
La città
Compost: l’ecologica soluzione per smaltire i rifiuti urbani
Convegno della Provincia sul trattamento degli RSU con appositi impianti. Trattamento e valorizzazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani
Barletta - mercoledì 30 maggio 2012
L'acqua, l'aria e il suolo sono beni comuni per eccellenza, e prodigarsi per la loro tutela e salvaguardia significa far politica (quella con la "P" maiuscola). Fra questi argomenti si può giungere a concetti piuttosto specifici, che riguardano la buona salute di un territorio e dei suoi abitanti. E' questo il caso del compost, miscela di sostanze naturali, scarti organici che, trattati con appositi impianti di biostabilizzazione, può essere utilizzata come fertilizzante in agricoltura, e non solo. Di questo e della futura realizzazione di un impianto di compostaggio si è discusso lunedì pomeriggio nel convegno "Trattamento e valorizzazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani", presso la Sala Rossa del Castello di Barletta. Si è discusso di questo e dei profili autorizzativi e delle "patologie" nella gestione del processo di compostaggio.
L'incontro è stato organizzato dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani, fortemente voluto dall'avv. Gennaro Cefola, Assessore provinciale alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo, e patrocinato dal Comune di Barletta, presente ai saluti con l'intervento del Sindaco Maffei, che ha sottolineato l'importanza della raccolta differenziata, ormai obbligo di civiltà per una città come Barletta, che deve nello stesso modo preoccuparsi di applicare la strategia "rifiuti zero" , ma anche di consentire il migliore smaltimento dell'esistente, anche attraverso il compostaggio. L'indirizzo politico volto alla riduzione è riutilizzo dei rifiuti è nelle parole ed intenzioni della Provincia, anche per tentare di rispettare i severi parametri europei. La parte tecnica dell'incontro è stata affidata al Direttore del Dipartimento di Chimica presso l'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, Francesco Fracassi, che ha moderato ed introdotto all'argomento, definendo i termini e le finalità del compostaggio parlando di una strategia volta al prodotto, realizzare fertilizzante, oppure una strategia orientata al processo con l'obbiettivo di sanificare il rifiuto prima delle successive fasi di smaltimento, in modo da ridurne la pericolosità.
Gennaro Brunetti del Dipartimento di Biologia e Chimica Agroforestale ed Ambientale si è soffermato sull'importanza del suolo nelle nostre vite per tanti aspetti, tra cui quello economico e di alimentazione, assumendo lentissime caratteristiche di rinnovamento (1mm in 200-400 anni), che necessita di salvaguardia, poiché troppo sfruttato soprattutto negli ultimi decenni, attraverso utili processi di umificazione, contrastando i processi, naturali e no, di degradazione del terreno. Giovanni Vallini, Direttore del Dipartimento di Biotecnologie dell'Università di Verona, avverte che il compostaggio non risolve il problema dello smaltimento degli RSU, rifiuti solidi urbani, ma lo abbatte, "inserendolo in un sistema complessivo del trattamento dei rifiuti", prevedendo una sistemazione dell'impianto non oltre 50 km dal luogo di utilizzo del compost per evitare eccessivi costi di spostamento, discorso che accende i già aizzati animi campanilistici delle varie città della BAT.
E' intervenuto anche il Magistrato Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani, occupatosi in più occasioni di varie situazioni illecite legate allo smaltimento dei rifiuti. Il giudice ha denunciato la scarsa chiarezza delle norme statali, spesso in contrasto con le direttive dell'UE, auspicando un contrasto più serrato da parte delle autorità. Infine l'avv. Vito Bruno, dirigente del Settore Ambiente della Provincia, dopo aver esposto le procedure autorizzative ed i criteri oggettivi, imposti dalla legge, per la valutazione dei rifiuti da compostare, nel rispetto delle linee guida regionali, ha sottolineato l'impegno della Provincia per le questioni dei rifiuti. Sperando che questa idea di realizzazione dell'impianto non prosegua solo nelle intenzioni affaristiche, marchiate da becero campanilismo, naufragando fra le proteste, meritate oppure no, come per la centrale a biomasse.
L'incontro è stato organizzato dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani, fortemente voluto dall'avv. Gennaro Cefola, Assessore provinciale alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo, e patrocinato dal Comune di Barletta, presente ai saluti con l'intervento del Sindaco Maffei, che ha sottolineato l'importanza della raccolta differenziata, ormai obbligo di civiltà per una città come Barletta, che deve nello stesso modo preoccuparsi di applicare la strategia "rifiuti zero" , ma anche di consentire il migliore smaltimento dell'esistente, anche attraverso il compostaggio. L'indirizzo politico volto alla riduzione è riutilizzo dei rifiuti è nelle parole ed intenzioni della Provincia, anche per tentare di rispettare i severi parametri europei. La parte tecnica dell'incontro è stata affidata al Direttore del Dipartimento di Chimica presso l'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, Francesco Fracassi, che ha moderato ed introdotto all'argomento, definendo i termini e le finalità del compostaggio parlando di una strategia volta al prodotto, realizzare fertilizzante, oppure una strategia orientata al processo con l'obbiettivo di sanificare il rifiuto prima delle successive fasi di smaltimento, in modo da ridurne la pericolosità.
Gennaro Brunetti del Dipartimento di Biologia e Chimica Agroforestale ed Ambientale si è soffermato sull'importanza del suolo nelle nostre vite per tanti aspetti, tra cui quello economico e di alimentazione, assumendo lentissime caratteristiche di rinnovamento (1mm in 200-400 anni), che necessita di salvaguardia, poiché troppo sfruttato soprattutto negli ultimi decenni, attraverso utili processi di umificazione, contrastando i processi, naturali e no, di degradazione del terreno. Giovanni Vallini, Direttore del Dipartimento di Biotecnologie dell'Università di Verona, avverte che il compostaggio non risolve il problema dello smaltimento degli RSU, rifiuti solidi urbani, ma lo abbatte, "inserendolo in un sistema complessivo del trattamento dei rifiuti", prevedendo una sistemazione dell'impianto non oltre 50 km dal luogo di utilizzo del compost per evitare eccessivi costi di spostamento, discorso che accende i già aizzati animi campanilistici delle varie città della BAT.
E' intervenuto anche il Magistrato Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani, occupatosi in più occasioni di varie situazioni illecite legate allo smaltimento dei rifiuti. Il giudice ha denunciato la scarsa chiarezza delle norme statali, spesso in contrasto con le direttive dell'UE, auspicando un contrasto più serrato da parte delle autorità. Infine l'avv. Vito Bruno, dirigente del Settore Ambiente della Provincia, dopo aver esposto le procedure autorizzative ed i criteri oggettivi, imposti dalla legge, per la valutazione dei rifiuti da compostare, nel rispetto delle linee guida regionali, ha sottolineato l'impegno della Provincia per le questioni dei rifiuti. Sperando che questa idea di realizzazione dell'impianto non prosegua solo nelle intenzioni affaristiche, marchiate da becero campanilismo, naufragando fra le proteste, meritate oppure no, come per la centrale a biomasse.