Scuola e Lavoro
Centro Angioletto a Barletta, Cgil: «Vigileremo affinché il servizio venga svolto in maniera soddisfacente»
Tra le proposte di Franco Dambra, borse lavoro in favore di utenti per attività interne alla struttura
Barletta - martedì 2 febbraio 2021
Comunicato Stampa
«L'apertura, finalmente, dopo tanti anni dall'inaugurazione del Centro Polivalente "Angioletto" di via Barberini a Barletta è una gran bella notizia per le persone diversamente abili della nostra città. La Camera Comunale del Lavoro Cgil esprime la propria piena soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato, che rappresenta uno degli obiettivi più qualificanti del piano sociale di zona 2018-2020, alla cui elaborazione la nostra organizzazione sindacale, unitamente ai tanti soggetti associativi coinvolti, ha offerto un contributo significativo». Ad intervenire è Franco Dambra, coordinatore della Camera del lavoro Cgil di Barletta.
«È bello - prosegue - poter pensare che, in una fase di acute sofferenze umane e sociali per gli effetti nefasti provocati anche nella nostra realtà cittadina dall'estesa diffusione del Covid-19, si possa accendere una luce di speranza per con l'attivazione di un servizio, a lungo atteso, che con lo sviluppo di tutte le potenzialità previste dallo stesso possa promuovere una pluralità di opportunità formative a persone diversamente abili.
La finalità generale del centro è quella di favorire negli utenti, con diverse tipologie di disabilità lievi, la crescita armonica di una personalità adulta, attraverso lo sviluppo delle autonomie, l'acquisizione di competenze sociali, l'integrazione nel contesto socio-ambientale e, possibilmente, lavorativo: al riguardo si dovranno realizzare nel centro spazi educativi e ricreativi diversificati nella prospettiva di una costante e progressiva socializzazione. Le persone diversamente abili sono tra i soggetti, in assoluto, più fragili ed hanno pagato anche nella nostra città un prezzo pesantissimo in una condizione pandemica spietata. Basti osservare a cosa è accaduto in tutti questi mesi agli alunni diversamente abili: un ritorno ad una solitudine devastante che ha travolto ogni percorso di crescita ed integrazione sociale, a partire dai processi educativi e relazionali che si innescano nella vita quotidiana del mondo scolastico.
È sotto gli occhi di tutti che la Dad (didattica a distanza), che sarebbe meglio definirla "didattica dell'esclusione", ha lasciato indietro coloro che hanno maggiori difficoltà ed in primo luogo le studentesse e gli studenti con disabilità. I risultati negativi non hanno tardato a manifestarsi in termini di comportamento, di apprendimento, autonomia e comunicazione. La Cgil ritiene che il centro polivalente dovrà stimolare il potenziamento dei percorsi volti all'inserimento lavorativo per i disabili, che sentano la necessità uno sbocco occupazionale come punto d'arrivo della propria crescita professionale.
Pertanto le azioni di sistema da sviluppare devono essere indirizzate a: consolidare la rete con i servizi per la formazione ed il centro per l'impiego; individuare in un lavoro sinergico con gli altri attori del territorio varie attività occupazionali (tenendo conto degli orientamenti delle aziende e del fabbisogno espresso dal mercato del lavoro locale, ricercando il migliore abbinamento con le capacità e potenzialità delle persone diversamente abili da inserire), svolgere un'attività di sensibilizzazione sulla responsabilità sociale dell'impresa, in particolare quella non profit perché sia valorizzata la diversità quale risorsa e prevedere la possibilità di attribuire borse lavoro in favore di utenti del centro per attività interne alla struttura, che consentano al disabile di veder gratificato e riconosciuto l'impegno a fronte di un'attività espletata.
La Camera comunale del lavoro di Barletta, in modo coerente con quanto previsto dal protocollo d'intesa stipulato tra le organizzazioni sindacali ed il Comune di Barletta (settore servizi sociali) si impegna ad esercitare ogni forma di controllo affinché il servizio venga svolto in modo soddisfacente e venga garantita l'integrale attuazione delle finalità e degli obiettivi previsti nel contratto d'aggiudicazione da parte della ditta vincitrice dell'appalto».
«È bello - prosegue - poter pensare che, in una fase di acute sofferenze umane e sociali per gli effetti nefasti provocati anche nella nostra realtà cittadina dall'estesa diffusione del Covid-19, si possa accendere una luce di speranza per con l'attivazione di un servizio, a lungo atteso, che con lo sviluppo di tutte le potenzialità previste dallo stesso possa promuovere una pluralità di opportunità formative a persone diversamente abili.
La finalità generale del centro è quella di favorire negli utenti, con diverse tipologie di disabilità lievi, la crescita armonica di una personalità adulta, attraverso lo sviluppo delle autonomie, l'acquisizione di competenze sociali, l'integrazione nel contesto socio-ambientale e, possibilmente, lavorativo: al riguardo si dovranno realizzare nel centro spazi educativi e ricreativi diversificati nella prospettiva di una costante e progressiva socializzazione. Le persone diversamente abili sono tra i soggetti, in assoluto, più fragili ed hanno pagato anche nella nostra città un prezzo pesantissimo in una condizione pandemica spietata. Basti osservare a cosa è accaduto in tutti questi mesi agli alunni diversamente abili: un ritorno ad una solitudine devastante che ha travolto ogni percorso di crescita ed integrazione sociale, a partire dai processi educativi e relazionali che si innescano nella vita quotidiana del mondo scolastico.
È sotto gli occhi di tutti che la Dad (didattica a distanza), che sarebbe meglio definirla "didattica dell'esclusione", ha lasciato indietro coloro che hanno maggiori difficoltà ed in primo luogo le studentesse e gli studenti con disabilità. I risultati negativi non hanno tardato a manifestarsi in termini di comportamento, di apprendimento, autonomia e comunicazione. La Cgil ritiene che il centro polivalente dovrà stimolare il potenziamento dei percorsi volti all'inserimento lavorativo per i disabili, che sentano la necessità uno sbocco occupazionale come punto d'arrivo della propria crescita professionale.
Pertanto le azioni di sistema da sviluppare devono essere indirizzate a: consolidare la rete con i servizi per la formazione ed il centro per l'impiego; individuare in un lavoro sinergico con gli altri attori del territorio varie attività occupazionali (tenendo conto degli orientamenti delle aziende e del fabbisogno espresso dal mercato del lavoro locale, ricercando il migliore abbinamento con le capacità e potenzialità delle persone diversamente abili da inserire), svolgere un'attività di sensibilizzazione sulla responsabilità sociale dell'impresa, in particolare quella non profit perché sia valorizzata la diversità quale risorsa e prevedere la possibilità di attribuire borse lavoro in favore di utenti del centro per attività interne alla struttura, che consentano al disabile di veder gratificato e riconosciuto l'impegno a fronte di un'attività espletata.
La Camera comunale del lavoro di Barletta, in modo coerente con quanto previsto dal protocollo d'intesa stipulato tra le organizzazioni sindacali ed il Comune di Barletta (settore servizi sociali) si impegna ad esercitare ogni forma di controllo affinché il servizio venga svolto in modo soddisfacente e venga garantita l'integrale attuazione delle finalità e degli obiettivi previsti nel contratto d'aggiudicazione da parte della ditta vincitrice dell'appalto».