Politica

Berlusconi a Bari: «no al nucleare in Puglia»

Il presidente del Consiglio a ruota libera sul tema sud

A Bari per la difficile campagna elettorale del 2010, il presidente del Consiglio Berlusconi parla a ruota libera del sud e dei suoi problemi. Parla di politica, di sondaggi in vista delle regionali pugliesi, di inchieste giudiziarie, di Banca del sud e di nucleare, temi scottanti e sempre al centro del dibattito quotidiano.

Secondo il premier, l'Udc ha affrontato questa campagna elettorale con cinico opportunismo: in alcune regioni si presenta da sola, in altre concorre con il Popolo della Libertà, in altre ancora è andata a sinistra, appoggiando candidati laicisti e radicali. L'Udc in Europa è nel Partito Popolare Europeo ma in Italia si comporta come una bandiera secondo convenienza. In Puglia –chiosa il Presidente del Consiglio- non c'è stata possibilità di convergere sul candidato di destra, ma va precisato che il voto all'Udc o alla Poli Bortone non porta a nulla, è un voto sprecato, regalato a Vendola e alla sinistra.

I dati sembrano dare ragione al premier. Continua Berlusconi: «Rocco Palese all'inizio era meno noto di Vendola. Questa campagna elettorale ha fatto conoscere Palese, la sua preparazione e la sua serietà ai pugliesi. Se la gente andrà a votare vinceremo sicuramente noi: da sempre infatti l'astensionismo avvantaggia soltanto la sinistra. Vendola ha dissimulato il fatto di essere presidente uscente, presentandosi quasi come un nome nuovo. Quasi non fosse lui il governatore che ha accumulato un debito sanitario di oltre un miliardo di euro. Che ha sottratto alle famiglie e alle imprese pugliesi due miliardi di fondi nazionali e comunitari che potevano essere spesi e non lo sono stati. Che ha perso altri 500 milioni che la Regione ha dovuto restituire all'Europa a causa della cattiva gestione e dell'incapacità di decidere; che nell'ultimo triennio, per far fronte al debito sanitario, ha portato le addizionali regionali Irap e Irpef al massimo livello, ha aumentato le accise su gas, benzina e gasolio, ha introdotto un'addizionale per il conferimento dei rifiuti in discarica. Gli faccio i miei migliori complimenti per le sue doti di comunicatore, ma quanto ai risultati ha fallito e questo ne determinerà la sconfitta il 29 marzo. Rocco Palese è un infaticabile lavoratore, è una persona seria e conosce benissimo i problemi della sua regione. E' un amministratore accorto che ai fatti. Sono convinto sia l'uomo giusto per portare in Puglia la nostra concretezza.»

Non so quanto queste vicende possano incidere sui risultati elettorali. In ogni caso, spero che i cittadini vadano a votare scegliendo i programmi migliori e i candidati più affidabili. Me lo auguro perché su questo piano noi siamo imbattibili. Da quando sono entrato in politica, tutte le campagne elettorali, gli appuntamenti più importanti, i passaggi politici più delicati sono stati contraddistinti da improbabili indagini ad orologeria finite poi nel nulla e da violente campagne di stampa contro la mia persona. In questo, l'indagine di Trani non fa eccezione anche se presenta un plus di fantasia rispetto al passato. Sull'inchiesta di Bari non mi esprimo: sono un garantista. Però devo constatare che la sanità pugliese è allo sbando e su questo fronte Vendola non può nascondersi.

Chiamato a discutere della cosiddetta Banca del Sud, Berlusconi interviene: «Solo chi non ha letto nemmeno una riga delle norme che introducono la Banca del Sud può pensare che possa diventare un "carrozzone", o peggio, un veicolo di lottizzazione. L'abbiamo pensata "leggera", senza sovrastrutture burocratiche ed amministrative; ed avrà il suo punto di forza nelle rete delle banche di credito cooperativo e nelle Poste. Non è una banca pubblica, è rivolta al mercato e al sostegno delle piccole e medie imprese, senza alcun dirigismo "romano". Il resto sono chiacchiere di chi sa solo criticare. Ma va indagato anche Il problema degli incentivi e della detassazione per le aree meridionali che va spesso a confliggere con le normative comunitarie sulla concorrenza. In ogni caso, è assurdo contrapporre il partito di chi sostiene gli incentivi con l'altro favorevole alla det assazione. Ma non sono questi gli unici ostacoli al rilancio del Sud. Parlo della realizzazione delle infrastrutture sulle quali il governo ha puntato fin dall'inizio, ad esempio con il progetto del Ponte sullo Stretto e il completamento della Salerno - Reggio Calabria; e ancora cito la lotta alla criminalità organizzata, nella quale il nostro governo ha ottenuto e sta ottenendo risultati senza precedenti. Grazie a 476 operazioni di polizia sono stati effettuati 4.780 arresti tra cui 654 appartenenti alla criminalità pugliese. Davvero nessun governo mai, nella storia della Repubblica, si era dedicato con tanto impegno e con tanto successo al contrasto alle organizzazioni criminali.»

E infine sull'annoso problema del nucleare, forse per strizzare l'occhio a quanto affermato dal governatore uscente: «Partiamo dalla Puglia per chiarire che la regione non ha bisogno di una centrale nucleare perché è già energeticamente autosufficiente. Detto questo, credo che l'Italia debba procedere verso un abbattimento dei costi dell'energia elettrica; e questo può avvenire solo se il nostro Paese procede anche alla realizzazione di centrali che ci possano affrancare dal giogo dell'importazione del petrolio. Oggi l'energia costa alle nostre imprese almeno il 30% in più della media europea. Vuol dire che i nostri prodotti escono dalle fabbriche con un fardello di costi che non possiamo più sostenere. Il mio riferimento alla creazione di centrali in Albania era una riflessione più ampia, e s'inquadrava in progetti di collaborazione con un Paese amico. Ed aggiungo che ipotesi del genere sono state già elaborate a livello tecnico anche dalla Bei, la banca europea per gli investimenti».
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