Cronaca
Morte Teresa Sunna, chiesto il rinvio a giudizio per 3
Sono due irlandesi e il gastroenterologo che le somministrò il sorbitolo killer. La giovane tranese morì il 24 marzo del 2012 dopo un test per intolleranze
Barletta - giovedì 18 luglio 2013
10.44
Il pm Michele Ruggiero ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre presunti responsabili della morte di Teresa Sunna, la commercialista tranese morta il 24 marzo 2012 a causa del sorbitolo-killer acquistato su Ebay. E il 28 ottobre prossimo il gup del tribunale di Trani, Rossella Volpe, deciderà se dovranno essere processati. Il provvedimento riguarda il gastroenterologo Ruggero Spinazzola, che somministrò il sorbitolo alla ragazza per sottoporla a un test delle intolleranze alimentari; il direttore dell'azienda irlandese che ha venduto l'additivo al medico, Anthony Kelly Finbarr, e l'impiegata Shauna McCormick, che materialmente scambiò il sorbitolo con il nitrito di sodio e lo spedì a Barletta.
Il pm Michele Ruggiero li accusa dell'omicidio colposo aggravato della ragazza e delle lesioni gravi ad altre due pazienti che riuscirono a salvarsi. Il medico risponde anche per la somministrazione di medicinali scaduti, ritrovati all'interno dello studio di via Rizzitelli a Barletta.
Quello che doveva essere un innocuo test delle intolleranze alimentari si trasformò in una tragedia perché il sorbitolo, un additivo alimentare, era stato scambiato con pericoloso nitrito di sodio nei magazzini dell'azienda irlandese, che lo aveva venduto attraverso Ebay allo studio del dottor Spinazzola.
Il pm Michele Ruggiero li accusa dell'omicidio colposo aggravato della ragazza e delle lesioni gravi ad altre due pazienti che riuscirono a salvarsi. Il medico risponde anche per la somministrazione di medicinali scaduti, ritrovati all'interno dello studio di via Rizzitelli a Barletta.
Quello che doveva essere un innocuo test delle intolleranze alimentari si trasformò in una tragedia perché il sorbitolo, un additivo alimentare, era stato scambiato con pericoloso nitrito di sodio nei magazzini dell'azienda irlandese, che lo aveva venduto attraverso Ebay allo studio del dottor Spinazzola.