La città
Centrale a biomasse: la storia infinita
Presentato un nuovo progetto dalla società Tre s.p.a. Sul tema risponde l'assessore Gennaro Cefola
Barletta - mercoledì 16 febbraio 2011
Il capitolo "Centrale a biomasse" a Barletta sembrava definitivamente chiuso, almeno così era stato garantito ai cittadini preoccupati per l'ambiente e soprattutto per la loro salute. Invece la questione si pone di nuovo al centro della cosa pubblica, dopo la presentazione da parte della società Tre s.p.a. di un nuovo progetto.
La nuova centrale termoelettrica alimentata ad oli vegetali dovrebbe sorgere in via Foggia (s.s. 16), mentre la sottostazione elettrica sarebbe ubicata sulla strada statale 170 dir. Non molto lontano dal centro cittadino. Tutto l'iter burocratico è stato eseguito, ivi compreso la domanda per il rilascio della valutazione di impatto ambientale sia da parte dell'A.S.L. BT che dell'A.R.P.A..
Il funzionamento di queste centrali comporta ripercussioni non solo a livello locale, ad esempio con l'incremento dell'inquinamento cittadino e i suoi effetti negativi sulla nostra salute, ma a anche a livello globale. I biocarburanti, infatti, sono accusati non solo di ridurre la disponibilità di materie prime alimentari e di aumentare la fame nel mondo, ma anche di aumentare l'emissione di CO2 attraverso la loro coltivazione. Un cane che si morde la coda.
L'inquinamento a Barletta è diventato un problema sempre più grande, un elefante che tutti vedono ma di cui nessuno parla. Persino il sindaco Maffei sostiene che "respiriamo meglio, ci muoviamo meglio e inquiniamo meno", mentre i dati A.R.P.A. parlano di una pessima qualità dell'aria e del costante superamento dei limiti di emissioni di sostanze nocive.
I politici, di ogni schieramento, dovrebbero sfruttare la campagna elettorale non solo per pubblicizzare se stessi, ma per creare un foro di discussione a proposito di queste delicate tematiche; così come si conviene in una società civile degna di questo nome. La compagine politica di turno si troverà sempre a dover fare i conti con nuovi progetti, per questo dovrebbe essere esplicitata definitivamente una posizione, che rassicuri il cittadino e gli permetta di scegliere il suo futuro serenamente.
La redazione di Barlettalife.it da sempre sensibile ai problemi di natura ambientale ha colto l'occasione per intervistare l'assessore provinciale all'ambiente avv. Gennaro Cefola, presente durante il seminario sull'ambiente svoltosi il 4 febbraio a Barletta (per approfondimenti rimandiamo all'articolo da noi pubblicato). Tra le questioni anche quella del canale Ciappetta - Camaggio, da sempre pendente sulla nostra città.
La nuova centrale termoelettrica alimentata ad oli vegetali dovrebbe sorgere in via Foggia (s.s. 16), mentre la sottostazione elettrica sarebbe ubicata sulla strada statale 170 dir. Non molto lontano dal centro cittadino. Tutto l'iter burocratico è stato eseguito, ivi compreso la domanda per il rilascio della valutazione di impatto ambientale sia da parte dell'A.S.L. BT che dell'A.R.P.A..
Il funzionamento di queste centrali comporta ripercussioni non solo a livello locale, ad esempio con l'incremento dell'inquinamento cittadino e i suoi effetti negativi sulla nostra salute, ma a anche a livello globale. I biocarburanti, infatti, sono accusati non solo di ridurre la disponibilità di materie prime alimentari e di aumentare la fame nel mondo, ma anche di aumentare l'emissione di CO2 attraverso la loro coltivazione. Un cane che si morde la coda.
L'inquinamento a Barletta è diventato un problema sempre più grande, un elefante che tutti vedono ma di cui nessuno parla. Persino il sindaco Maffei sostiene che "respiriamo meglio, ci muoviamo meglio e inquiniamo meno", mentre i dati A.R.P.A. parlano di una pessima qualità dell'aria e del costante superamento dei limiti di emissioni di sostanze nocive.
I politici, di ogni schieramento, dovrebbero sfruttare la campagna elettorale non solo per pubblicizzare se stessi, ma per creare un foro di discussione a proposito di queste delicate tematiche; così come si conviene in una società civile degna di questo nome. La compagine politica di turno si troverà sempre a dover fare i conti con nuovi progetti, per questo dovrebbe essere esplicitata definitivamente una posizione, che rassicuri il cittadino e gli permetta di scegliere il suo futuro serenamente.
La redazione di Barlettalife.it da sempre sensibile ai problemi di natura ambientale ha colto l'occasione per intervistare l'assessore provinciale all'ambiente avv. Gennaro Cefola, presente durante il seminario sull'ambiente svoltosi il 4 febbraio a Barletta (per approfondimenti rimandiamo all'articolo da noi pubblicato). Tra le questioni anche quella del canale Ciappetta - Camaggio, da sempre pendente sulla nostra città.