Politica
Calabrese: «Giovane classe dirigente, spazzata da personali disegni politici».
Le dichiarazioni del consigliere comunale. «Che vi sia un reale ordinamento democratico»
Barletta - sabato 4 dicembre 2010
Il consigliere comunale Gennaro Calabrese, in virtù delle ultime vicende susseguitesi, dichiara: «mi ero riservato di prendere una decisione a seguito del commissariamento di Barletta, con la destituzione dell'avv. Acconciajoco, e circa l'azzeramento del gruppo dirigente locale e lo spostamento della sede. Mi ritrovo ora a prendere atto di un'altra decisione non partecipata e non comunicata e cioè l'ingresso di altri consiglieri comunali nel partito e la creazione di un nuovo direttivo locale dell'UDC».
Continua Calabrese: «Credo che questo sia un fatto gravissimo e senza precedenti atteso che queste decisioni rappresentano inequivocabilmente la volontà di escludermi dalla partecipazione democratica alle scelte del partito, ad opera esclusiva di Carlo Laurora, autoreferenziato commissario cittadino, già commissario provinciale BAT». Sia chiaro, non sono contrario all'apertura all'esterno del partito e ritengo di non dover apprendere queste decisioni dai comunicati stampa. Devo constatare, mio malgrado, che questa è una politica diretta contro di me e contro le persone che hanno lavorato e lavorano nel partito. Vengono sostituite le intelligenze provenienti dalla società civile perché tacciate, gratuitamente, di autoreferenzialità e viene privata la città di Barletta della possibilità di autodeterminarsi e scegliere, democraticamente, il proprio gruppo dirigente. Devo dedurre che queste siano scelte che investono la mia carica politica, me in quanto barlettano ed i barlettani tutti.
Mi auguro e auspico che, entro le prossime ore, i vertici del partito nei quali credo e nei quali nutrivo e nutro immutata stima, ristabiliscano un reale ordinamento democratico del partito a Barletta e diano voce a chi è stato democraticamente eletto e rappresenta il partito; in caso contrario, non resterà che prendere atto delle decisioni, unanimemente, prese dall'alto e che quindi saranno considerate dal sottoscritto definitive.
Continua Calabrese: «Credo che questo sia un fatto gravissimo e senza precedenti atteso che queste decisioni rappresentano inequivocabilmente la volontà di escludermi dalla partecipazione democratica alle scelte del partito, ad opera esclusiva di Carlo Laurora, autoreferenziato commissario cittadino, già commissario provinciale BAT». Sia chiaro, non sono contrario all'apertura all'esterno del partito e ritengo di non dover apprendere queste decisioni dai comunicati stampa. Devo constatare, mio malgrado, che questa è una politica diretta contro di me e contro le persone che hanno lavorato e lavorano nel partito. Vengono sostituite le intelligenze provenienti dalla società civile perché tacciate, gratuitamente, di autoreferenzialità e viene privata la città di Barletta della possibilità di autodeterminarsi e scegliere, democraticamente, il proprio gruppo dirigente. Devo dedurre che queste siano scelte che investono la mia carica politica, me in quanto barlettano ed i barlettani tutti.
Mi auguro e auspico che, entro le prossime ore, i vertici del partito nei quali credo e nei quali nutrivo e nutro immutata stima, ristabiliscano un reale ordinamento democratico del partito a Barletta e diano voce a chi è stato democraticamente eletto e rappresenta il partito; in caso contrario, non resterà che prendere atto delle decisioni, unanimemente, prese dall'alto e che quindi saranno considerate dal sottoscritto definitive.