Bandi e concorsi
Conferenza sui concorsi alla provincia BT: ancora tutto in sospeso
L’uso delle graduatorie esterne ancora pomo della discordia nella Bat. Controconferenza dell'opposizione. Burocratese di Ventola.
BAT - lunedì 30 maggio 2011
Quando il presidente Francesco Ventola nel corso della conferenza stampa del 28 Maggio tenutasi presso la sede della provincia ha cominciato a parlare facendo largo uso di burocratese sembrava di essere all'interno dei Promessi Sposi, precisamente nella scena della conversazione fra Renzo e Don Abbondio dove quest'ultimo per svincolarsi dalle domande insistenti del povero sposo sull'annullamento del matrimonio faceva ricorso al latino, lingua sconosciuta al proprio interlocutore. In questo caso però argomento non era l'annullamento di un matrimonio, ma quello più annoso dei concorsi.
Non è bastata questa esternazione pubblica a fare chiarezza sulla vicenda e in particolare sull'uso delle graduatorie esterne, in questo caso quelle di Canosa e di Minervino, da cui la provincia ha attinto per completare la copertura dei posti vacanti in dotazione organica. Nella circolare del Ministero della Funzione Pubblica infatti "per poter procedere all'utilizzo delle graduatorie di altri enti sembrerebbe necessaria una convenzione", un condizionale che non mette fine alla vicenda, che solleva invece altri dubbi e chi rimanda ad altra data il giudizio definitivo. Per il Presidente Ventola invece è tutto chiaro e si tratterebbe solo di una questione di interpretazione della norma. Non un fatto politico, ma solo un errore tecnico insomma. Tutto in regola a detta del presidente, che rispondendo alle domande del nostro direttore afferma inoltre che una presenza del 2-3% di parenti, vincitori di concorso, tra i dipendenti della provincia è cosa accettabile e lecita. Ancora in sospeso invece il ricorso di Spinazzola giunto al Tar e quello di altri 20 partecipanti.
Non è dello stesso parere invece l'opposizione, che ha atteso i giornalisti nel cortile antistante la sede provinciale, per la quale la questione non è assolutamente chiusa e il giudizio definitivo solo rimandato, che inoltre a Ventola il fatto di aver convocato la stampa senza prima informare il consiglio. Per Patruno è palese la bocciatura da parte del ministero nei confronti della provincia, per l'uso delle graduatorie era necessaria una convenzione preventiva e accusa il presidente di voler scaricare le colpe sui dirigenti quando invece la delibera del 31 dicembre (convocazione in cui 4 assessori erano assenti), con la quale si decideva lo scorrimento delle graduatorie, è stata redatta su relazione del presidente Francesco Ventola. Responsabilità politiche insomma, quelle che la maggioranza rigetta con forza.
Noi non possiamo che attendere una pronuncia definitiva che faccia chiarezza su una vicenda dai troppi punti oscuri. Per approfondimenti rimandiamo direttamente alle parole degli intervistati e delle dichiarazioni dei presenti rilasciate direttamente ai nostri microfoni [potrete leggerlo domani su Barlettalife, nella nostra speciale inchiesta ndr]. Ventola, Patruno, Boccia, Lodispoto, intervengono sulla questione fornendo diversi punti di vista e aiutandoci nella comprensione dell'intricata vicenda.
Non è bastata questa esternazione pubblica a fare chiarezza sulla vicenda e in particolare sull'uso delle graduatorie esterne, in questo caso quelle di Canosa e di Minervino, da cui la provincia ha attinto per completare la copertura dei posti vacanti in dotazione organica. Nella circolare del Ministero della Funzione Pubblica infatti "per poter procedere all'utilizzo delle graduatorie di altri enti sembrerebbe necessaria una convenzione", un condizionale che non mette fine alla vicenda, che solleva invece altri dubbi e chi rimanda ad altra data il giudizio definitivo. Per il Presidente Ventola invece è tutto chiaro e si tratterebbe solo di una questione di interpretazione della norma. Non un fatto politico, ma solo un errore tecnico insomma. Tutto in regola a detta del presidente, che rispondendo alle domande del nostro direttore afferma inoltre che una presenza del 2-3% di parenti, vincitori di concorso, tra i dipendenti della provincia è cosa accettabile e lecita. Ancora in sospeso invece il ricorso di Spinazzola giunto al Tar e quello di altri 20 partecipanti.
Non è dello stesso parere invece l'opposizione, che ha atteso i giornalisti nel cortile antistante la sede provinciale, per la quale la questione non è assolutamente chiusa e il giudizio definitivo solo rimandato, che inoltre a Ventola il fatto di aver convocato la stampa senza prima informare il consiglio. Per Patruno è palese la bocciatura da parte del ministero nei confronti della provincia, per l'uso delle graduatorie era necessaria una convenzione preventiva e accusa il presidente di voler scaricare le colpe sui dirigenti quando invece la delibera del 31 dicembre (convocazione in cui 4 assessori erano assenti), con la quale si decideva lo scorrimento delle graduatorie, è stata redatta su relazione del presidente Francesco Ventola. Responsabilità politiche insomma, quelle che la maggioranza rigetta con forza.
Noi non possiamo che attendere una pronuncia definitiva che faccia chiarezza su una vicenda dai troppi punti oscuri. Per approfondimenti rimandiamo direttamente alle parole degli intervistati e delle dichiarazioni dei presenti rilasciate direttamente ai nostri microfoni [potrete leggerlo domani su Barlettalife, nella nostra speciale inchiesta ndr]. Ventola, Patruno, Boccia, Lodispoto, intervengono sulla questione fornendo diversi punti di vista e aiutandoci nella comprensione dell'intricata vicenda.