Politica
Bruno: «Entusiasmante percorso di riflessione sui diritti civili»
La nota del presidente della Commissione Affari Generali ed Istituzionali
Barletta - martedì 11 novembre 2014
13.23
«Il regolamento sugli "Istituti di Partecipazione", il regolamento per il riconoscimento delle "Unioni Civili" ed il regolamento per il conferimento della "Cittadinanza Civica" ai minori stranieri nati in Italia e residenti a Barletta, approdano oggi in Consiglio Comunale. Con questa maxi-proposta avanzata dalla I Commissione consiliare che mi onoro di presiedere e composta autorevolmente dai consiglieri Andrea Salvemini, Maria Campese, Rosa Cascella e Rossella Piazzolla, si conclude uno straordinario ed entusiasmante percorso di riflessione sui diritti civili». Entusiasta Cosimo Bruno, presidente della I commissione consiliare, che non lesina attestati di gioia ma anche stoccate al Governo in favore di una partecipazione attiva che sembrerebbe raggiunta, almeno questa volta. «In ossequio alle indicazioni contenute nell'art. 80 dello Statuto Comunale, in tema di autonomia normativa, la I Commissione consiliare ha proceduto alla predisposizione delle bozze dei regolamenti che sono state ritualmente pubblicate all'albo pretorio e pubblicizzate a mezzo stampa al fine di raccogliere le opportune memorie e/o osservazioni.
Abbiamo partorito delle proposte, indubbiamente perfettibili, che hanno scontato, inoltre, l'ulteriore passaggio del reiterato confronto pubblico con la Città. Dagli incontri, ai quali, hanno partecipato numerosi esponenti del mondo associativo, ma anche singoli cittadini, sono emerse una serie di proposte "emendative" che sono state prese in debita considerazione nel momento della stesura finale della bozza. Ma soprattutto è emersa la voglia di esserci, di condividere e di partecipare.
In un Paese in cui i governi cambiano con manovre di palazzo rinunciando al passaggio elettorale, in cui non si eleggono direttamente i propri rappresentanti, ma attraverso liste bloccato frutto di accordi di bottega, noi proviamo ad innescare nella nostra Città i meccanismi della partecipazione attiva dei cittadini in forma singola o associata all'attività amministrativa. L'istituzionalizzazione delle Consulte comunali consentirà al mondo delle associazioni mediante i propri rappresentanti legali di condividere le più importanti scelte in tema di pianificazione e programmazione per Barletta. In base ai dati ISTAT, la presenza nel nostro Paese delle cosiddette coppie di fatto e dei minori stranieri è cresciuta negli ultimi anni in maniera esponenziale; cresce parallelamente l'esigenza di tutela di questi diritti nascenti che non trovano nel nostro ordinamento alcuna difesa e riconoscimento. Di fronte alla latitanza del Parlamento Italiano i Comuni devono fare la loro parte muovendo dal basso iniziative che puntino alla diffusione di un'idea alta di civiltà politica e giuridica; molti Comuni lo hanno già fatto, oggi tocca a Barletta.
Lo avevamo annunciato in campagna elettorale e lo abbiamo scritto nelle linee programmatiche, di portare all'attenzione della nostra Comunità questi regolamenti e lo abbiamo fatto. Ma quella dei diritti civili è una battaglia che in un Paese davvero moderno e democratico deve essere un impegno di tutti.
Pertanto l'approvazione dei provvedimenti a larga maggioranza, anche con il sostegno della minoranza trasformerebbe questa giornata in un giorno di festa e sarebbe il modo migliore per dimostrare che Barletta cambia davvero!!
L'attività della I Commissione non si esaurisce con i provvedimenti odierni; andremo avanti con il nostro lavoro quotidiano e presto chiameremo il Consiglio ad esprimersi sul regolamento per i beni immobili da valorizzare e/o alienare, sul registro dell'albero per ogni nato e sul regolamento per i beni confiscati alla mafia».
Abbiamo partorito delle proposte, indubbiamente perfettibili, che hanno scontato, inoltre, l'ulteriore passaggio del reiterato confronto pubblico con la Città. Dagli incontri, ai quali, hanno partecipato numerosi esponenti del mondo associativo, ma anche singoli cittadini, sono emerse una serie di proposte "emendative" che sono state prese in debita considerazione nel momento della stesura finale della bozza. Ma soprattutto è emersa la voglia di esserci, di condividere e di partecipare.
In un Paese in cui i governi cambiano con manovre di palazzo rinunciando al passaggio elettorale, in cui non si eleggono direttamente i propri rappresentanti, ma attraverso liste bloccato frutto di accordi di bottega, noi proviamo ad innescare nella nostra Città i meccanismi della partecipazione attiva dei cittadini in forma singola o associata all'attività amministrativa. L'istituzionalizzazione delle Consulte comunali consentirà al mondo delle associazioni mediante i propri rappresentanti legali di condividere le più importanti scelte in tema di pianificazione e programmazione per Barletta. In base ai dati ISTAT, la presenza nel nostro Paese delle cosiddette coppie di fatto e dei minori stranieri è cresciuta negli ultimi anni in maniera esponenziale; cresce parallelamente l'esigenza di tutela di questi diritti nascenti che non trovano nel nostro ordinamento alcuna difesa e riconoscimento. Di fronte alla latitanza del Parlamento Italiano i Comuni devono fare la loro parte muovendo dal basso iniziative che puntino alla diffusione di un'idea alta di civiltà politica e giuridica; molti Comuni lo hanno già fatto, oggi tocca a Barletta.
Lo avevamo annunciato in campagna elettorale e lo abbiamo scritto nelle linee programmatiche, di portare all'attenzione della nostra Comunità questi regolamenti e lo abbiamo fatto. Ma quella dei diritti civili è una battaglia che in un Paese davvero moderno e democratico deve essere un impegno di tutti.
Pertanto l'approvazione dei provvedimenti a larga maggioranza, anche con il sostegno della minoranza trasformerebbe questa giornata in un giorno di festa e sarebbe il modo migliore per dimostrare che Barletta cambia davvero!!
L'attività della I Commissione non si esaurisce con i provvedimenti odierni; andremo avanti con il nostro lavoro quotidiano e presto chiameremo il Consiglio ad esprimersi sul regolamento per i beni immobili da valorizzare e/o alienare, sul registro dell'albero per ogni nato e sul regolamento per i beni confiscati alla mafia».