Attualità
Cgil Bat: «No allo spostamento in altri comuni per il vaccino»
Le persone dei piccoli comuni devono spostarsi nei limitrofi più grandi
Barletta - giovedì 1 aprile 2021
Comunicato Stampa
«Ci giungono in queste ore segnalazioni da parte di cittadini dei comuni più piccoli della Bat che per vaccinarsi devono spostarsi in città limitrofe. Mentre per Andria, Barletta, Trani e Bisceglie non ci sono problemi, le persone anziane di Minervino Murge e Spinazzola che vogliono ricevere la propria dose di vaccino devono recarsi a Canosa di Puglia, da San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli invece bisogna raggiungere l'hub di Margherita di Savoia». Così il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Felice Pelagio, e il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, all'indomani dell'apertura delle procedure per la vaccinazione dei 79enni e 78enne che, oltre a confermare la data ricevono anche l'indicazione sul dove recarsi.
«Nel dettaglio riportiamo quanto ci riferiscono da Spinazzola dove, per esempio, è accaduto che i nati nel 1942 entrando nel portale lapugliativaccina.it hanno scoperto di doversi recare a Canosa di Puglia per il vaccino. Il timore è che qualcuno possa decidere di rinunciarci. Inoltre, il piano vaccini prevede la possibilità che un convivente di una persona disabile (rientrante nella legge 104) riceva la vaccinazione a domicilio lo stesso giorno del disabile. E, sempre da Spinazzola, ci segnalano che il personale sanitario locale che fa la vaccinazione non ha ricevuto indicazioni per praticarlo: è il medico curante che non fa la dovuta segnalazione? O è la ASL che non ha diramato direttive per applicare quanto previsto?», si chiedono da Spi e Cgil.
«C'è bisogno di indicare strutture in ciascun comune della Bat, non è pensabile il dover mettere queste persone nelle condizioni di dover viaggiare, oltre ad essere un paradosso: da un lato la preghiera è quella di uscire di casa il meno possibile, dall'altro si indica a questi anziani di dover uscire fuori dal comune di residenza con automobili private o addirittura con mezzi pubblici. A ciò si aggiunga anche il disagio nello spostarsi di chi dentro la popolazione anziana è affetto da patologie che ne aumentano la fragilità. Tutti i comuni interessati hanno messo a disposizione grandi spazi logistici per favorire le vaccinazioni, perché da San Ferdinando, Trinitapoli, Minervino Murge e Spinazzola ci si deve spostare? Chiediamo alla Asl Bt di ripristinare la precedente organizzazione messa in campo con gli over 80», concludono Pelagio e D'Alberto.
«Nel dettaglio riportiamo quanto ci riferiscono da Spinazzola dove, per esempio, è accaduto che i nati nel 1942 entrando nel portale lapugliativaccina.it hanno scoperto di doversi recare a Canosa di Puglia per il vaccino. Il timore è che qualcuno possa decidere di rinunciarci. Inoltre, il piano vaccini prevede la possibilità che un convivente di una persona disabile (rientrante nella legge 104) riceva la vaccinazione a domicilio lo stesso giorno del disabile. E, sempre da Spinazzola, ci segnalano che il personale sanitario locale che fa la vaccinazione non ha ricevuto indicazioni per praticarlo: è il medico curante che non fa la dovuta segnalazione? O è la ASL che non ha diramato direttive per applicare quanto previsto?», si chiedono da Spi e Cgil.
«C'è bisogno di indicare strutture in ciascun comune della Bat, non è pensabile il dover mettere queste persone nelle condizioni di dover viaggiare, oltre ad essere un paradosso: da un lato la preghiera è quella di uscire di casa il meno possibile, dall'altro si indica a questi anziani di dover uscire fuori dal comune di residenza con automobili private o addirittura con mezzi pubblici. A ciò si aggiunga anche il disagio nello spostarsi di chi dentro la popolazione anziana è affetto da patologie che ne aumentano la fragilità. Tutti i comuni interessati hanno messo a disposizione grandi spazi logistici per favorire le vaccinazioni, perché da San Ferdinando, Trinitapoli, Minervino Murge e Spinazzola ci si deve spostare? Chiediamo alla Asl Bt di ripristinare la precedente organizzazione messa in campo con gli over 80», concludono Pelagio e D'Alberto.