Istituzionale
Cascella: «L'emergenza rifiuti c'è e va affrontata»
Soddisfazione per il porta a porta e condanna sull'abbandono nelle periferie
Barletta - lunedì 22 giugno 2015
«È doveroso essere grati alla stragrande maggioranza dei cittadini di Barletta per l'attenzione, la disponibilità e la responsabilità nei confronti della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Senza la straordinaria partecipazione al servizio "porta a porta" che ha consentito di raggiungere e superare nel giro di un anno il vincolo europeo, fino al risultato del 72% appena certificato dalla Regione con l'abbattimento dell'ecotassa, oggi Barletta vivrebbe una emergenza ancora più acuta, simile a quella di città vicine dove si è dovuto addirittura sospendere la raccolta dei rifiuti per gli accumuli nei mezzi e per le strade essendo il grosso dei rifiuti ancora indifferenziati». È quanto si legge sul profilo Facebook del sindaco Pasquale Cascella.
«Da noi non mancano problemi - continua a scrivere il primo cittadino - Aggravati dagli abbandoni di rifiuti in periferia, che dovranno essere affrontati con sempre maggiore rigore, non solo per l'aggravio delle spese per le pulizie straordinarie ma soprattutto per il cattivo esempio di comportamenti incivili che aggravano la situazione. E comunque l'improvvisa condizione di difficoltà va affrontata con la consapevolezza del paradosso per cui gli sforzi compiuti nell'efficienza del servizio di raccolta vengono mortificati dai ritardi accumulati nella regione sull'innovazione impiantistica. Ma anche con l'impegno condiviso tra gli enti locali e la Regione, i soggetti politici e i movimenti sociali del territorio perché si dia rapidamente uno sbocco all'emergenza con misure razionali e strutturali di chiusura del ciclo dei rifiuti. Le responsabilità sono tante e vanno riconosciute con onestà politica e senso della nuova sfida. L'unica cosa che non si può fare è rassegnarsi a un aumento abnorme dei costi da "scaricare" sui cittadini, persino sul piano della spesa per servizi visto che quella per i maggiori costi del tour dei rifiuti tra impianti di biostabilizzazione e impianti per quelli speciali ha un pesante impatto sul patto di stabilità dei Comuni. Agli utenti si deve chiedere di continuare e incrementare quanto più possibile la raccolta differenziata. Servono però anche misure straordinarie per sciogliere il groviglio e contenerne l'impatto economico e sociale: l'emergenza c'è, che la si voglia o meno dichiarare, e come tale va affrontata».
«Da noi non mancano problemi - continua a scrivere il primo cittadino - Aggravati dagli abbandoni di rifiuti in periferia, che dovranno essere affrontati con sempre maggiore rigore, non solo per l'aggravio delle spese per le pulizie straordinarie ma soprattutto per il cattivo esempio di comportamenti incivili che aggravano la situazione. E comunque l'improvvisa condizione di difficoltà va affrontata con la consapevolezza del paradosso per cui gli sforzi compiuti nell'efficienza del servizio di raccolta vengono mortificati dai ritardi accumulati nella regione sull'innovazione impiantistica. Ma anche con l'impegno condiviso tra gli enti locali e la Regione, i soggetti politici e i movimenti sociali del territorio perché si dia rapidamente uno sbocco all'emergenza con misure razionali e strutturali di chiusura del ciclo dei rifiuti. Le responsabilità sono tante e vanno riconosciute con onestà politica e senso della nuova sfida. L'unica cosa che non si può fare è rassegnarsi a un aumento abnorme dei costi da "scaricare" sui cittadini, persino sul piano della spesa per servizi visto che quella per i maggiori costi del tour dei rifiuti tra impianti di biostabilizzazione e impianti per quelli speciali ha un pesante impatto sul patto di stabilità dei Comuni. Agli utenti si deve chiedere di continuare e incrementare quanto più possibile la raccolta differenziata. Servono però anche misure straordinarie per sciogliere il groviglio e contenerne l'impatto economico e sociale: l'emergenza c'è, che la si voglia o meno dichiarare, e come tale va affrontata».