Cronaca
«Chiediamo un concreto supporto alla nostra famiglia»
L'appello di Giusy, vedova di Giuseppe Tupputi, ucciso lunedì sera
Barletta - mercoledì 13 aprile 2022
12.57
È stata diramata da parte dell'avvocato Francesco Piccolo, legale della signora Giuseppina Musti, conosciuta come Giusy, vedova di Giuseppe Tupputi, che riportiamo integralmente:
«Soprassedendo ad ogni valutazione ed opinione personale in merito ai risvolti mediatici relativi alla drammatica vicenda che investe, suo malgrado ,la mia assistita, mi preme evidenziare che a dispetto della "disponibilità" e "vicinanza" manifestata a parole dalla comunità e dalle Istituzioni, a tutt'oggi al di là del supporto di parenti, amici e comunità scolastica, non risulta pervenuto alcun gesto concreto di sostegno e solidarietà.
Pertanto, stante la drammaticità dei molteplici aspetti e la gravità delle conseguenze derivanti dal tragico evento che ha sconvolto la vita di una moglie e di due bambine piccolissime, rivolgo espresso invito alle Istituzioni a dar seguito alle dichiarazioni rilasciate e a fornire ogni più utile e concreto supporto alla famiglia, dando un segnale concreto della loro presenza.
Siamo fermamente convinti che, in questo momento, vada arginato e superato quel senso di scollatura fra cittadino ed Istituzioni attraverso gesti semplici, pratici e concreti, che si rivelino in grado di dimostrare alle vittime e alla città la presenza dello Stato ed il suo supporto. Del resto la solidarietà espressa a parole, non solo non è risolutiva di alcun problema di ordine pratico, ma di converso può comportare conseguenze deleterie per la stessa immagine delle Istituzioni, con il rischio serio di indispettire la comunità che, peraltro, denota già un'evidente fragilità.
Confidando nella sensibilità delle Donne e degli Uomini che rappresentano lo Stato, considerati gli evidenti e prevedibili disagi che la famiglia è chiamata ad affrontare, invitiamo le Istituzioni ad assolvere al loro ruolo di funzione Pubblica e solidarietà sociale».
«Soprassedendo ad ogni valutazione ed opinione personale in merito ai risvolti mediatici relativi alla drammatica vicenda che investe, suo malgrado ,la mia assistita, mi preme evidenziare che a dispetto della "disponibilità" e "vicinanza" manifestata a parole dalla comunità e dalle Istituzioni, a tutt'oggi al di là del supporto di parenti, amici e comunità scolastica, non risulta pervenuto alcun gesto concreto di sostegno e solidarietà.
Pertanto, stante la drammaticità dei molteplici aspetti e la gravità delle conseguenze derivanti dal tragico evento che ha sconvolto la vita di una moglie e di due bambine piccolissime, rivolgo espresso invito alle Istituzioni a dar seguito alle dichiarazioni rilasciate e a fornire ogni più utile e concreto supporto alla famiglia, dando un segnale concreto della loro presenza.
Siamo fermamente convinti che, in questo momento, vada arginato e superato quel senso di scollatura fra cittadino ed Istituzioni attraverso gesti semplici, pratici e concreti, che si rivelino in grado di dimostrare alle vittime e alla città la presenza dello Stato ed il suo supporto. Del resto la solidarietà espressa a parole, non solo non è risolutiva di alcun problema di ordine pratico, ma di converso può comportare conseguenze deleterie per la stessa immagine delle Istituzioni, con il rischio serio di indispettire la comunità che, peraltro, denota già un'evidente fragilità.
Confidando nella sensibilità delle Donne e degli Uomini che rappresentano lo Stato, considerati gli evidenti e prevedibili disagi che la famiglia è chiamata ad affrontare, invitiamo le Istituzioni ad assolvere al loro ruolo di funzione Pubblica e solidarietà sociale».