La città
Chi ama il mare, non può più sognare: l’incanto arreso al degrado
I nuovi “nostri-mostri”, Lega Navale croce e delizia per Barletta
Barletta - mercoledì 6 novembre 2013
E' bello passeggiare a due passi dal mare, ammirando il favoloso mondo dell'orizzonte, l'incontro tra cielo e terra sembra ricongiungere il passante allo stato sublime dell'incantevole stupore naturale, ma ecco all'improvviso una stonatura stridente che si insinua nel canto leggero della brezza marina. L'occhio cade arreso e triste su quel mucchio di immondizia parcheggiata tra scogli e pietricci, forse il delizioso sogno deve arretrare e far largo ad incuria e inciviltà.
Quante liete sere d'estate, di quelle allegre e giubilanti della Festa Patronale, la zona della Lega Navale è circondata dai cittadini che attendono giulivi di assistere allo spettacolo dei fuochi d'artificio, prenotando ore in anticipo il proprio posto panoramico. Quanti miti pomeriggi o freddolose mattinate gli sportivi della città circondano la zona, tra corsette stretching e addominali, arresi al fascino delle sedicenti correnti del mare. Ma si deve proprio al gran fermento che caratterizza quel piccolo squarcio sul mare, l'abbondare conseguente di rifiuti variopinti? Oppure l'indecenza di pochi singoli sbeffeggia i molti appassionati amanti del panorama costretti a subire esotiche sensazioni olfattive?
Si cammina impettiti, pieni d'orgoglio per la puntata di Linea Blu, che ha reso impeccabile davanti alla nazione intera l'immagine di una città eterogenea e spesso problematica come Barletta. Le toccanti riprese intitolate "Un mare di sollievo", in cui si narra dell'ingegnoso metodo dell'associazione disabili "Unione italiana vela solidale" per consentire un bagno in mare anche ai meno fortunati, colmano il cuore di gioia eppure risulta così difficile immaginare che quei rifiuti, così s-coscenziosamente abbandonati a se stessi, potrebbero facilmente finire in mare, andandolo ad inquinare maggiormente, in una situazione già di per se molto precaria. L'affascinante assunto "Chi ama il mare sarà sempre libero" aleggia nelle sognatrici menti di chi passeggia per la litoranea, liberi sì, di sognare una città che non si arrenda all'inciviltà.
Quante liete sere d'estate, di quelle allegre e giubilanti della Festa Patronale, la zona della Lega Navale è circondata dai cittadini che attendono giulivi di assistere allo spettacolo dei fuochi d'artificio, prenotando ore in anticipo il proprio posto panoramico. Quanti miti pomeriggi o freddolose mattinate gli sportivi della città circondano la zona, tra corsette stretching e addominali, arresi al fascino delle sedicenti correnti del mare. Ma si deve proprio al gran fermento che caratterizza quel piccolo squarcio sul mare, l'abbondare conseguente di rifiuti variopinti? Oppure l'indecenza di pochi singoli sbeffeggia i molti appassionati amanti del panorama costretti a subire esotiche sensazioni olfattive?
Si cammina impettiti, pieni d'orgoglio per la puntata di Linea Blu, che ha reso impeccabile davanti alla nazione intera l'immagine di una città eterogenea e spesso problematica come Barletta. Le toccanti riprese intitolate "Un mare di sollievo", in cui si narra dell'ingegnoso metodo dell'associazione disabili "Unione italiana vela solidale" per consentire un bagno in mare anche ai meno fortunati, colmano il cuore di gioia eppure risulta così difficile immaginare che quei rifiuti, così s-coscenziosamente abbandonati a se stessi, potrebbero facilmente finire in mare, andandolo ad inquinare maggiormente, in una situazione già di per se molto precaria. L'affascinante assunto "Chi ama il mare sarà sempre libero" aleggia nelle sognatrici menti di chi passeggia per la litoranea, liberi sì, di sognare una città che non si arrenda all'inciviltà.