La città
"Chi può metta, chi non può prenda": l'Ambulatorio popolare attiva centralino a Barletta
«Incessante è l’opera di sostegno dei tanti senzatetto che di giorno vagano come fantasmi per le strade»
Barletta - lunedì 6 aprile 2020
Comunicato Stampa
«In questi giorni di quarantena e di emergenza sanitaria ed economica la distribuzione di generi alimentari, pannoloni per bambini e anziani (di cui si evidenzia l'urgente necessità) e prodotti per l'igiene personale e della casa, si è svolta tramite canali diversi, percorrendo la rete capillare di contatti che abbiamo pazientemente creato fino ad oggi. Incessante è stata anche l'opera di sostegno dei tanti senzatetto che di giorno vagano come fantasmi per le strade e di notte dormono in tende, baracche e altri luoghi di fortuna disseminati in città - scrive in una nota stampa Cosimo Matteucci, referente dell'Ambulatorio Popolare di Barletta».
«Oggi ne scriviamo con riferimento soprattutto alla distribuzione alimentare dopo aver sperimentato una nuova pratica e averne risolto di volta in volta le varie criticità in modo da ottimizzarla e avere oggi un meccanismo in grado di evitare assembramenti, garantire il rispetto della distanza minima interpersonale e il generale, massimo rispetto dei protocolli sanitari nazionali e regionali. Questa esperienza ci ha orientati verso un'attività di distribuzione mirata come quella che, in silenzio, abbiamo fatto fino ad oggi, sostenendo in sicurezza moltissime persone. Possiamo rendere così più pubblica l'esistenza di un centralino telefonico a cui le persone delle fasce più deboli della comunità possono rivolgersi per rappresentare le necessità alimentari proprie, delle persone conviventi e della propria famiglia. Sulla base di queste informazioni verranno composte le varie buste alimentari che saranno, appunto, differenziate a seconda delle necessità della persona o delle persone a cui è destinata.
Le varie buste, già pronte, potranno essere ritirate dalle persone interessate in un orario e in un luogo che verrà loro comunicato in un successivo contatto telefonico. Per le persone (anziani e persone con disabilità) non in grado di deambulare sarà prevista la consegna a domicilio. La necessità di rispettare tutte le prescrizioni per la tutela della salute collettiva deve imporre la massima serietà e responsabilità a tutti e tutte per cui il ritardo anche di 10 minuti rispetto all'appuntamento fissato determinerà la perdita del beneficio con l'assegnazione della busta ad altra persona:
A questo stesso centralino potranno rivolgersi anche le persone che volessero eseguire delle donazioni di generi alimentari e dei prodotti di cui innanzi; l'orario, il luogo e le modalità dei conferimenti saranno anch'esse comunicati telefonicamente in modo da poterli smistare nei diversi luoghi di distribuzione che stiamo allestendo.
Il centralino popolare per la raccolta e distribuzione alimentare è accessibile ai seguenti numeri:
- 327 7340298
- 347 6569576
- 320 3865288
- 338 7377937
- 349 8239695
- 320 8206839
Stiamo attraversando un momento molto difficile e complesso e la velocità con cui potrà essere superato dipende direttamente dalla diligenza con cui tutti e tutte noi osserveremo le prescrizioni mediche e i protocolli sanitari. Evitiamo allarmismi, panico e isterismi singoli e collettivi e osserviamo con massimo scrupolo tutte le prescrizioni sanitarie. Cerchiamo di essere seri, coscienziosi e responsabili nell'interesse e per il bene collettivo, soprattutto al fine di tutelare al meglio la salute delle persone più fragili e deboli della comunità. Andrà tutto bene».
«Oggi ne scriviamo con riferimento soprattutto alla distribuzione alimentare dopo aver sperimentato una nuova pratica e averne risolto di volta in volta le varie criticità in modo da ottimizzarla e avere oggi un meccanismo in grado di evitare assembramenti, garantire il rispetto della distanza minima interpersonale e il generale, massimo rispetto dei protocolli sanitari nazionali e regionali. Questa esperienza ci ha orientati verso un'attività di distribuzione mirata come quella che, in silenzio, abbiamo fatto fino ad oggi, sostenendo in sicurezza moltissime persone. Possiamo rendere così più pubblica l'esistenza di un centralino telefonico a cui le persone delle fasce più deboli della comunità possono rivolgersi per rappresentare le necessità alimentari proprie, delle persone conviventi e della propria famiglia. Sulla base di queste informazioni verranno composte le varie buste alimentari che saranno, appunto, differenziate a seconda delle necessità della persona o delle persone a cui è destinata.
Le varie buste, già pronte, potranno essere ritirate dalle persone interessate in un orario e in un luogo che verrà loro comunicato in un successivo contatto telefonico. Per le persone (anziani e persone con disabilità) non in grado di deambulare sarà prevista la consegna a domicilio. La necessità di rispettare tutte le prescrizioni per la tutela della salute collettiva deve imporre la massima serietà e responsabilità a tutti e tutte per cui il ritardo anche di 10 minuti rispetto all'appuntamento fissato determinerà la perdita del beneficio con l'assegnazione della busta ad altra persona:
A questo stesso centralino potranno rivolgersi anche le persone che volessero eseguire delle donazioni di generi alimentari e dei prodotti di cui innanzi; l'orario, il luogo e le modalità dei conferimenti saranno anch'esse comunicati telefonicamente in modo da poterli smistare nei diversi luoghi di distribuzione che stiamo allestendo.
Il centralino popolare per la raccolta e distribuzione alimentare è accessibile ai seguenti numeri:
- 327 7340298
- 347 6569576
- 320 3865288
- 338 7377937
- 349 8239695
- 320 8206839
Stiamo attraversando un momento molto difficile e complesso e la velocità con cui potrà essere superato dipende direttamente dalla diligenza con cui tutti e tutte noi osserveremo le prescrizioni mediche e i protocolli sanitari. Evitiamo allarmismi, panico e isterismi singoli e collettivi e osserviamo con massimo scrupolo tutte le prescrizioni sanitarie. Cerchiamo di essere seri, coscienziosi e responsabili nell'interesse e per il bene collettivo, soprattutto al fine di tutelare al meglio la salute delle persone più fragili e deboli della comunità. Andrà tutto bene».