Servizi sociali
Casa di riposo "Regina Margherita", Cannito incontra la Cgil: «Riaprirla è una priorità assoluta»
Destinare l’ASP all’emergenza sanitaria in corso? Saranno la Regione Puglia e la Asl Bt a deciderlo
Barletta - giovedì 29 ottobre 2020
12.09 Comunicato Stampa
Non lasciare morire la casa di riposo "Regina Margherita" di Barletta, questo è l'obiettivo comune emerso ieri sera dal tavolo di confronto fra l'Amministrazione comunale e la Cgil, nella sala giunta di palazzo di città.
Il sindaco, Cosimo Cannito, all'indomani dell'intervento del sindacato dalle pagine di alcune testate giornalistiche, aveva invitato il neo coordinatore della Camera del Lavoro di Barletta, Franco Dambra, a un confronto sul tema. Oltre a loro, all'incontro erano presenti il Presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo e l'assessore ai lavori pubblici Gennaro Calabrese, il consigliere comunale Giuseppe Losappio, componente della commissione Affari socio sanitari e il consigliere comunale Giuseppe Basile, la segretaria generale funzione pubblica Cgil Bat Ileana Remini e il sindacalista ed ex assessore Tonino Rizzi.
Si è partiti dalla proposta della Cgil, destinare quel luogo a struttura ricettiva al servizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid per poi approfondire lo stato dell'arte dell'ASP, rifunzionalizzata e rimessa a nuovo ma ferma a causa di una grave situazione debitoria e, da qualche giorno, peggiorata dalle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione Ruggiero Balzano.
Il sindaco ha ribadito quanto il Comune e l'Amministrazione comunale siano, di fatto, esautorati da ogni potere di intervenire sulla struttura e ha ricordato, ciononostante, i numerosi interventi e le altrettante proposte avanzate alla regione Puglia per riuscire ad avviare la casa di riposo, a fronte di una forte domanda in città da parte degli anziani potenziali fruitori. Non c'è stato nulla da fare.
Provare oggi a destinare l'ASP a struttura ricettiva per far fronte all'emergenza sanitaria in corso? Saranno la Regione Puglia e la Asl Bt a deciderlo, d'altro canto Amministrazione comunale e Cgil si dicono disposte a non lasciare nulla di intentato per restituire alla fruibilità pubblica quel luogo.
«Scriveremo e chiederemo al direttore generale della Asl e al presidente della regione Puglia Michele Emiliano di sostenerci nella risoluzione di questa situazione che rischia di diventare un paradosso», ha detto il sindaco Cannito. «Per l'Amministrazione comunale riaprire la casa di riposo Regina Margherita è una priorità assoluta e un dovere, perché si tratta di un bene pubblico, pagato con denaro pubblico e rimesso a nuovo che dobbiamo restituire alla città che ne ha tanto bisogno e invece lo stiamo vedendo morire prima ancora che venga riaperto. Questa situazione è inaccettabile!».
«Abbiamo apprezzato la volontà di confronto dell'Amministrazione sul tema, che è essenziale anche perché rientra fra gli obiettivi previsti dall'attuazione del piano sociale di zona 2018 - 2020 approvato dal Consiglio comunale», ha detto Dambra. «Riteniamo doverosa una iniziativa costante dell'Amministrazione comunale – ha aggiunto il coordinatore della Camera del lavoro - che ha espresso la designazione di quattro componenti nell'ambito dell'Asp e agiremo per far sì che in tempi brevi il cda torni ad avere un presidente, che è il presupposto per poter immaginare una riapertura in tempi credibili della struttura».
«Infine – conclude il sindacalista - attendiamo di verificare l'esito del confronto con la Asl per verificare la fattibilità di una utilizzazione temporanea della struttura legata all'emergenza Covid. La Cgil, in tutte le sedi, si impegnerà a seguire costantemente questa situazione».
Il sindaco, Cosimo Cannito, all'indomani dell'intervento del sindacato dalle pagine di alcune testate giornalistiche, aveva invitato il neo coordinatore della Camera del Lavoro di Barletta, Franco Dambra, a un confronto sul tema. Oltre a loro, all'incontro erano presenti il Presidente del Consiglio comunale Sabino Dicataldo e l'assessore ai lavori pubblici Gennaro Calabrese, il consigliere comunale Giuseppe Losappio, componente della commissione Affari socio sanitari e il consigliere comunale Giuseppe Basile, la segretaria generale funzione pubblica Cgil Bat Ileana Remini e il sindacalista ed ex assessore Tonino Rizzi.
Si è partiti dalla proposta della Cgil, destinare quel luogo a struttura ricettiva al servizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid per poi approfondire lo stato dell'arte dell'ASP, rifunzionalizzata e rimessa a nuovo ma ferma a causa di una grave situazione debitoria e, da qualche giorno, peggiorata dalle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione Ruggiero Balzano.
Il sindaco ha ribadito quanto il Comune e l'Amministrazione comunale siano, di fatto, esautorati da ogni potere di intervenire sulla struttura e ha ricordato, ciononostante, i numerosi interventi e le altrettante proposte avanzate alla regione Puglia per riuscire ad avviare la casa di riposo, a fronte di una forte domanda in città da parte degli anziani potenziali fruitori. Non c'è stato nulla da fare.
Provare oggi a destinare l'ASP a struttura ricettiva per far fronte all'emergenza sanitaria in corso? Saranno la Regione Puglia e la Asl Bt a deciderlo, d'altro canto Amministrazione comunale e Cgil si dicono disposte a non lasciare nulla di intentato per restituire alla fruibilità pubblica quel luogo.
«Scriveremo e chiederemo al direttore generale della Asl e al presidente della regione Puglia Michele Emiliano di sostenerci nella risoluzione di questa situazione che rischia di diventare un paradosso», ha detto il sindaco Cannito. «Per l'Amministrazione comunale riaprire la casa di riposo Regina Margherita è una priorità assoluta e un dovere, perché si tratta di un bene pubblico, pagato con denaro pubblico e rimesso a nuovo che dobbiamo restituire alla città che ne ha tanto bisogno e invece lo stiamo vedendo morire prima ancora che venga riaperto. Questa situazione è inaccettabile!».
«Abbiamo apprezzato la volontà di confronto dell'Amministrazione sul tema, che è essenziale anche perché rientra fra gli obiettivi previsti dall'attuazione del piano sociale di zona 2018 - 2020 approvato dal Consiglio comunale», ha detto Dambra. «Riteniamo doverosa una iniziativa costante dell'Amministrazione comunale – ha aggiunto il coordinatore della Camera del lavoro - che ha espresso la designazione di quattro componenti nell'ambito dell'Asp e agiremo per far sì che in tempi brevi il cda torni ad avere un presidente, che è il presupposto per poter immaginare una riapertura in tempi credibili della struttura».
«Infine – conclude il sindacalista - attendiamo di verificare l'esito del confronto con la Asl per verificare la fattibilità di una utilizzazione temporanea della struttura legata all'emergenza Covid. La Cgil, in tutte le sedi, si impegnerà a seguire costantemente questa situazione».