar e ristoranti.
In materia poi di lotta all'evasione TARI, sia Cefola che il dirigente Nigro hanno parlato dell'eventualità di delegare a soggetti esterni l'attività di riscossione dei crediti di dubbia esigibilità, data la lentezza di Agenzia delle Entrate.
Alla fine le nuove tariffe TARI hanno ricevuto l'approvazione dell'aula con 22 voti favorevoli e 6 contrari.