Attualità
Cambiamenti climatici ed incendi boschivi, la Fp Cgil dei Vigili del fuoco lancia l’SOS
Il coordinatore Ruggiero Doronzo ed il responsabile territoriale Giuseppe Rizzi scrivono alle istituzioni: «Intensificare la prevenzione»
Barletta - venerdì 19 luglio 2024
9.45 Comunicato Stampa
«Per il contrasto agli incendi boschivi ed ai cambiamenti climatici serve l'impegno di tutte le istituzioni del territorio». Parte da questa considerazione la Fp Cgil Vigili del fuoco della Bat nella lettera al presidente della Bat, Bernardo Lodispoto, a tutti i sindaci del territorio e per conoscenza anche al prefetto della Bat, Silvana D'Agostino e ad alcuni rappresentanti del governo del territorio, a firma del coordinatore Fp Cgil Vvf Bat Ruggiero Doronzo e del responsabile territoriale Fp Cgil Vvf Bat Giuseppe Rizzi per ricordare che ormai da decenni «la comunità scientifica ha descritto in modo preoccupante come il clima del Pianeta stia cambiando. Parte delle cause responsabili di questo cambiamento, è l'impoverimento delle aree boschive e dell'uso massiccio dei combustibili fossili».
«I Vigili del fuoco si ritrovano in prima linea a lottare contro fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti, mettendo a dura prova la propria salute e sicurezza, combattendo per ore, a volte per giorni, le devastanti emergenze. Possiamo affermare che in questo cambiamento i nemici che i vigili del fuoco devono affrontare sono: la pioggia, il vento, il caldo, il fuoco e i piromani delinquenti senza scrupoli. Se analizziamo gli ultimi anni, i nostri piccoli polmoni di verde che ci aiutano a mantenere l'aria pulita nella nostra Provincia si stanno assottigliando. Anno dopo anno assistiamo, a causa dei continui incendi, alla distruzione di migliaia gli ettari di aree boscate, cespugliate e arborate. Il nostro territorio, già poco boscato, ha bisogna di essere attenzionato e salvaguardato, impiegando tutti i mezzi e le tecnologie innovative. Il cambiamento climatico, l'incuria dell'uomo e gli incendi, provocano ferite irreparabili per la biodiversità. La ricostruzione di un ecosistema ridotto in cenere, ha bisogno di investimenti ingenti ed anni di lavoro, con tempi che vanno oltre i 15 anni e con gravi ripercussioni sulla biodiversità, sull'ambiente, sul lavoro e sul turismo. Non possiamo assistere quasi inermi alla distruzione di migliaia di ettari delle nostre aree verdi. Nelle operazioni di spegnimento dei molteplici incendi boschivi che attanagliano il nostro territorio, molto spesso si rende indispensabile il coordinamento DOS al supporto aereo, per le operazioni svolte dalle squadre di terra che cercano di contenere la complessità, la pericolosità ed il propagarsi non solo in aree boscate e rurali, ma soprattutto quelle periurbane. Le nostre amministrazioni comunali ogni anno faticano a quantificare gli ettari divorati dalle fiamme», sostengono Doronzo e Rizzi.
L'appello della Fp Cgil Vvf Bat ha lo scopo di sensibilizzare i Comuni nella salvaguardia delle aree boschive del territorio, intensificando la prevenzione: «Ai Comuni interessati dalle aree boscate, oltre al coinvolgimento delle associazioni volontarie, si chiede di mettere in cantiere l'apertura di distaccamenti volontari atti a fronteggiare gli incendi boschivi. Il Comune di Spinazzola quest'anno ha partecipato al bando regionale ricevendo un contributo da investire nella prevenzione degli incendi boschivi, riconoscendole la classe di rischio medio, a nostro parere sottostimata, viste le dimensioni degli incendi negli ultimi anni tali da richiedere molto spesso l'intervento della componente aerea. Per quanto riguarda le attività di prevenzione queste ricadono sotto la competenza della Regione Puglia, la quale molto sta facendo per il controllo del territorio». La Fp Cgil Vvf Bat chiede «più personale volontario e presidi territoriali, ottimizzando la loro dislocazione tenendo conto delle aree a rischio, per ridurre al minimo i tempi di percorrenza di arrivo sul luogo richiesto. Alla Regione spetta elaborare ed attuare il piano regionale di previsione, prevenzione ed intervento, coinvolgendo i soggetti titolati all'effettiva esecuzione delle operazioni, di pulizia ai bordi delle strade. La parola d'ordine per combattere gli incendi boschivi è: sinergia, la forza operante che dovrebbe coinvolgere i diversi enti nell'opera di prevenzione, monitoraggio e sorveglianza».
