Cronaca
Campagne sotto assedio: imprenditori chiedono intervento dello Stato
Si sono riuniti a Montaltino frazione di Barletta
Barletta - domenica 13 giugno 2021
17.51
Non vogliono farsi giustizia da soli per questo chiedono un immediato intervento delle istituzioni. Gli imprenditori sono stanchi ma per nulla rassegnati. Gli episodi di sfregi e intimidazioni sono all'ordine del giorno. E in qualche caso gli alberi abbattuti e i mezzi incendiati sono il minore dei danni per chi ha subito minacce di morte. Le campagne della provincia di Barletta-Andria-Trani sono sotto l'assedio della criminalità. «Per lo più si tratta di micro criminalità - denunciano i proprietari terrieri - ma tanti episodi messi insieme bastano a creare un allarme di natura sociale». Si sono riuniti a Montaltino, frazione di Barletta, proprio dove si è registrato l'ultimo fatto di cronaca in ordine di tempo. La scorsa settimana ignoti, sicuramente un banda ben organizzata, hanno tagliato i rami di 30 alberi di pesco con annessa perdita totale del raccolto per il titolare dell'azienda. Si è trattato di conoscitori della zona tanto da sapere che quel terreno fosse privo di guardiania. «Le telecamere e i sistemi di videosorveglianza non bastano», gli imprenditori hanno invocato «l'intervento dell'Esercito. Servono uomini - dicono - che pattuglino il territorio». Non si contano i tendoni di uva abbattuti. Neache gli ulivi vengono risparmiati. Impianti di irrigazione incendiati, trattori e mezzi agricoli distrutti o rubati con modalità mafiose. Hanno raccontato di cancelli sfondati con i trattori lanciati di corsa e all'interno della proprietà messi a segno ogni tipo di furti, compresi attrezzi e sementi. A febbraio alle fiamme è stata data un'intera masseria nel cuore della Murgia. «Siamo uniti e andremo avanti», hanno sottolineato. Vorranno incontrare il Prefetto della Provincia Maurizio Valiante e il capo della Procura di Trani Renato Nitti. C'è chi è pronto anche a digiunare a oltranza per protesta. «La criminalità - spiegano - è deleteria per l'economia. Soprattutto per quanto riguarda i giovani imprenditori». Non vogliono abbandonare le loro terre attraverso le quali danno un reddito a molte famiglie con l'impiego di lavoratori fissi e stagionali.
«Le istituzioni - affermano - devono ascoltarci». Le campagne sono utilizzate anche come nascondiglio di carcasse di auto cannibalizzate e incendiate per cancellare ogni traccia. Lo stesso accade per i corsi d'acqua del fiume Ofanto e del canale Ciappetta Camaggi collettore delle acque reflue del depuratore del comune di Andria. Gli agricoltori hanno addirittura fatto una mappa delle carcasse abbandonate. Alcune da decenni a giudicare dai modelli ormai fuori produzione. A volte vengono rimosse ma subito vengono rimpiazzate con nuove auto provenienti da razzie effettuate nei comuni della Provincia.
«Le istituzioni - affermano - devono ascoltarci». Le campagne sono utilizzate anche come nascondiglio di carcasse di auto cannibalizzate e incendiate per cancellare ogni traccia. Lo stesso accade per i corsi d'acqua del fiume Ofanto e del canale Ciappetta Camaggi collettore delle acque reflue del depuratore del comune di Andria. Gli agricoltori hanno addirittura fatto una mappa delle carcasse abbandonate. Alcune da decenni a giudicare dai modelli ormai fuori produzione. A volte vengono rimosse ma subito vengono rimpiazzate con nuove auto provenienti da razzie effettuate nei comuni della Provincia.