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Politica

Mozione su Bando Bar.s.a, la maggioranza abbandona l'aula consiliare. Scontri e polemiche

Approvata la variazione al bilancio per la realizzazione del Centro comunale di raccolta

La pacatezza, che ha contraddistinto la prima parte della seduta consiliare di ieri pomeriggio, è stata presto sostituita da un certo furore. La ragione della querelle politica tra l'opposizione e il sindaco Cannito: la scelta dei consiglieri di maggioranza di abbandonare l'aula di via Zanardelli al momento di discutere la Mozione per la modifica dei termini dell'avviso pubblico indetto da Società Bar.S.A. S.p.a. Ma procediamo con ordine.

Il primo punto discusso dall'assise: la variazione urgente al Bilancio di Previsione 2019/2021 a favore della realizzazione del Centro comunale di raccolta. Il progetto preliminare, più volte definito tale, è presentato dall'assessore all'Ambiente e igiene pubblica Ruggiero Passero. Il Centro di raccolta sarà realizzato su suolo di proprietà comunale nei pressi della Parrocchia San Nicola, quartiere Sette Frati. L'obiettivo dell'opera è concedere alla cittadinanza la possibilità di conferire carta, plastica e umido ogni giorno della settimana, riducendo il fenomeno dell'abbandono illecito dei rifiuti in città. L'assessore Passero ha tenuto a precisare che non vi sarà alcun impatto ambientale e che le emissioni sonore saranno legate alla fase iniziale della costruzione del centro e all'azione di smaltimento dei rifiuti. Il consigliere di maggioranza Ruggiero Dicorato ha sottolineato che l'idea è partita dalla richiesta degli stessi cittadini e che si tratterebbe di un piano molto più ambizioso dell'impianto già attivato, poiché prevede lo smaltimento dei rifiuti organici. Un centro il primo, come ha ricordato lo stesso sindaco Cannito, voluto fortemente dalla consigliera Rosa Cascella, ora all'opposizione ma, in precedenza, presidente della commissione ambiente. Il consigliere Giuseppe Losappio ha chiesto la ragione per cui, il tema non è stato affrontato dalla commissione ambiente, domanda condivisa dagli esponenti dell'opposizione. In linea di principio sono tutti favorevoli alla costruzione dell'eco centro ma Giuseppe Basile, Ruggiero Mennea, Dino Delvecchio e Carmine Doronzo considerano il piano presentato in aula carente, privo di informazioni relative alle tecnologie da adoperare, chi e come lo gestirà. Si domandano perché si voglia "chiudere tutto velocemente" e affermano: «Metteteci nelle condizioni di poter approvare». Un'ultima osservazione è posta dalla consigliera Rosanna Maffione, la quale punta il dito sul mancato dialogo tra l'amministrazione comunale e i residenti della zona: non ci sarebbe stato in vero alcun incontro. Il sindaco Cannito è intervenuto dichiarando che il Comune di Barletta è in attesa di un bando a fondo perduto che assicura la costruzione degli eco centri, qualora si perdesse la suddetta possibilità verrebbe in aiuto la cifra derivata dalla richiesta di variazione al bilancio. Le proiezioni e i propositi non convincono la minoranza, per questo il Movimento cinque stelle decide di astersi al voto mentre il Partito Democratico e Coalizione Civica votano contro. La variazione al bilancio è approvata: 19 voti favorevoli, 7 voti contrari e 3 astenuti.

L'assessore ai Lavori pubblici Gennaro Calabrese ha introdotto il secondo punto all'ordine del giorno: la determinazione dei lavori di costruzione e gestione della piscina comunale, nei pressi del palazzetto dello sport "M. Borgia". Egli chiarisce che la proposta di delibera sarà discussa prossimamente al fine di approfondire l'oggetto e attuare maggiori verifiche tecniche con il dirigente Lamacchia, assente giustificato. I successivi punti in programma, enunciati dal dirigente Savino Filannino, sono relativi al riconoscimento e presa d'atto dei debiti fuori bilancio e si susseguono rapidamente.

Si avvicina il momento di trattare la Mozione per la modifica dei termini del bando Bar.s.a, che determina la selezione di 13 posti a tempo indeterminato come Operatore ecologico. Il consigliere Rocco Dileo, dopo aver richiesto l'inversione del suddetto punto, domanda una momentanea sospensione di 10 minuti, per una riunione dei capigruppo di maggioranza. Al rientro, il consigliere Giuseppe Bufo, ha il compito di comunicare la decisione della maggioranza: «abbandoniamo i lavori del consiglio per motivazioni tecniche». Restano il sindaco Cannito e i volti femminili della giunta comunale. Il consigliere Ruggiero Mennea trova al quanto assurdo aver deciso di limitare l'accesso a coloro i quali hanno più di 40 anni. «State compiendo un atto discriminatorio e noi non possiamo permetterlo. Se non si ravvedono le decisioni, saremo costretti a irrigidire la nostra posizione». Carmine Doronzo si rivolge ai banchi vuoti della maggioranza asserendo: «Siete arroganti. La nostra unica colpa è quella di voler dare la possibilità a tutti i disoccupati della città di partecipare al bando per poter lavorare in una società di proprietà dei barlettani, e non del sindaco»! Il consigliere Ruggiero Quarto prosegue: «non ci sono motivazioni politiche o tecniche, perché altrimenti la discussione sarebbe avvenuta. Siete vergognosi!». Michelangelo Filannino si rivolge al presidente del consiglio Sabino Dicataldo chiedendo un richiamo disciplinare e che il punto sia presentato nuovamente nella prossima convocazione. In ultimo interviene Coriolano: «il bando è cucito su misura, sicuramente in vista delle elezioni regionali». Il sindaco conclude precisando che il Comune ha dato l'indirizzo di attivare il bando ma non vuole entrare nei termini dell'avviso pubblico.
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