Scuola e Lavoro
Cgil-Bat contro Inps. I Cud non inviati
Intervento di sindacalisti Cgil. «Disorganizzazione dell'Ente»
BAT - giovedì 11 aprile 2013
«I Cud quest'anno non sono stati inviati dall'Inps – interviene la segreteria della Cgil-Bat - per posta ai lavoratori ed ai pensionati.
L'Inps, dopo i tagli lineari più volte denunciati dalle lavoratrici e dai lavoratori del pubblico impiego, per operare un risparmio di 40 milioni di euro sulla spedizione dei Cud, ha gettato letteralmente nel caos i cittadini e creato grosse difficoltà ai lavoratori dell'Istituto. Gli uffici, anche nella provincia di Barletta–Andria–Trani, sono quotidianamente presi d'assalto da parte di utenti che chiedono solo l'erogazione di importanti servizi».
«I lavoratori della sede Inps provinciale di Andria e delle Agenzie di Barletta, Canosa di Puglia e Trani – sostiene Antonio Forlano, segretario aziendale Fp Cgil Bat Inps – stanno tamponando le falle dell'Amministrazione. Già gravati da servizi come quelli della Cassa Integrazione, di grande rilievo in questa fase economica, i lavoratori sopperiscono come possono ad una evidente disorganizzazione dell'ente».
«Purtroppo – continua Massimo Marcone, segretario provinciale Fp Cgil Bat – i nodi stanno venendo al pettine. Come noi abbiamo più volte denunciato, a seguito dei tagli della 'spending review', della legge di stabilità e dell'ormai quotidiano attacco al pubblico impiego, i cittadini stanno subendo le conseguenze immediate assistendo a tagli ai servizi di primaria importanza. La situazione è diventata davvero paradossale.
Riteniamo che, soprattutto in questa fase storica, l'Istituto di Previdenza Sociale dovrebbe essere potenziato e riorganizzato per incrementare e meglio qualificare l'attuale livello dei servizi erogati ad una fascia di utenza sempre più ampia e diversificata, salvaguardando – concludono i due sindacalisti – prioritariamente i sacrosanti diritti degli operatori che tali servizi continuano a garantire».
L'Inps, dopo i tagli lineari più volte denunciati dalle lavoratrici e dai lavoratori del pubblico impiego, per operare un risparmio di 40 milioni di euro sulla spedizione dei Cud, ha gettato letteralmente nel caos i cittadini e creato grosse difficoltà ai lavoratori dell'Istituto. Gli uffici, anche nella provincia di Barletta–Andria–Trani, sono quotidianamente presi d'assalto da parte di utenti che chiedono solo l'erogazione di importanti servizi».
«I lavoratori della sede Inps provinciale di Andria e delle Agenzie di Barletta, Canosa di Puglia e Trani – sostiene Antonio Forlano, segretario aziendale Fp Cgil Bat Inps – stanno tamponando le falle dell'Amministrazione. Già gravati da servizi come quelli della Cassa Integrazione, di grande rilievo in questa fase economica, i lavoratori sopperiscono come possono ad una evidente disorganizzazione dell'ente».
«Purtroppo – continua Massimo Marcone, segretario provinciale Fp Cgil Bat – i nodi stanno venendo al pettine. Come noi abbiamo più volte denunciato, a seguito dei tagli della 'spending review', della legge di stabilità e dell'ormai quotidiano attacco al pubblico impiego, i cittadini stanno subendo le conseguenze immediate assistendo a tagli ai servizi di primaria importanza. La situazione è diventata davvero paradossale.
Riteniamo che, soprattutto in questa fase storica, l'Istituto di Previdenza Sociale dovrebbe essere potenziato e riorganizzato per incrementare e meglio qualificare l'attuale livello dei servizi erogati ad una fascia di utenza sempre più ampia e diversificata, salvaguardando – concludono i due sindacalisti – prioritariamente i sacrosanti diritti degli operatori che tali servizi continuano a garantire».