«Riteniamo importante la risposta che sta adottando la Comunita Europea per affrontare la prossima campagna boschiva mettendo a disposizione uomini, mezzi aerei e tecnologia. Ma ritiene indispensabile la convenzione AIB della Puglia con i Vigili del Fuoco, dove prevede squadre aggiuntive per affrontare i molteplici interventi di incendio di bosco, macchia mediterranea e colture. Se per assurdo la Regione Puglia riducesse l'investimento per la campagna AIB, significherebbe una sconfitta alla lotta agli incendi boschivi, alle alluvioni ed al contenimento dell'effetto serra e metterebbe seriamente in crisi il soccorso ordinario dei Vigili del Fuoco. A nostro avviso i fondi investiti per la lotta agli incendi di bosco, macchia mediterranea e pascolo, sono sempre meno di quelli che si spenderebbero per il rimboscamento, cercando di ripristinare un ecosistema. L'Alta Murgia, il mare, il clima, il cibo della nostra terra e la storia, sono tutte bellezze naturali della nostra Puglia, le stesse che hanno permesso lo sviluppo turistico del nostro territorio negli ultimi anni. Oggi si lavora per collegare tutti i Comuni della Provincia BAT, attraverso l'ammodernamento della viabilità, delle ciclovie e della linea ferroviaria, per incentivare lo sviluppo del turismo naturalistico. Gli eventi climatici, i comportamenti irresponsabili dell'uomo, la piromania e la mitomania, stanno causando una perdita di posti di lavoro nel settore turistico. Inoltre ancora più drammatici sono i cambiamenti climatici che inevitabilmente distruggono la biodiversità dei territori. Scientificamente sappiamo che i boschi aiutano a regolare il clima, assorbendo l'anidride carbonica, se bruciati, il carbonio immagazzinato negli alberi viene rilasciato nell'atmosfera, aumentando l'effetto serra coimputato della colpevolezza delle catastrofi naturali che stiamo subendo. Come se non bastasse la scomparsa di aree boscate, significherebbe meno filtraggio di aria ed un aumento di malattie respiratorie e tumorali», concludono Doronzo e Rizzi.
«I Vigili del fuoco si ritrovano in prima linea a lottare contro fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti, mettendo a dura prova la propria salute e sicurezza, combattendo per ore, a volte per giorni, le devastanti emergenze. Possiamo affermare che in questo cambiamento i nemici che i vigili del fuoco devono affrontare sono: la pioggia, il vento, il caldo, il fuoco e i piromani delinquenti senza scrupoli. Se analizziamo gli ultimi anni, i nostri piccoli polmoni di verde che ci aiutano a mantenere l'aria pulita nella nostra Provincia si stanno assottigliando. Anno dopo anno assistiamo, a causa dei continui incendi, alla distruzione di migliaia gli ettari di aree boscate, cespugliate e arborate. Il nostro territorio, già poco boscato, ha bisogna di essere attenzionato e salvaguardato, impiegando tutti i mezzi e le tecnologie innovative. Il cambiamento climatico, l'incuria dell'uomo e gli incendi, provocano ferite irreparabili per la biodiversità. La ricostruzione di un ecosistema ridotto in cenere, ha bisogno di investimenti ingenti ed anni di lavoro, con tempi che vanno oltre i 15 anni e con gravi ripercussioni sulla biodiversità, sull'ambiente, sul lavoro e sul turismo. Non possiamo assistere quasi inermi alla distruzione di migliaia di ettari delle nostre aree verdi. Nelle operazioni di spegnimento dei molteplici incendi boschivi che attanagliano il nostro territorio, molto spesso si rende indispensabile il coordinamento DOS al supporto aereo, per le operazioni svolte dalle squadre di terra che cercano di contenere la complessità, la pericolosità ed il propagarsi non solo in aree boscate e rurali, ma soprattutto quelle periurbane. Le nostre amministrazioni comunali ogni anno faticano a quantificare gli ettari divorati dalle fiamme», sostengono Doronzo e Rizzi.
