Associazioni
Cattivi odori nell'aria di Barletta, «l'amministrazione continua ad ignorare»
La lettera del comitato Operazione aria pulita
Barletta - martedì 18 dicembre 2018
Comunicato Stampa
«Barletta continua ad essere vessata e come sempre a farne le spese sono i cittadini. Assistiamo immobili al rilascio, nelle ore serali, di ingenti quantità di sostanze maleodoranti nell'aria che hanno un odore così sgradevole da essere percepite da moltissimi cittadini. Nonostante le diverse segnalazioni alle forze dell'ordine anche queste ultime sembrano brancolare nel buio senza attivarsi seriamente a tutela della salute dei cittadini dando risposte generiche e oramai caratterizzate quasi da una spontanea rassegnazione». Sono le parole del presidente del comitato Operazione Aria Pulita Salvatore Alboreo.
«Tutto ciò premesso, giova ricordare che integrano il reato secondo l'art. 674 c.p. le molestie olfattive, seppur provengano da attività produttiva autorizzata, che siano idonee a recare molestia o fastidio alle persone secondo un criterio di "stretta tollerabilità". Inoltre, poiché non esiste una normativa statale che prevede disposizioni specifiche e valori limite in materia di odori per integrare la fattispecie di reato sarà sufficiente l'apprezzamento diretto delle conseguenze moleste delle emissioni da parte anche solo di alcune persone consentendo così al Giudice competente di trarre tutti gli elementi necessari per ritenere sussistente il reato (cft. Cass. 2240/2017 e Cass. 2745/2008).
Ebbene, sulla scorta di quanto premesso non capiamo come mai l'amministrazione comunale continui ad ignorare il fenomeno, forse i nostri politici, visto il periodo invernale, hanno le vie respiratorie congestionate? Ancora una volta spetta alle associazioni ambientaliste farsi carico dei problemi ambientali che da anni attanagliano la città nella speranza che il Sindaco riesca a darci al più presto delle risposte serie e concrete».
«Tutto ciò premesso, giova ricordare che integrano il reato secondo l'art. 674 c.p. le molestie olfattive, seppur provengano da attività produttiva autorizzata, che siano idonee a recare molestia o fastidio alle persone secondo un criterio di "stretta tollerabilità". Inoltre, poiché non esiste una normativa statale che prevede disposizioni specifiche e valori limite in materia di odori per integrare la fattispecie di reato sarà sufficiente l'apprezzamento diretto delle conseguenze moleste delle emissioni da parte anche solo di alcune persone consentendo così al Giudice competente di trarre tutti gli elementi necessari per ritenere sussistente il reato (cft. Cass. 2240/2017 e Cass. 2745/2008).
Ebbene, sulla scorta di quanto premesso non capiamo come mai l'amministrazione comunale continui ad ignorare il fenomeno, forse i nostri politici, visto il periodo invernale, hanno le vie respiratorie congestionate? Ancora una volta spetta alle associazioni ambientaliste farsi carico dei problemi ambientali che da anni attanagliano la città nella speranza che il Sindaco riesca a darci al più presto delle risposte serie e concrete».