Territorio
«Che fine ha fatto la centralina mobile di via Trani?»
Gli interrogativi del comitato "Operazione aria pulita Bat"
Barletta - mercoledì 9 marzo 2016
Comunicato Stampa
«Dopo i sequestri giudiziari avvenuti in questi giorni inerenti l'ambiente cittadino, continuamente vituperato, di un altro mistero si infittisce la nostra città. Che fine ha fatto la centralina mobile di rilevamento della qualità dell'aria dell'Arpa sita nel parcheggio privato dell'Ipercoop a Barletta? Dal 4 Marzo 2016 non se ne ha più traccia». A sollevare l'interrogativo sono Daniele Cascella e Angelo Marzocca a nome del Comitato Operazione Aria Pulita BAT.
«Era a conoscenza di tutti che era lì posizionata momentaneamente per un monitoraggio ma quel che non si conosceva era ciò che ha rilevato. Ovvero 43 sforamenti (comprensivi delle avvezioni sahariane) del valore limite di legge del Pm 10. Dato allarmante poiché tali rilevamenti sono iniziati il 22/7/2015 per 226 giorni. Ai quali ne vanno aggiunti 47 in cui non è stato rilevato il Pm 10. Questo ci porta a supporre che il numero di sforamenti potrebbe essere anche maggiore. Si tenga presente che per legge il numero massimo di sforamenti in un anno è di 35 volte. Essendo tale limite ampliamente superato in meno di un anno ritenevamo logico che la centralina doveva continuare a svolgere l'opera di controllo della qualità dell'aria per una tutela maggiore della salute dei cittadini. Questo considerando anche lo strategico posizionamento in cui operava la centralina mobile ovvero una zona che è: residenziale, commerciale, industriale, ristorativa e turistica. Ma anche utilizzata come spazio sportivo, tale è anche l'utilizzo del parcheggio dell'Ipercoop. Ma forse gli Enti preposti ritengono che tale controllo e tutela non siano necessari.
Ma il mistero continua anche analizzando i valori rilevati del Pm 2.5 (4 volte più piccolo del pericoloso Pm 10). Infatti tale inquinante è stato analizzato solo dal 12/12/2015 per 63 giorni a cui vanno sempre aggiunti 18 giorni nei quali non ha funzionato. In tali giorni il Pm 2.5 ha superato il valore medio annuo per ben 29 volte. Purtroppo per noi non conosceremo mai il valore medio annuo come la legge richiede. Perché? Ancora, perché il pericoloso Pm 2.5 è stato monitorato solo per 63 giorni? Un altro mistero del quale attenderemo fiduciosi una risposta è il motivo per il quale solo il 18/02/2016 si è iniziato a rilevare il Benzene. Le rilevazioni son state fatte per soli 11 giorni. Perché se la Centralina doveva essere spostata si è iniziato a rilevare il Benzene? O tale decisione è stata presa dopo? Il mistero si infittisce ma non è ancora finito. Perché gli analizzatori delle altre sostanze non hanno funzionato in maniera continuativa? L'analizzatore del NO2 ha funzionato per 161 giorni ai quali vanno aggiunti 74 in cui non ha rilevato. Idem per l'SO2 (167 rilevazioni/ 68 non rilevati) e l'H2S (183 rilevazioni/ 48 non rilevati).
In attesa di conoscere i risultati del monitoraggio elaborato dall'Arpa noi del Comitato Operazione Aria Pulita Bat consideriamo che l'unica Centralina della qualità dell'aria sita in Via Casardi sia insufficiente viste le enormi problematiche ambientali barlettane e pertanto chiediamo agli Organi preposti l'installazione di un'altra Centralina fissa o mobile nella zona in cui era posizionata la Centralina mobile scomparsa. Questo per una vera tutela della salute pubblica. L'ignoranza dello stato della qualità dell'aria è nociva e dannosa».
«Era a conoscenza di tutti che era lì posizionata momentaneamente per un monitoraggio ma quel che non si conosceva era ciò che ha rilevato. Ovvero 43 sforamenti (comprensivi delle avvezioni sahariane) del valore limite di legge del Pm 10. Dato allarmante poiché tali rilevamenti sono iniziati il 22/7/2015 per 226 giorni. Ai quali ne vanno aggiunti 47 in cui non è stato rilevato il Pm 10. Questo ci porta a supporre che il numero di sforamenti potrebbe essere anche maggiore. Si tenga presente che per legge il numero massimo di sforamenti in un anno è di 35 volte. Essendo tale limite ampliamente superato in meno di un anno ritenevamo logico che la centralina doveva continuare a svolgere l'opera di controllo della qualità dell'aria per una tutela maggiore della salute dei cittadini. Questo considerando anche lo strategico posizionamento in cui operava la centralina mobile ovvero una zona che è: residenziale, commerciale, industriale, ristorativa e turistica. Ma anche utilizzata come spazio sportivo, tale è anche l'utilizzo del parcheggio dell'Ipercoop. Ma forse gli Enti preposti ritengono che tale controllo e tutela non siano necessari.
Ma il mistero continua anche analizzando i valori rilevati del Pm 2.5 (4 volte più piccolo del pericoloso Pm 10). Infatti tale inquinante è stato analizzato solo dal 12/12/2015 per 63 giorni a cui vanno sempre aggiunti 18 giorni nei quali non ha funzionato. In tali giorni il Pm 2.5 ha superato il valore medio annuo per ben 29 volte. Purtroppo per noi non conosceremo mai il valore medio annuo come la legge richiede. Perché? Ancora, perché il pericoloso Pm 2.5 è stato monitorato solo per 63 giorni? Un altro mistero del quale attenderemo fiduciosi una risposta è il motivo per il quale solo il 18/02/2016 si è iniziato a rilevare il Benzene. Le rilevazioni son state fatte per soli 11 giorni. Perché se la Centralina doveva essere spostata si è iniziato a rilevare il Benzene? O tale decisione è stata presa dopo? Il mistero si infittisce ma non è ancora finito. Perché gli analizzatori delle altre sostanze non hanno funzionato in maniera continuativa? L'analizzatore del NO2 ha funzionato per 161 giorni ai quali vanno aggiunti 74 in cui non ha rilevato. Idem per l'SO2 (167 rilevazioni/ 68 non rilevati) e l'H2S (183 rilevazioni/ 48 non rilevati).
In attesa di conoscere i risultati del monitoraggio elaborato dall'Arpa noi del Comitato Operazione Aria Pulita Bat consideriamo che l'unica Centralina della qualità dell'aria sita in Via Casardi sia insufficiente viste le enormi problematiche ambientali barlettane e pertanto chiediamo agli Organi preposti l'installazione di un'altra Centralina fissa o mobile nella zona in cui era posizionata la Centralina mobile scomparsa. Questo per una vera tutela della salute pubblica. L'ignoranza dello stato della qualità dell'aria è nociva e dannosa».