Istituzionale
Caos matrimoni con il nuovo DPCM, Assoeventi chiede deroga per cerimonie già programmate
Interviene anche il presidente Emiliano: «Duro colpo, si poteva evitare»
Barletta - giovedì 15 ottobre 2020
10.44 Comunicato Stampa
Il nuovo Dpcm firmato il 13 ottobre 2020 impone nuove restrizioni in materia di sicurezza anti contagio da Coronavirus e limita a 30 persone il numero di partecipanti alle cerimonie come matrimoni, battesimi, cresime e comunioni.
Intervenuto nella stessa serata al programma di Rai1 "Porta a porta", il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, prova la strada per "salvare" i matrimoni da tali nuove restrizioni: «Si può fare a meno di festeggiare una cresima. Per qualcuno potrebbe essere comunque un dolore, ma un matrimonio che non ha un festeggiamento non è una cosa superflua».
Per Emiliano la festa di matrimonio è «elemento fondamentale di un momento decisivo della vita. Due persone si uniscono e hanno bisogno di avere vicino tutte le persone a loro care. Impedirlo è un colpo duro e si poteva evitare con un po' di prudenza».
Dalla sua, Assoeventi di Confindustria rincara la dose e attacca il Governo: «Al fine di scongiurare pesantissime conseguenze per le imprese e per le famiglie chiediamo al premier Giuseppe Conte e al ministro Roberto Speranza di fare urgentemente una deroga al Dpcm, affinché sia garantito lo svolgimento regolare degli eventi già programmati fino al 31 ottobre. Proponiamo di aumentare il distanziamento interpersonale, eliminare il ballo durante gli eventi al fine di evitare assembramenti ed imporre l'uso della mascherina a tutti i partecipanti; ma il limite delle 30 persone per ciascun evento, fissato dal Dpcm, va eliminato perché del tutto arbitrario e scientificamente inidoneo a impedire la diffusione del Covid19.
Il Dpcm impone nuove e insostenibili limitazioni allo svolgimento di feste connesse a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, contrariamente a quanto invece è previsto per altri settori economici» - affermano, in una nota congiunta, Michele Boccardi, presidente di Assoeventi (Associazione nazionale events luxury wedding - Confindustria) e Serena Ranieri, presidente di Federmep (Federazione matrimoni ed eventi privati)
Intervenuto nella stessa serata al programma di Rai1 "Porta a porta", il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, prova la strada per "salvare" i matrimoni da tali nuove restrizioni: «Si può fare a meno di festeggiare una cresima. Per qualcuno potrebbe essere comunque un dolore, ma un matrimonio che non ha un festeggiamento non è una cosa superflua».
Per Emiliano la festa di matrimonio è «elemento fondamentale di un momento decisivo della vita. Due persone si uniscono e hanno bisogno di avere vicino tutte le persone a loro care. Impedirlo è un colpo duro e si poteva evitare con un po' di prudenza».
Dalla sua, Assoeventi di Confindustria rincara la dose e attacca il Governo: «Al fine di scongiurare pesantissime conseguenze per le imprese e per le famiglie chiediamo al premier Giuseppe Conte e al ministro Roberto Speranza di fare urgentemente una deroga al Dpcm, affinché sia garantito lo svolgimento regolare degli eventi già programmati fino al 31 ottobre. Proponiamo di aumentare il distanziamento interpersonale, eliminare il ballo durante gli eventi al fine di evitare assembramenti ed imporre l'uso della mascherina a tutti i partecipanti; ma il limite delle 30 persone per ciascun evento, fissato dal Dpcm, va eliminato perché del tutto arbitrario e scientificamente inidoneo a impedire la diffusione del Covid19.
Il Dpcm impone nuove e insostenibili limitazioni allo svolgimento di feste connesse a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, contrariamente a quanto invece è previsto per altri settori economici» - affermano, in una nota congiunta, Michele Boccardi, presidente di Assoeventi (Associazione nazionale events luxury wedding - Confindustria) e Serena Ranieri, presidente di Federmep (Federazione matrimoni ed eventi privati)