L'appello della Fp Cgil Vvf Bat ha lo scopo di sensibilizzare i Comuni nella salvaguardia delle aree boschive del territorio, intensificando la prevenzione: «Ai Comuni interessati dalle aree boscate, oltre al coinvolgimento delle associazioni volontarie, si chiede di mettere in cantiere l'apertura di distaccamenti volontari atti a fronteggiare gli incendi boschivi. Il Comune di Spinazzola quest'anno ha partecipato al bando regionale ricevendo un contributo da investire nella prevenzione degli incendi boschivi, riconoscendole la classe di rischio medio, a nostro parere sottostimata, viste le dimensioni degli incendi negli ultimi anni tali da richiedere molto spesso l'intervento della componente aerea. Per quanto riguarda le attività di prevenzione queste ricadono sotto la competenza della Regione Puglia, la quale molto sta facendo per il controllo del territorio». La Fp Cgil Vvf Bat chiede «più personale volontario e presidi territoriali, ottimizzando la loro dislocazione tenendo conto delle aree a rischio, per ridurre al minimo i tempi di percorrenza di arrivo sul luogo richiesto. Alla Regione spetta elaborare ed attuare il piano regionale di previsione, prevenzione ed intervento, coinvolgendo i soggetti titolati all'effettiva esecuzione delle operazioni, di pulizia ai bordi delle strade. La parola d'ordine per combattere gli incendi boschivi è: sinergia, la forza operante che dovrebbe coinvolgere i diversi enti nell'opera di prevenzione, monitoraggio e sorveglianza».
«Riteniamo importante la risposta che sta adottando la Comunita Europea per affrontare la prossima campagna boschiva mettendo a disposizione uomini, mezzi aerei e tecnologia. Ma ritiene indispensabile la convenzione AIB della Puglia con i Vigili del Fuoco, dove prevede squadre aggiuntive per affrontare i molteplici interventi di incendio di bosco, macchia mediterranea e colture. Se per assurdo la Regione Puglia riducesse l'investimento per la campagna AIB, significherebbe una sconfitta alla lotta agli incendi boschivi, alle alluvioni ed al contenimento dell'effetto serra e metterebbe seriamente in crisi il soccorso ordinario dei Vigili del Fuoco. A nostro avviso i fondi investiti per la lotta agli incendi di bosco, macchia mediterranea e pascolo, sono sempre meno di quelli che si spenderebbero per il rimboscamento, cercando di ripristinare un ecosistema. L'Alta Murgia, il mare, il clima, il cibo della nostra terra e la storia, sono tutte bellezze naturali della nostra Puglia, le stesse che hanno permesso lo sviluppo turistico del nostro territorio negli ultimi anni. Oggi si lavora per collegare tutti i Comuni della Provincia BAT, attraverso l'ammodernamento della viabilità, delle ciclovie e della linea ferroviaria, per incentivare lo sviluppo del turismo naturalistico. Gli eventi climatici, i comportamenti irresponsabili dell'uomo, la piromania e la mitomania, stanno causando una perdita di posti di lavoro nel settore turistico. Inoltre ancora più drammatici sono i cambiamenti climatici che inevitabilmente distruggono la biodiversità dei territori. Scientificamente sappiamo che i boschi aiutano a regolare il clima, assorbendo l'anidride carbonica, se bruciati, il carbonio immagazzinato negli alberi viene rilasciato nell'atmosfera, aumentando l'effetto serra coimputato della colpevolezza delle catastrofi naturali che stiamo subendo. Come se non bastasse la scomparsa di aree boscate, significherebbe meno filtraggio di aria ed un aumento di malattie respiratorie e tumorali», concludono Doronzo e Rizzi.