La città
Canale H, tuona la protesta di CasaPound a Barletta
Andrea Cortellino: «Incuria che influisce sugli aspetti ambientali e sulla salute dei cittadini»
Barletta - giovedì 31 maggio 2018
14.54 Comunicato Stampa
«Una estate al mare, voglia di crepare!» questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia, accompagnato da uno scheletro intento a prendere il sole con sdraio ed ombrellone ed un pesce a tre occhi, per protestare contro lo stato di incuria e degrado del Canale H.
«Da anni portiamo all'attenzione delle istituzioni preposte, tramite azioni e protocolli presentati al comune, la drammatica situazione dei canali presenti lungo la Litoranea di Ponente - afferma Andrea Cortellino, responsabile locale di Cpi - ma ad oggi nessuna miglioria è stata apportata».
«Nello specifico, Il Canale H - spiega ancora il referente di Cpi - costituisce uno dei principali sistemi di deflusso delle acque meteoriche, alle quali si accompagnano gli scarichi della fogna bianca cittadina, nonché quelli industriali di dubbia provenienza, insieme ad alghe putride e resti di animali in decomposizione; tutto ciò senza un sistema di depurazione efficiente e con uno sbocco diretto a riva, con evidenti danni per il nostro mare».
«Da tempo era previsto l'avvio delle procedure per la riqualificazione tramite lo stanziamento di fondi ad hoc, data inoltre la pericolosità degli argini a rischio crollo, di concerto ad attività di controllo e salvaguardia ambientale, ma ad oggi ci ritroviamo con un nulla di fatto. Tale noncuranza influisce negativamente sia sugli aspetti ambientali che sulla qualità delle acque marine, confermata dal divieto di balneazione emanato pochi giorni fa, e con l'avvicinarsi della stagione estiva - conclude Cortellino - a pagare saranno ancora una volta i cittadini e il settore turistico barlettano, vessato dall'incompetenza dell'amministrazione comunale e dei tanto decantati politicanti nostrani».
«Da anni portiamo all'attenzione delle istituzioni preposte, tramite azioni e protocolli presentati al comune, la drammatica situazione dei canali presenti lungo la Litoranea di Ponente - afferma Andrea Cortellino, responsabile locale di Cpi - ma ad oggi nessuna miglioria è stata apportata».
«Nello specifico, Il Canale H - spiega ancora il referente di Cpi - costituisce uno dei principali sistemi di deflusso delle acque meteoriche, alle quali si accompagnano gli scarichi della fogna bianca cittadina, nonché quelli industriali di dubbia provenienza, insieme ad alghe putride e resti di animali in decomposizione; tutto ciò senza un sistema di depurazione efficiente e con uno sbocco diretto a riva, con evidenti danni per il nostro mare».
«Da tempo era previsto l'avvio delle procedure per la riqualificazione tramite lo stanziamento di fondi ad hoc, data inoltre la pericolosità degli argini a rischio crollo, di concerto ad attività di controllo e salvaguardia ambientale, ma ad oggi ci ritroviamo con un nulla di fatto. Tale noncuranza influisce negativamente sia sugli aspetti ambientali che sulla qualità delle acque marine, confermata dal divieto di balneazione emanato pochi giorni fa, e con l'avvicinarsi della stagione estiva - conclude Cortellino - a pagare saranno ancora una volta i cittadini e il settore turistico barlettano, vessato dall'incompetenza dell'amministrazione comunale e dei tanto decantati politicanti nostrani».