La città
Chiusura corso Vittorio Emanuele, "Strade dello shopping": «Nessun vantaggio, certe decisioni vanno condivise»
La nota firmata dal presidente Francesco Piscardi
Barletta - mercoledì 6 marzo 2024
18.22
«L'ultimo provvedimento targato amministrazione Cannito, e voluto fortemente dal nostro Sindaco, è la chiusura di Corso Vittorio Emanuele tra via Nazareth e Via Consalvo da Cordova. La premessa è d'obbligo e ci teniamo a precisare che noi dell'Associazione Strade dello Shopping più di chiunque altro vorremmo una città più green, con meno auto, più a misura d'uomo, più respirabile. Lo vogliamo e lo desideriamo, coscienti che laddove questi cambiamenti sono stati fatti "programmando e progettando" una città più moderna, i benefici sono arrivati a tutti, cittadini e commercianti compresi. Ma ciò che davvero non possiamo accettare dal sindaco Cannito è che lui salti completamente la fase preparatoria, la fase della consultazione, e quella della progettazione e imponga all'alba di un qualunque giorno provvedimenti che hanno come unico risultato quello di creare più disguidi e disagi che vantaggi. Vantaggi potremmo dire nulli». Così il presidente dell'associazione, Francesco Piscardi.
«Preg.mo Sindaco, noi Le diciamo basta con i provvedimenti spot, basta con provvedimenti che non hanno nulla a che fare con una reale volontà di risolvere il problema dei parcheggi assenti nella nostra città. Ci riferiamo a parcheggi attrezzati e organizzati e non ci venga a dire che turisti e avventori possono parcheggiare a Ponente o all'Ipercoop. Quei parcheggi li vede solo Lei. Tanto per farle un esempio, una città come Verona, al vertice delle classifiche della vivibilità in Italia, gode di circa 17 parcheggi organizzati, dei quali la metà limitrofi al centro della città. Parcheggi indicati perfettamente all'ingresso della città che indirizzano l'automobilista. E così è a Monza, a Ferrara o a Bari. E inoltre queste città godono di servizi di trasporto pubblici altamente efficienti, uniti a piste ciclabili che favoriscono il non uso delle auto a favore di una mobilità green. Sig. Sindaco, la nostra è una preghiera e nel contempo un invito, per il futuro occorre qualcosa in più prima di prendere provvedimenti come la chiusura di una strada centralissima. Occorre prepararlo quel provvedimento evitando la cultura dell'emergenza. I cambiamenti di una città richiedono programmazione, progettazione, visione ampia e concertazione con le parti interessate, e chiudere una strada di 300 metri non è un cambiamento, non è un beneficio, ma risulta essere solo un disagio».
«Preg.mo Sindaco, noi Le diciamo basta con i provvedimenti spot, basta con provvedimenti che non hanno nulla a che fare con una reale volontà di risolvere il problema dei parcheggi assenti nella nostra città. Ci riferiamo a parcheggi attrezzati e organizzati e non ci venga a dire che turisti e avventori possono parcheggiare a Ponente o all'Ipercoop. Quei parcheggi li vede solo Lei. Tanto per farle un esempio, una città come Verona, al vertice delle classifiche della vivibilità in Italia, gode di circa 17 parcheggi organizzati, dei quali la metà limitrofi al centro della città. Parcheggi indicati perfettamente all'ingresso della città che indirizzano l'automobilista. E così è a Monza, a Ferrara o a Bari. E inoltre queste città godono di servizi di trasporto pubblici altamente efficienti, uniti a piste ciclabili che favoriscono il non uso delle auto a favore di una mobilità green. Sig. Sindaco, la nostra è una preghiera e nel contempo un invito, per il futuro occorre qualcosa in più prima di prendere provvedimenti come la chiusura di una strada centralissima. Occorre prepararlo quel provvedimento evitando la cultura dell'emergenza. I cambiamenti di una città richiedono programmazione, progettazione, visione ampia e concertazione con le parti interessate, e chiudere una strada di 300 metri non è un cambiamento, non è un beneficio, ma risulta essere solo un disagio».