Eventi
“Cinematografia al chiaro di luna”, un nuovo evento nei giardini Baden Powell di Barletta
Presenti i barlettani Daniele Cascella, Giuseppe Arcieri e Francesco Emanuele Delvecchio
Barletta - mercoledì 10 agosto 2022
13.37
Cinema, cultura e condivisione: questi i tre ingredienti che hanno fatto da collante nella serata di ieri tra il vasto pubblico eterogeneo che popolava l'anfiteatro dei giardini Baden Powell di Barletta per il primo appuntamento dell'evento gratuito "Cinematografia al chiaro di luna". Patrocinato dall'associazione Legambiente Barletta in collaborazione con Wolakota Radio Mondo, ha visto come protagonisti della serata Daniele Cascella, regista barlettano, insieme a Giuseppe Arcieri e Francesco Emanuele Delvecchio, due giovani promettenti nel mondo della cinematografia barlettana.
Dopo i saluti di rito ai presenti, Daniele Cascella ha dato il via alla serata delineandone i temi e gli ospiti. Ad aprire l'evento è stata proprio la proiezione di uno dei suoi primi cortometraggi girato a Terracina con attrezzature rudimentali. A seguire è intervenuto il primo ospite, il regista Giuseppe Arcieri. Classe 1998, il giovane talentuoso ha introdotto uno dei suoi primi lavori "C'era una volta il Covid", un cortometraggio che ha come protagonista l'anziano padre del regista attraverso il quale cerca di esprimere l'immenso disagio con il quale questa classe sociale ha vissuto la piena pandemia. Con un epilogo fiabesco, il regista immagina la fine della Pandemia da Covid-19 e la imprime nell'immagine del volto sorridente del protagonista che chiude il cortometraggio.
Secondo ospite della serata, l'attore-regista Francesco Emanuele Delvecchio che ha presentato due dei suoi lavori: primo fa questi un docufilm riguardante la plastica nei mari e la riqualificazione dell'ambiente la cui realizzazione è stata resa possibile con la collaborazione dall'Università degli studi di Bari "Aldo Moro" e Legambiente ed un docufilm riguardante la pandemia di cui, ieri sera, era presente il protagonista Fabio Salerno che ha palesato la sua estrema gioia di girare con giovani talenti e la sua contentezza dell'essere protagonista di un corto riguardante la pandemia, tema che lo tocca molto in quanto molto sensibile alle problematiche che tutti, dai giovani agli anziani, hanno vissuto in questo periodo molto delicato.
Un evento, quello di ieri sera, che ha illuminato la periferia della città con la luce del cielo e con il quale il cinema si è fatto dialogo, opportunità d'incontro e di crescita culturale, sociale ed educativa.
Dopo i saluti di rito ai presenti, Daniele Cascella ha dato il via alla serata delineandone i temi e gli ospiti. Ad aprire l'evento è stata proprio la proiezione di uno dei suoi primi cortometraggi girato a Terracina con attrezzature rudimentali. A seguire è intervenuto il primo ospite, il regista Giuseppe Arcieri. Classe 1998, il giovane talentuoso ha introdotto uno dei suoi primi lavori "C'era una volta il Covid", un cortometraggio che ha come protagonista l'anziano padre del regista attraverso il quale cerca di esprimere l'immenso disagio con il quale questa classe sociale ha vissuto la piena pandemia. Con un epilogo fiabesco, il regista immagina la fine della Pandemia da Covid-19 e la imprime nell'immagine del volto sorridente del protagonista che chiude il cortometraggio.
Secondo ospite della serata, l'attore-regista Francesco Emanuele Delvecchio che ha presentato due dei suoi lavori: primo fa questi un docufilm riguardante la plastica nei mari e la riqualificazione dell'ambiente la cui realizzazione è stata resa possibile con la collaborazione dall'Università degli studi di Bari "Aldo Moro" e Legambiente ed un docufilm riguardante la pandemia di cui, ieri sera, era presente il protagonista Fabio Salerno che ha palesato la sua estrema gioia di girare con giovani talenti e la sua contentezza dell'essere protagonista di un corto riguardante la pandemia, tema che lo tocca molto in quanto molto sensibile alle problematiche che tutti, dai giovani agli anziani, hanno vissuto in questo periodo molto delicato.
Un evento, quello di ieri sera, che ha illuminato la periferia della città con la luce del cielo e con il quale il cinema si è fatto dialogo, opportunità d'incontro e di crescita culturale, sociale ed educativa.